Dettagli Recensione
Antologia della Vita e della Morte
Spoon River: un villaggio, un sobborgo, una città.
Una sintesi di anime così diverse tra di loro, ma così somiglianti al tempo stesso. Una raccolta di canti, di ultime preghiere, di ricordi, di elogi, di soliloqui, di imprecazioni, di un paese intero; in cui si intrecciano passato e presente attraverso le voci di padri, figli, mogli, insegnanti, armaioli, contadini, giudici, casalinghe, nonni, avvocati, nipoti, e così via. Forse c’è più vita in queste pagine, che ridanno voce per l’ultima volta ai morti, che in altre opere.
Io sono rimasta sconvolta dall'intensità e dalla bellezza sublime di questa antologia, il cui punto di forza è la semplicità con cui vengono esposte preziose perle di saggezza sulla vita e sulla morte.
Forse questa è la più bella, ma c’è davvero l’imbarazzo della scelta:
“Quando vi sarete arricchiti l'anima
il più possibile,
con i libri, la riflessione, il dolore, la conoscenza degli uomini,
la capacità d'interpretare sguardi, silenzi,
le pause nei grandi mutamenti,
il genio della divinazione e della profezia;
sicché vi parrà a volte di tenere il mondo
nel cavo della mano;
allora, se per l'affollarsi di tanti poteri
entro il cerchio della vostra anima,
l'anima prende fuoco,
e nell'incendio dell'anima
il male del mondo è illuminato e reso intelligibile -
siate grati se in quell'ora di visione suprema
la vita non v'inganna”.
(Jonathan Swift Somers)