Dettagli Recensione

 
Il tacere del pendolo
 
Il tacere del pendolo 2007-12-01 08:42:38 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    01 Dicembre, 2007
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La cognizione del tempo

Il tacere del pendolo è certamente un titolo strano per una silloge poetica e può far immediatamente pensare a un tempo finito, cioè terminato per individuo che sia venuto meno.

Invece, non è niente di tutto questo, ma è un concetto particolare secondo cui per l’autore il tacere del pendolo è l’istante in cui un essere umano, totalmente preso dall’arte, dalla filosofia o dalla natura, riesce ad estraniarsi da ogni cosa che lo circonda e che non gli interessa, finendo per non avvertire nemmeno la realtà propria del tempo, e quindi del pendolo, lo strumento che lo misura per eccellenza.

Pertanto, poter idealmente bloccare lo scorrere del tempo finirebbe con il portare non tanto all’immortalità dell’individuo, ma del suo operato.

Concetto affascinante che porta come logica conseguenza al tema affrontato e svolto nella silloge, tutta imperniata sulla cognizione del tempo.

L’opera, costituita da 27 poesie a tema, è divisa in 5 sezioni con il preciso intento di agevolarne la lettura.

La prima di queste sezioni è dedicata al tempo breve, la seconda al tempo del conflitto, la terza al tempo dell’amore, la quarta al tempo della ragione e la quinta e ultima al tempo infinito.

Lo stile è del tutto personale ed è caratterizzato anche da una particolarità, cioè da richiami a piè di pagina per quei termini usati nei versi e che potrebbero risultare al lettore non del tutto chiari o comunque dubbi.

Devo dire, però, che il ricorso a questa interpretazione autentica è spesso superfluo, perché la lettura, oltre che gradevole, è anche sostanzialmente facile.

In questo senso non si può dire che Antonello Bianchi abbia voluto perseguire a tutti i costi una simbologia ermetica, preferendo, giustamente, lasciare la possibilità di meglio procedere a ponderate riflessioni sui concetti esposti.

E’ una scrittura sul tempo, ma che stilisticamente procede a balzi, con un fluire contemporaneo, ma con affondi ogni tanto nel passato, con un evidente compiacimento a ripensare ai versi dei grandi aedi dell’antichità, che qui trovano giusta collocazione per quelle poesie dove la solennità del tema richiede una struttura più consona, senza tuttavia che venga mai meno la relativa semplicità della lettura.

Il tacere del pendolo è l’opera di esordio di Antonello Bianchi e, francamente, sono dell’opinione che questa silloge evidenzi una maturità letteraria da poeta vissuto, con quella capacità di destreggiarsi con i versi senza mai perdere di vista l’obiettivo prefissato, anzi nulla è lasciato al caso o a divagazione, ma tutto è funzionale allo scopo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il porto sepolto
Vita d'un uomo
Adelchi
L'ultimo turno di guardia
Uno più uno fa uno
Aforismi e magie
Poesie dell'indaco
Diavolo di sabbia
L'ennesimo angolo
Haikugrafia
La strada dei colori
Se non mi confonde il vento
Forza e libertà attraverso Alda Merini
I passeri di fango
Cento poesie d'amore a Ladyhawke
Haiku della buona terra