Dettagli Recensione
La varietà delle trasformazioni
Il poema di Ovidio si articola in XV libri e sviluppa la propria complessa struttura intorno al tema della metamorfosi: un fenomeno che esiste variamente in natura e che l’uomo, grazie all’immaginazione e all’arte, spesso riproduce per disegnare intuizioni e metaforizzare concetti.
“Le Metamorfosi”, attraverso la musica dell’esametro, declinano miti antichi con dovizia di scene in un periodo che inizia con il Caos e si conclude con il catasterismo di Cesare. La varietà e la ricchezza dei miti pone al commentatore l’imbarazzo della sintesi nella molteplicità fantasiosa delle forme nelle quali il processo di cambiamento si realizza. Ma l’opera può anche essere letta per selezione di episodi.
TRASFORMARSI IN UN FIORE
Narciso (libro III) è giovane vanitoso che rimane vittima di un amore autoriferito: sedicenne di eccezionale bellezza, avrebbe potuto sopravvivere soltanto “se non avesse mai conosciuto se stesso”. Ma rifiuta l’amore di Eco, la ninfa dei monti: rimane vittima dell’immagine riflessa in uno specchio d’acqua e si lascia morire per struggimento. Salvo rinascere in un bocciolo…
Apollo ama Giacinto (libro X), che viene ucciso accidentalmente da un disco lanciato dallo stesso dio. La sua bellezza sarà immortale, perché le spoglie saranno trasformate in nuovo fiore.
TRASFORMARSI IN UN ANIMALE
Il cacciatore Atteone (libro III) sorprende Diana nuda mentre si bagna con le compagne e ne suscita la rabbiosa reazione: per questo viene trasformato in cervo e poi sbranato dalla muta dei suoi cani. Il mito sarà ripreso da Giordano Bruno per rappresentare “l’eroico furore”.
Aracne (libro VI), abilissima tessitrice, sfida Atena e ne provoca l’invidia: poi, per pietà della dea, verrà trasformata in un ragno. Mi vien da pensare che la saga di Spiderman si sia ispirata a Ovidio…
Leda (libro VI) fa innamorare Zeus, che si trasforma in cigno e si accoppia con lei. Da un uovo nasceranno i Dioscuri, che oggi ammiriamo - stelle del cielo - nella costellazione dei Gemelli.
Zeus (ancora lui e decisamente bisex!) si innamora di Ganimede (libro X), lo rapisce camuffandosi da aquila e lo trasporta nell’Olimpo. Nelle opere d'arte Ganimede è raffigurato accanto a un'aquila, abbracciato o in volo.
TRASFORMARSI IN UN ALTRO ESSERE UMANO
Mentre nuota in uno stagno, Ermafrodito (libro IV) viene aggredito da Salmacide, che si è incapricciata del giovane. La ninfa innamorata si avvinghia a lui e con lui si fonde in un corpo che è maschio e femmina al tempo stesso…
AFORISMI
Video meliora proboque, deteriora sequor (Vedo le cose migliori e le approvo, ma seguo quelle peggiori. VII libro): la frase rappresenta il dissidio tra ragione e azione ed è pronunciata da Medea che, per amore di Giasone, tradisce padre e patria.
“Omnia mutantur, nihil interit” (Tutto muta, nulla perisce. XV Libro): possibile che sia un’anticipazione del principio di Lavoisier “Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”?
Tempus edax rerum (Il tempo che tutto divora, XV libro). Sì, il tempo è vero artefice di mutazioni e divora tutto, proprio tutto: anche le metamorfosi!
Bruno Elpis