Dettagli Recensione
NERINA GAROFALO, POETA NUOVA
I poeti bravi e bravini sono tantissimi. Si trovano sempre più spesso poesie intelligenti, smaliziate, maliziose, di buona fattura. In controtendenza con questa generale bravura Nerina Garofalo non scrive "belle poesie". Scrive poesie vere, di carne e di ossa. Poesie terribilmente vere e, quasi sempre, indigeste. Non ci intrattiene, la Garofalo. Semmai ci trattiene e proprio nel momento in cui, marcati dal disagio di una prima lettura di qualche suo incipit, vorremmo darcela a gambe.
Ci lega a sè, la Garofalo. E non ci perdona più nulla. Però, alla fine, ci salva. La sua poesia martoriata diventa, passando e ripassando nel catrame, acqua limpida. In fondo. Alla foce. Quando ci viene addosso, dolce e casta: a noi. Che in questo pezzetto di teatro facciamo la parte del lettore -leone. Del lettore che attende, pieno di onde. La parte del mare.
Gianni Priano