Dettagli Recensione
Non mi ha trasmesso molto
Lungi da me sminuire il valore di una poetessa come la Merini. Nella poesia però, ancor di più che nella narrativa, la fortuna degli autori è molto soggetta al gusto personale dei lettori. Un poeta, indipendentemente dal suo valore intrinseco, può toccarti nel profondo, ma anche non dirti assolutamente nulla.
Be', nel mio caso, la Merini è distante anni luce dai miei gusti, e forse questa selezione di poesie non è nemmeno tra le più fortunate.
I temi trattati dalla poetessa sono palesi: si evince chiaramente il suo malessere, la sua instabilità emotiva, che cerca di colmare in diversi modi lungo tutto l'arco della sua vita. In alcune poesie è chiaro che proverà a colmare il suo vuoto con la spiritualità, con la ricerca di Dio, ma principalmente la Merini cerca rifugio nell'amore, che è un po' il fulcro della sua poetica; amore in tutte le sue sfaccettature: quello sensuale, quello prettamente sentimentale, quello che lega indissolubilmente a una persona ormai perduta. Emerge molto anche il condivisibile disagio con cui la poetessa vive la realtà del manicomio, in cui verrà rinchiusa per diversi anni a causa della sua instabilità emotiva.
Ripeto, nonostante non discuta il valore dei versi e dei temi, la Merini non è riuscita a comunicare con me, a instaurare una connessione, come mi è accaduto con altri poeti. Vuoi perché le sue poesie sono più apprezzabili da un pubblico femminile; vuoi perché un poeta ti tocca di più quando c'è un'empatia dovuta a esperienze condivise; vuoi per tanti altri motivi oscuri. Non ha scosso nulla, nel mio animo, inoltre, ho trovato che molte poesie siano inutilmente ermetiche, aumentando esponenzialmente la difficoltà che, almeno io, ho trovato nell'approcciarmi alla poetessa.
Comprendo che un poeta scriva dei versi per poter esprimere l'inesprimibile, ma è anche vero (secondo me) che i grandi poeti sono quelli che riescono a farlo in una maniera che consenta a chi legge i versi di darne un'interpretazione, almeno minima.
Per riassumere, io e la Merini non siamo affini.
Giuro che la rima non era voluta.