Dettagli Recensione

 
Long Evening Shadows
 
Long Evening Shadows 2007-08-25 08:33:13 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    25 Agosto, 2007
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Prima della notte

Long Evening Shadows (Lunghe ombre della sera) è una raccolta di 16 liriche scritte dal grande poeta britannico dal 21 febbraio al 21 luglio 2001. E’ un titolo che ha un valore metaforico, perché l’approssimarsi della sera è inteso come il progressivo decadimento fisico della vecchiaia, ed è anche profetico, considerato che l’autore, in precarie condizioni di salute e quasi cieco, morirà nel 2003.

Accanto a versi dedicati ai temi propri della malattia risaltano, di fulgida luce, quelli propri della splendida bellezza della vita e del mondo.

Questo dualismo, fra il sentore di essere prossimi alla fine dell’esistenza e il compiacimento per quanto di meraviglioso offre la natura, mi hanno richiamato subito l’immagine di una grande figura della storia, quella dell’imperatore romano Publio Valerio Traiano Adriano.

Anche là, immortalato nelle celebri pagine della Yourcenar, c’è un uomo conscio dell’imminente fine e

che tuttavia si estasia ancora alle bellezze di un mondo che è prossimo a lasciare.

Direi che c’è anche una corrispondenza nel concetto di spiritualità, quasi a dimostrare che l’essenza dell’essere umano è rimasta inalterata nel tempo.

Là è sintetizzata nell’emozionante Animula Blandula Vagula, qua invece in Dunque, che succede?

Diversa è la concezione religiosa, con un Russell cristiano, ma con una visione tutta sua di carattere filosofico più che teologico, che finisce con l’accostarlo inevitabilmente ad Adriano: il Paradiso esiste, ma non è dove viene canonicamente situato; è invece uno stato particolare della mente, il massimo dell’estasi.

Ebbene questa sorta di trascendenza, che separa lo spirito dal corpo, non è propria del momento della morte, ma può avvenire anche in vita e questo grazie alla poesia.



Il mistero della musica



Il mistero della musica, il mistero della poesia,

La Bellezza, trono latente del Paradiso,

La capacità di riconoscerla, nota solo al saggio.

E’ un dono, come la Grazia che non si può comprare

Col denaro, la cultura o l’esperienza, il potere,

O le preghiere o le sante omelie,

Ma spogliandosi d’ogni egoistica finzione,

Una rimembranza di immortalità.

……..



E’ fuor di dubbio che il Saggio è il lettore che, spogliandosi di se stesso, accoglie il seme della parola coltivato nella terra fertile dell’animo dell’autore.

Scritto così può sembrar complesso, ma Peter Russell ha tremendamente ragione.

Infatti quando, dimentico di me stesso e del mondo che mi circonda, leggo una lirica di notevole bellezza avverto sempre una soffusa sensazione di profondo e sereno appagamento, un vero e proprio stato di estasi.

E anche nei versi di cosciente cognizione del proprio decadimento (Divento vecchio, senile insomma, e rimbambito) trovo che quel flusso dinamico di emozioni raggiunge la mia mente, con una nota malinconica che infonde comunque serenità, perché tutto è nell’ordine delle cose e basta saper cogliere il poco che ci è offerto perché la vita continui a stupirci (…Sebbene disperato (annaspo per la mia tazza) Ho tirato fuori sette sonetti, davvero ben fatti, oggi).

E il dolore per la perdita della vita è inteso più come l’impossibilità di continuare a creare (…Spenta ormai la luce della fantasia…).

Rimiriamo, allora, ancora una volta il bello che ci circonda, diamo spazio alla fantasia per trasmettere l’emozione di certe visioni, affinché palpitino nel cuore del lettore (Campi e campi di margherite gialle – Il fuso verde – Luce solare).

Definire poesie queste composizioni sembra quasi riduttivo, perché sono musica, genialità, acute e profonde riflessioni; sono lo spirito di un uomo fatto parola.

Un doveroso cenno alla traduttrice mi sembra necessario, perché il suo è un lavoro spesso oscuro, ma trasporre in un'altra lingua delle poesie implica anche una sintonia con l’autore, un immedesimarsi che non è certo facile e, considerato che l’armonia strutturale della versione originale è rimasta inalterata anche in italiano, Franca Alaimo merita un particolare plauso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

E' flebile la mia voce e altre poesie
La terra desolata
Poeta nero
L'angelo e altre poesie
Sono fluito e altre poesie
Un'ombra fuggitiva di piacere
L'amore è un cane che viene dall'inferno
Iside ha segnato il mio tempo
Il poeta è un fingitore
Il Corvo e altre poesie
Concerto per Gerusalemme
Undici pianeti
Preghiera del mare
Dimentica chi sono
Ogni parola un essere
Cammino orgogliosa per la mia strada