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Delicatezza e sensibilità
Questa raccolta poetica è ispirata e incentrata sull’amore, esaminato, sviscerato, visto in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, con l’emozione di esperienze e l’estro dell’artista. Rilevo, in particolare, che queste esternazioni in versi hanno il particolare pregio di essere comprensibili, perché semplici. Ma semplici non vuole dire elementari, bensì chiarezza di esposizione frutto di un’analoga chiarezza di idee.
Si leggono sovente oggi testi pretesi poetici che sono più un intreccio sgraziato di parole che una vera e propria composizione armonica che dovrebbe caratterizzare la poesia per distinguerla dalla prosa. Spesso sono sciatti, senza inventiva, privi di un’espressione artistica. Ebbene, non è il caso di questa raccolta che si contraddistingue per una creatività poetica che riesce a interpretare il sentimento e a renderlo consapevole non solo all’autore, ma anche al lettore.
…A QUESTA TERRA
Abbracciando
le fatiche dei padri
mi sono avvicinata
a questa terra
e ho riempito lo sguardo
dei suoi fossi... dei rovi.
Ho fatto mio il suo canto
nel gallo ,nella tortora...
ho amato la sua gente
condiviso l'idioma.
Abbracciando
uno ad uno i suoi pioppi
salutando la gallinella gentile...
ed il regale airone
mi sono avvicinata
a questa terra
e ho riempito lo sguardo
dei suoi campi... dei suoi campanili
Abbracciando
il sapore del pane
mi sono avvicinata
a questa terra
io non più straniera... io figlia.
Certamente, questa dote innegabile di comunicatività deriva da un afflato con la natura, dal considerarsi parte di essa. Il raggiungimento della consapevolezza della nostra vera posizione nell’ambito dell’apparente caos del creato consente così di interagire meglio non solo con il mondo che è intorno, ma anche di esprimerci più comprensibilmente con chi ci sta vicino. In questo senso non si può che apprezzare la marcata vena elegiaca che accompagna i versi, quel senso di pace interiore che si ritrae leggendoli e infine quell’unione ideale che si concretizza fra il pensiero dell’artista e l’impressione che ne ritrae il lettore.
SCALZA TRA LA SETE
scalza tra le parole
allarga il sole
il volo
di pensieri
su musica e deliri
nelle sere d'estate
una zanzara d'oro
sussura
di isole lontane
un mare di nuvole
rincorre tra i prati
nella mente
una rondine
col viso d'angelo
e risa di bambini
come corolla
al fiore della vita
stanca cicala
che sorride
a questa sera
di mille sere
scalza tra le sete
della fonte
stringe la luna
il sonno
Queste visioni, quasi oniriche, un riflesso della natura sull’anima, immagini che comunemente sono sotto i nostri occhi, finiscono per l’assumere una trasposizione che altri non è se non l’impressione che ne riceve il poeta, il quale poi creativamente la trasforma in parole. E’ questo procedimento che connota l’opera d’arte, una tecnica di cui Giusy Ragni sembra ben consapevole e che accompagna la sua mano non solo quando ha stretta fra le dita una penna, ma anche quando porge alla tela un pennello intriso di colore.
Una raccolta sicuramente meritevole di essere letta.