Dettagli Recensione

 
Afonie indispensabili
 
Afonie indispensabili 2019-08-07 10:38:16 Laura V.
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Laura V. Opinione inserita da Laura V.    07 Agosto, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La solitudine del poeta

È un canto solitario e triste, quello che il poeta Gavino Puggioni intona e libera tra le strade scoscese del mondo e dell’umano vivere. Versi, i suoi, acuti e penetranti, che s’intrecciano in pagine dense di significato ed emozioni.
In questa nuova silloge, così come in altri precedenti lavori, uno dei tratti distintivi della sua scrittura è senza dubbio quello di uscire dai confini, per quanto vasti, della propria interiorità per prestare ascolto alla realtà di cui quella stessa interiorità è parte. La penna dell’autore, non a caso, si sofferma, con addolorata indignazione, agli angoli delle nostre strade, ma anche su quell’altrove soltanto in apparenza lontano, dove masse di disperati vivono una quotidianità di guerre e atrocità impunite, dove “il cielo è tenebra/ […] e la terra germoglia/ di cadaveri”. E s’interroga, pur se tanti sono i perché che rimangono senza risposta, mentre assiste impotente alle brutture di un mondo nel quale, oggi, anche il dolore finisce per essere globalizzato: “Le armi/ ma perché le armi?/ chi devono ammazzare/ ancora?/ Le violenze/ ma perché le violenze?/ i nostri bambini/ le nostre donne/ perché tante vittime?”
Echi di guerre che bussano ormai incessantemente alle nostre porte, dignità umiliate e calpestate, giovani vite brutalmente recise da una terra di cui non s’ode che il pianto: in questo scenario, devastato e devastante, il poeta è solo, smarrito, con una identità che non è più la stessa. Intorno a lui soltanto il vuoto del silenzio, riempito dal fragore dei pensieri e dalla voce inquieta del vento. Ma, per fortuna, esiste anche il mare, quello che bagna la terra natìa e la cui voce scuote l’anima, riconducendo il cuore a ritroso nel tempo, lungo i sentieri perduti degli anni.
Ecco ricomparire allora, come sprazzi di sole, frammenti d’infanzia e altre stagioni felici, quando c’era ancora spazio per i sogni e le voci dei bambini si rincorrevano a perdifiato tra vigne e canneti. Il tempo, però, sommo e sublime inganno, scivola via troppo in fretta, facendo sì che l’esistenza si riduca sconsolata a essere “come un’ombra”, e ciò che resta, alla fine, è soltanto amaro disincanto: “Avevo tempo/ da consumare/ forse per amare/ Lo credevo/ ne ero convinto/ Invece l'ho consumato/ e/ non me ne sono accorto!”
Con uno stile incisivo, metricamente libero, spesso lapidario, Gavino Puggioni dà forma e sostanza a una silloge intensa e appassionata, nella quale la solitudine diventa condizione dell’anima attraverso cui scrutare il mondo, sia interiore che esteriore, mentre passato e futuro già s’intersecano nell’oggi desideroso di altra vita, altro tempo, così come di pace e speranza.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao Laura, lo stesso che collabora con Renzo?
In risposta ad un precedente commento
Laura V.
07 Agosto, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Sì, lo stesso! Gavino Puggioni è un nostro conterraneo di Sassari :)
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il porto sepolto
Vita d'un uomo
Adelchi
L'ultimo turno di guardia
Uno più uno fa uno
Aforismi e magie
Poesie dell'indaco
Diavolo di sabbia
L'ennesimo angolo
Haikugrafia
La strada dei colori
Se non mi confonde il vento
Forza e libertà attraverso Alda Merini
I passeri di fango
Cento poesie d'amore a Ladyhawke
Haiku della buona terra