Harry Potter e la pietra filosofale Harry Potter e la pietra filosofale

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Cathy Opinione inserita da Cathy    25 Dicembre, 2020
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Inizia la magia

Harry Potter è orfano e vive con i suoi terribili zii, Vernon e Petunia Dursley, e il loro orrido figlioletto Dudley. Non poteva andargli peggio: trattato alla stregua di un cane randagio, Harry è costretto a indossare vestiti smessi e occhiali rotti, schivare i pugni del cugino e della sua banda di bulli, dormire in un sottoscala e passare il tempo cercando di rendersi invisibile. Tutto cambia il giorno del suo undicesimo compleanno, quando riceve una strana lettera (proprio lui, che non ha nessuno al mondo a parte gli zii Dursley) scritta con un bizzarro inchiostro verde smeraldo e sigillata da uno stemma di ceralacca con un leone, un serpente, un corvo e un tasso.
Il resto della storia è così universalmente noto, anche solo per sentito dire, che riassumerlo sarebbe un inutile spreco di tempo. Tutti conoscono "Harry Potter", che abbiano letto i libri o visto i film che ne soni stati tratti o parlato con amici, parenti, conoscenti che hanno letto i libri o visto i film. Chi non lo conosce probabilmente o è molto vecchio o è molto giovane, oppure vive in una grotta. Il successo della saga pubblicata da J. K. Rowling nel lontano 1997 non conosce limiti di età, cultura, provenienza, gusti o estrazione sociale e attraversa indenne i decenni, al punto che si può ipotizzare che i romanzi di "Harry Potter" siano destinati a diventare un long seller, come "Orgoglio e pregiudizio" o "Il Signore degli anelli", che vendono oggi come vendevano 50, 100 o 150 anni fa. Impossibile non restare irrimediabilmente affascinati e catturati dalla rappresentazione realistica e accurata della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, tra fantasmi senza testa, quadri parlanti e scale che si muovono, dai personaggi perfettamente delineati con pregi, difetti, sfumature, così vivi e reali da dare l'impressione di conoscerli davvero, dallo stile vivace, brillante, straordinariamente evocativo, ma anche asciutto, capace di disegnare nella mente di chi legge ogni singola scena senza mai perdersi nel superfluo.
"La pietra filosofale" è il primo romanzo della saga e ha quindi una funzione soprattutto introduttiva al ricchissimo mondo magico creato dall'autrice: è qui che si impara a giocare a Quidditch, a far funzionare gli incantesimi, a conoscere le materie che si studiano a Hogwarts e le regole di base della vita di maghi e streghe. Quello della saga di "Harry Potter" è un universo ricco, complesso ed elaborato, perfettamente speculare al mondo reale, che l’autrice è stata capace di creare dal nulla. Il racconto, tuttavia, non è mai lento o noioso e le spiegazioni sono sempre perfettamente amalgamate all'azione. L'effetto "spiegone" con la Rowling non esiste: le informazioni che è necessario conoscere sono fornite un po' alla volta e il lettore scopre tutto insieme a Harry, entrambi neofiti del mondo magico, la cui descrizione si arricchirà di tasselli sempre nuovi fin quasi alle ultime pagine della saga. La sensazione è che Harry sia lì, accanto a te, vivo e reale, e che ti prenda per mano per condurti insieme a lui alla scoperta di un universo fantastico curato e compiuto in ogni sua parte, di personaggi straordinari, avventure mozzafiato e amici molto più preziosi della famigerata pietra filosofale. È l'inizio di una magia che vivrà per sempre nel cuore di chi vorrà accoglierla.

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Vita93 Opinione inserita da Vita93    18 Dicembre, 2020
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Non posso essere un mago

Dal momento che il mio profilo riporta, correttamente, una data di nascita corrispondente al 1993, sento di dover brevemente motivare il fatto di aver letto un romanzo di Harry Potter, per la prima volta, all’età di quasi 27 anni. Non che sia una cosa di cui vergognarsi, sia chiaro. Ho visto settantenni leggere “Cinquanta sfumature di grigio”. In treno.

Innanzitutto non sono un amante del fantasy. Soprattutto se di stampo fanciullesco. Evidentemente la mia immaginazione non è delle più fervide. È un genere che, entro certi limiti, riesco a “digerire” nel cinema. Faccio invece molta fatica ad appassionarmi a storie cartacee di maghi, incantesimi, pozioni, vampiri, streghe. A meno che non contengano venature gotiche o horror e, in quanto tali, adulte. In tal caso la situazione può interessarmi. Penso ad esempio ad alcune opere di Lovecraft o King.

In secondo luogo non sono mai stato un fan di Harry Potter. Ricordo di aver visto i primi quattro, o forse cinque, film al cinema. Ma ai tempi era una sorta di rito annuale. Un evento per famiglie. O una serata divertente da trascorrere insieme agli amici, in attesa che i genitori tornassero a riprenderci.

La mia scarsa predilezione, sia nei confronti del fantasy che del celebre maghetto, ha fatto sì che non abbia mai letto alcuni libri di J.K. Rowling che, negli anni dell’infanzia e della prima adolescenza, mi erano stati regalati. Da chi, non me lo ricordo. Sicuramente da qualcuno che non conosceva i miei gusti giovanili in fatto di letteratura.
E allora perché ad aprile sono passato da Calvino a Salinger, e poi a Boll, per arrivare a leggere un libro di Harry Potter? La verità è che non me lo so spiegare. Nei mesi del lockdown ho letto qualsiasi cosa mi capitasse tra le mani. Dai romanzi agli inserti culturali dei quotidiani fino ai valori nutrizionali delle scatole dei cereali. Ricordo che in quel periodo Mediaset aveva riproposto la “maratona” di tutti i film della serie, con rigorosa cadenza settimanale. Devo aver pensato di rimediare al fatto che un ragazzo del 1993 non avesse mai letto una riga a proposito delle peripezie di Harry Potter. Fenomeno generazionale per antonomasia. O forse mi dispiaceva per quei testi generosamente regalati e mai aperti. Perché regalare un libro è sempre un gesto commovente, a prescindere dai gusti. O più banalmente, per semplice curiosità.

Fatto sta che, con una buona dose di scetticismo, ho letto il primo capitolo della fortunata saga.
Non mi soffermerò sulla trama della vicenda, a dir poco arcinota. Tutti conoscono la storia del piccolo orfano Harry Potter che, nel giorno del suo undicesimo compleanno, si trova catapultato dai maltrattamenti dei perfidi zii Dursley alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Su cui aleggia lo spettro del temibile e malvagio Voldemort.

Il magico mondo creato da J.K. Rowling è indice di una narratrice di grande talento e intuito geniale. Indubbiamente lo straordinario successo iniziale ha rappresentato un sostanzioso incentivo a proseguire la serie fino al settimo titolo. Ma ho avuto la netta percezione che, nella mente della scrittrice, le potenzialità della storia fossero chiare fin dall’inizio. Il vasto numero dei personaggi, le caratterizzazioni, la meticolosa cura nei dettagli e nelle suggestive ambientazioni, gli enigmi in attesa di soluzione, l’impressionante quantità di sottotrame appena abbozzate. Niente sembra casuale. È come se la Rowling sapesse, ben prima che il romanzo d’esordio avesse successo, che la saga avrebbe goduto di un respiro ampio, dove poter sprigionare tutta la propria incredibile immaginazione e ammirevole fantasia.

Per quanto riguarda lo stile ed il tono della narrazione, sarebbe ingiusto etichettare “Harry Potter e la pietra filosofale” come un testo infantile. Resta però il fatto che sia un libro maggiormente idoneo ad una certa fascia d’età. In un adulto, difficilmente può suscitare il medesimo stupore e fascino. Allo stesso tempo, credo che se il primo capitolo, datato 1997, sia stato rivolto ai bambini o ai ragazzi in età da scuola media, l’ultimo romanzo, risalente al 2007, abbia simboleggiato il passaggio di quei giovanissimi lettori dalla pre-adolescenza alla fase della maturità. Presumo quindi che, con il passare dei volumi, le tematiche affrontate abbiano progressivamente assunto un tono più adulto e consapevole.
Motivo per cui, nonostante il tardivo debutto con il mondo fantasy della Rowling non mi abbia propriamente catturato, non escludo di proseguire con i capitoli successivi, riconoscendo alla nativa di Yate un’indubbia abilità narrativa.

“Ricorda: non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere”.

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deedlit Opinione inserita da deedlit    08 Febbraio, 2018
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COSI' INIZIA LA MAGIA

Signori e Signore, bambini e bambine di tutto il mondo eccoci al dunque, che la magia abbia inizio.

Nel rileggere questo libro a distanza di anni, intramezzati dall'inevitabile influenza dei film dedicati alla saga, riesco ancora a scoprire dei dettagli, ritrovare particolari che spiegheranno situazioni che accadranno solo successivamente in altri libri come i pezzi di un puzzle complesso, a provare divertimento nello scovare le differenze tra film e libro quando una frase, un pensiero od addirittura le azioni di un personaggio del libro vengono attribuite ad altri nel film, ritrovando quindi sulla carta stampata l’originaria importanza sin dall'inizio di personaggi come Neville.

Introduzione al mondo magico e ad alcuni dei personaggi immaginari più famosi del pianeta, questo primo capitolo ha una struttura forse più semplice rispetto ai successivi e sicuramente un’atmosfera meno cupa.

Il libro svolge con successo la sua funzione di presentazione dei personaggi principali ma soprattutto ci porta a scoprire con la stessa meraviglia di Harry un mondo che nemmeno lui poteva immaginare. Lo spirito con cui finalmente il ragazzo trova uno spiraglio all'opprimente vita all'ombra dei Dursley, che comunque non sono riusciti a piegarlo, ne rivela sin da ora l’indomabile, innata e profondamente radicata natura buona e coraggiosa.

La presentazione di luoghi come Diagon Alley, la Gringott con i suoi folletti ed Hogwarts da soli valgono la lettura del libro, scoprire insieme ad Harry la società magica passo dopo passo ci porta con lui ad Hogwarts, dove si conversa con chi è morto da secoli, il cibo compare semplicemente nei piatti, si studia come far levitare gli oggetti e si impara a volare su una scopa. Nonostante tutto questo Harry, Ron, Neville ed Hermione restano prima di tutto dei bambini di undici anni, ognuno con il proprio carattere in formazione, ognuno che scoprirà come rapportarsi con gli altri, il valore dell’amicizia e farà pagina dopo pagina il proprio percorso di crescita.

Intravediamo nel primo libro anche personaggi comprimari del peso di Albus Silente e Severus Piton, anche se per ora sono distanti e velati negli occhi dei bambini.

La fantasia della Rowling che mischia elementi fantasy noti come folletti e draghi ad altri originali come il Cappello Parlante e le figurine delle Cioccorane, con maghi che vanno e vengono, è sinceramente sempre sorprendente. Lo Specchio delle Brame è, come dice Silente, “una delle sue idee più brillanti” tanto quanto la sua innata capacità di dare un dettaglio ad inizio libro che dovremo sforzarci noi come Harry di ricordare per attribuirgli il giusto significato alla fine se non oltre.

Harry scoprirà qualcosa di incredibile per lui cresciuto tra l’indifferenza e le angherie dei Dursley, di essere stato molto amato, attributo per lui anche più importante di aver affrontato Voldemort.

E’ iniziata la storia di Harry Potter, il mondo per ora è solo velato da una vaga minaccia e promette meraviglie.

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A tutti di ogni età, è adatto ai bimbi ma indicato anche per gli adulti, perchè anche se si tratta di un libro introduttivo e relativamente semplice, fornisce informazioni basilari per i volumi successivi ben più complessi e sinceramente meno adatti ad un bambino.
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    29 Settembre, 2016
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L'inizio dell'avventura...

La mia avventura con i romanzi di Harry Potter ha avuto inizio per caso, in età preadolescenziale e a seguito di un regalo, avendo infatti ricevuto questi in dono da uno zio/bis cugino che perdendo la cognizione del tempo tendeva a dimenticarsi di a che punto fosse la mia crescita. Piccolo aneddoto che però è servito a farmi conoscere una serie che mi ha tenuto compagnia per anni.
Questo, che è il primo dei sette romanzi che caratterizzano le peripezie del giovane maghetto, si caratterizza per uno stile semplice e lineare, una storia fluente che sa conquistare nonché per la delineazione di un mondo che oggettivamente ha tutte le carte in regola per riuscire.
L’opera è adatta tanto ad un pubblico più giovane che agli adulti grazie alla sua impostazione piacevole ed accattivante. Ovviamente le vicende narrate hanno quale protagonista un adolescente che proviene da un contesto familiare non semplice e che per la prima volta si avvicina alla magia, dunque non aspettatevi di trovarvi di fronte a quello che è poi diventato, con il crescere, l’eroe. Il bello di questo primo volume è proprio questo: la scoperta di una realtà tutta da scoprire.

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MrT Opinione inserita da MrT    09 Settembre, 2016
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E così ebbe inizio

E così ebbe inizio...
Ho da non molto concluso una sorta di "maratona" di tutti i libri di Harry Potter, che mi hanno accompagnato dal Novembre 2015 fino addirittura a Luglio 2016, ovviamente tra un libro e un altro ho letto altri libri per smorzare un pochino.
Ovviamente tutti i libri li avevo già letti in passato, ma è stato un piacere riscoprire il mondo magico, i suoi luoghi, i suoi personaggi, le sue chicche.
E ho deciso di eseguire una seconda maratona, diversa questa volta: voglio recensire tutti e 7 i libri (non ho scritto 7 a numero per caso).
Ovviamente come è giusto che sia, si parte dal primo.
Harry Potter e la pietra filosofale è il primo capitolo di una saga immensa, che ha fatto appassionare e innamorare milioni di persone, me compreso. Inutile negarlo però, questo, rispetto a tutti i suoi seguiti è scritto in maniera ben più semplice, ed è più adatto ad un bambino o ad un ragazzino che non a qualcuno più in là con l'età. E questo non è assolutamente un difetto, ma questa sua caratteristica trae in inganno chi crede che tutta la saga sia così.
Credo inoltre che il fatto di questo stile più leggero, colorato e allegro, in un certo senso, sia da ricollegare principalmente a due fattori:
1) La Rowling era alla sua prima esperienza in questo ambito, e probabilmente non era ancora certa di come impostare i suoi romanzi;
2) Il protagonista, Harry, ha undici anni. E a undici anni come si può vedere il mondo, se non con più allegria, spensieratezza...
Questo è un grande punto forte della saga in generale: si inizia con un libro sostanzialmente privo di vere, grandi e oscure minacce, perlomeno non pienamente comprese da Harry, e si finisce con un capitolo complesso, profondo, oscuro, tetro. Con la crescita del personaggio c'è un vero e proprio trasformarsi dell'intera saga. E insieme a lui cresciamo, o siamo cresciuti anche noi.
Quindi, i difetti di Harry Potter e la pietra filosofale in fin dei conti non sono dei difetti, però innegabilmente, nonostante ci introduca al mondo magico, potrebbe risultare nel complesso meno intrigante, meno completo.
Se è la prima volta che leggete il libro, e senza aver mai visto il film, immaginate Diagon Alley, immaginate Hogwarts, immaginate i quadri, le stanze, i tavoli imbanditi, e verrete trasportati in un altro mondo.

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the boy who read Opinione inserita da the boy who read    26 Agosto, 2016
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the boy who lived

Il primo libro è e rimarrà la mia prima esperienza letteraria, mi ha introdotto nel più bel mondo di tutti ovvero quello della lettura. La cosa che più mi ha colpito di questo libro è lo stile. Si,é semplice a dir poco ma riesce a catturare grandi e piccini. La Rowling é una maga delle descrizioni ,nelle quali riesce a far emergere tutto il suo talento. Ogni luogo, ogni oggetto é descritto minuziosamente senza però rallentare il periodo di narrazione.
Questo è un libro di presentazione di tuti i luoghi e di tutti i personaggi della saga ed infatti ritengo questo un libro per introdurre i babbani nel mondo dei maghi. I contenuti non sono eccelsi perchè è solo un libro di presentazione e niente più, anche se si iniziano a trattare alcuni dei temi fondamentali della saga come l'amore, la paura della morte(spoiler) infatti Voldemort o chi per lui, pur di rimanere in vita fa qualsiasi cosa anche togliere di mezzo una creatura purissima come un unicorno.(spoiler finito).
Insomma in soldoni questo non è il miglior libro della saga poiché i temi trattati sono quasi fiabeschi, in più la trama è più semplice rispetto agli altri 6 libri anche se non mancano colpi di scena; eppure é il libro a cui sono legato di più, non il mio preferito ma quello a cui sono più legato perchè qui inizia il fenomeno letterario degli ultimi decenni.

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A chiunque, non bisogna per forza amare il fantasy per apprezzare il libro
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MATIK Opinione inserita da MATIK    26 Aprile, 2016
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Harry Potter e la Pietra Filosofale.

"La verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con grande cautela."
Ebbene sì, ho iniziato questa splendida avventura, il grande maghetto, Harry Potter, mi accompagnerà nelle mie prossime letture e sono già da ora pienamente convinta che sarà un'avventura splendida, avvincente e indimenticabile.
La storia inizia da qui, Harry dopo la morte dei genitori viene affidato alla famiglia Dursley, composta dalla zia Petunia, lo zio Vernon e il cugino Dudley, il quella casa Harry, non vivrà una bella infanzia, perchè loro sono persone per niente buone ed affettuose, lo fanno sentire sempre inadeguato e fuori posto, tutto cambia allo scoccare del suo undicesimo compleanno, da quel giorno Harry scopre di essere un bambino speciale, d'ora in poi il suo mondo sarà un mondo magico e fantastico e la sua scuola sarà quella di Hogwarts, dove iniziarà a vivere mille avventure ed esperienze particolari, troverà qui due amici Ron ed Hermione, un grande maestro Silente e un protettore Hagrid.
La Rowilng è bravissima, ogni personaggio è ben caratterizzato, gli ambienti molto particolarizzati e la storia è ricca di fantasia, un libro che insegna alle persone di ogni età quanto è bello leggere!
"Non preoccuparti, Harry. Imparerai presto. A Hogwarts tutti cominciano dalle basi. Starai benone. Basta che sei te stesso. Lo so che è dura. Tu sei un caso speciale, e questo rende sempre la vita difficile. Ma starai benissimo a Hogwarts...così è stato per me, e lo è ancora, davvero."

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perchè a volte è necessario ritornar bambini!
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lapis Opinione inserita da lapis    22 Dicembre, 2015
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Peccato non esser più bambini

Su questo libro si è detto davvero già tutto. Un fenomeno letterario che ha prodotto un’intera generazione di amanti del fantasy, cresciuti in compagnia di gufi portalettere, bacchette di piume di fenice e scope volanti, rigorosamente Nimbus Duemila. Da aggiungere, ho solo la mia piccola e modestissima esperienza.

Oggi, ad anni di distanza dal momento di massimo fulgore, in cui aggrottavo le sopracciglia di fronte a tanto entusiasmo per un genere che non mi ha mai interessato granché, mi è venuta la curiosità di leggerlo perché, se è vero che il delirio collettivo non è certo garanzia di qualità, è altrettanto vero che di prodotti letterari senza fisionomia, destinati al largo consumo, ce ne sono tantissimi, e solo pochi sono capaci di entrare nel cuore di milioni di lettori.

Cosa mi ha sorpreso leggendolo? La "normalità". Contrariamente alle aspettative, il mondo in cui ci troviamo immersi non è artificioso o fastidiosamente assurdo, nonostante sia intessuto di elementi e figure magiche studiati proprio per far volare la fantasia. Harry è prima di tutto un bambino, cresciuto senza affetto un po’ alla David Copperfield, per cui la scuola di magia di Hogwarts significa innanzitutto possibilità: di amicizia e condivisone, di accettazione del diverso, di rispetto per figure genitoriali finalmente sagge e giuste, di coraggio e audacia, quando la posta in gioco è qualcosa per cui vale la pena lottare. Il successo sta probabilmente in questa equa miscela di elementi fantasiosi ed emozioni reali, dosata con equilibrio e curata nei dettagli.

Di certo è una storia bella e coinvolgente che si offre a mille chiavi di lettura a seconda dell’età e dell’indole: qualcuno si fermerà a strabuzzare gli occhi di fronte a un incantesimo, sognando di essere un campione di quidditch, qualcuno amerà questi legami pieni di affetto sincero e qualcuno leggerà qualcosa di più nella lotta tra bene e male che fa da filo conduttore alla trama.

Mi dispiace solo aver perso l’occasione di leggerlo con lo sguardo dell’infanzia...
Da regalare per Natale alle nuove generazioni di maghetti.

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Erox Curry Opinione inserita da Erox Curry    30 Luglio, 2015
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Per bambini o adulti?

Allora, per bambini o per adulti?
Molte volte ho sentito discutere riguardo l'età alla quale la saga di Harry sia adatta.
Per gli adulti è un libro davvero banale, mentre per i bambini risulta troppo complicato.
Io, invece, mi sono fatto una precisa idea che non corrisponde a nessuna delle due, bensì sta nel mezzo. Con questo non intendo semplicemente dire che sia per ragazzi/e: secondo me questa saga rappresenta una guida nel percorso intrapreso dei bambini per divenire adulti. Una guida dove nascondi la tua paura di crescere, i pensieri di cui un po' ti vergogni, alla quale puoi chiedere anche le cose più banali e sciocche senza che lei ti rida in faccia.
Si può notare, infatti, un certo cambiamento di stile ed un complicarsi della trama via via che si passa da un libro all'altro.
Bhe, questo è quello che ci dà il benvenuto: il tutto inizia con una giornata memorabile. Proprio la festa di halloween: il più temibile mago di tutti i tempi è stato sconfitto: i suoi seguaci fuggono o vengono arrestati, mentre l'intera comunità magica che a lungo aveva aspettato e combattuto per la pace, festeggia. Il paradosso è che il grande mago è stato sconfitto da un neonato che aveva spento la sua prima candelina giusto tre mesi prima.
M il più grande paradosso resta un'altro: nel mondo babbano è una giornata qualunque ed è proprio dal punto di vista dalla famiglia più "normale" che ci sia che viene raccontato questo epico evento. La famiglia Dursley si sveglia come sempre: Vernon va al lavoro e Petunia spia i vicini, badando a Dudley, il loro "figlioletto" di appena un anno. Sarà la loro ultima mattina normale: presto si ritroveranno ad accudire quell'Harry che dovrà aspettare l'undicesimo compleanno per scoprire chi erano i suoi e cosa sia lui stesso: un mago.
Così dalla stravagante normalità dei Dursley si passa alla stravagante scuola di Hogwarts.
Qui conosciamo gli inseparabili amici di Harry, prima Ron poi Hermione; conosciamo i suoi eterni rivali come Malfoy e Piton e una serie di personaggi che danno alla trama mille sfumature.
Ma si ha anche un assaggio del nemico, che tenta di rinascere attraverso questa fantomatica pietra i quali poteri mi sono sembrano un po' troppo esagerati, capisco la magia ma più di 600 anni...
Insomma alla fine il povero ed innocuo Raptor si ritrova in testa Colui-che-non-vuole-proprio-morire che però fallirà nel tentativo. Questa mi è sembrata una trovata giusto per dare un finale ad un romanzo che serve più che altro a presentare i personaggi e a conoscere l'ambiente.
Non mi è sembrato molto chiaro il confine tra maghi e babbani: alcuni babbani hanno figli che vengono scoperti maghi, quindi portati in questa scuola. A questo punto è ovvio che diversi babbani sanno dell'esistenza del mondo magico, essendo genitori di undicenni con poteri nascosti. Ma questi undicenni non avevano amici o compagni? Nessuno nota la sparizione di questi bambini?
Con questi misteri chiudo la mia recensione su un libro che ritengo essere adatto ad undicenni, con il solo potere nascosto di poter vivere in un mondo parallelo che si trova solo nella loro testa e che si ritrova pieno dei loro sogni.

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Davi1990 Opinione inserita da Davi1990    29 Giugno, 2015
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Stregoneria? No, questa è Magia!

“La Pietra Filosofale” è il titolo "alchemico" del primo capitolo di una saga letteraria che ormai ha fatto storia, conquistando numerosissimi fan in tutto il mondo. Il primo capitolo che ho conosciuto nel lontano 2001 insieme ai miei genitori, in una sala cinematografica della mia cittadina e di cui mai avevo letto il rispettivo libro, almeno fino ad oggi.

Ho inseguito questo libro proprio come una sorta di Pietra Filosofale: anni e anni di attesa prima di arrivare infine a leggerlo: un evento, questo, che ha preso le fattezze di un sogno realizzato. Eppure, guardando indietro, devo proprio ammettere a voi tutti che il mio rapporto con "Harry Potter" è stato curioso se cosi posso dire, pur avendo avuto un'importanza cruciale per il lettore che sono.

Tutto ebbe inizio con il terzo capitolo della saga, primo libro letto dal sottoscritto del maghetto più famoso del mondo (e già da qui si capisce con quanta “precisione” cronologica ho iniziato a leggere la storia), che mi conquistò e mi fece comprendere la bellezza insita nella lettura e la superiorità del libro nei confronti dell'adattamento cinematografico. Poi, dopo essere arrivato al sesto libro, venni travolto dalle critiche risibili di alcuni che sembravano usciti fuori direttamente dal Medioevo, i quali, ahimè, mi influenzarono e mi allontanarono dalla saga della Rowling proprio sul più bello. In quel momento, ancora assai giovane, ero molto vicino a certe idee e gli davo molto peso, ora non è più cosi. Da quando ho cambiato visione delle cose e della vita stessa, liberandomi da certe catene, ho deciso con risolutezza che, dopo aver seguito l'intera storia in versione filmica, avrei dovuto recuperare assolutamente i libri non letti della saga (il primo, il secondo e il settimo) e rileggere per intero e consecutivamente la storia di Harry, Ron e Hermione senza più stranezze per la testa e seguendo con assoluta esattezza l'ordine originale. Ed ecco che, finalmente, il gran giorno è giunto: l'epica avventura ha avuto inizio!

Da dove cominciare? Beh, con un'intima domanda: quando una lettura può dirsi soddisfacente? Anzi, cosa cerco precisamente da un testo di narrativa? Ancora meglio, senza troppe divagazioni e arrivando al nodo cruciale: sapete cosa mi piace provare mentre leggo? Mi piace sentirmi appagato dalla lettura; mi piace annullare quel velo tra realtà e finzione, immergendomi completamente nel testo; mi piace vedere con gli occhi della mente una sorta di film generato attimo per attimo dalle parole scaturite dalla penna dell'autore (o autrice, come in tal caso); mi piace sentirmi stregato e trasportato in un mondo lontano; mi piace provare quel piacevole gusto durante la lettura che ti da quel non so che; mi piace infine, a parte far scappare qualche lacrimuccia, sentire un tocco di amarezza alla fine di un libro, quella particolare sensazione di non voler mai “staccare la spina”, mai leggere la fatidica e comunque inevitabile parola “fine”. Dopo tutti questi ridondanti e forse anche bambineschi “mi piace”, sapete cosa vi dico? Che "Harry Potter" è stato esattamente tutto questo, almeno per me!
Si, ho riavvertito quelle qualità che avevo trovato e apprezzato moltissimo in passato nei quattro libri su sette che avevo letto, ovvero quel fantastico trasporto, quel legame favoloso con i personaggi, quell'atmosfera straordinaria e magica, quello stile frizzante e mai noioso, con tanto di colpi di scena. E il timore più grande, quello di ritrovarmi davanti ad un primo libro poco adulto e infantile, è praticamente scomparso, perché questo libro, pur essendo solo il primo, è veramente adatto a tutti, senza alcuna distinzione!
E sapete, infine, cosa trovo di speciale in "Harry Potter", al di là dell'intreccio e dei contenuti? I personaggi e i rapporti tra di essi, i dialoghi e il modo in cui la Rowling è riuscita a caratterizzare le varie figure con poche, efficaci e precise "spennellate". Questi li vedo, personalmente, come i punti forti di questa saga, uniti alla leggerezza e al coinvolgimento che riesce a far nascere in chi la legge. Oltre a ciò, altre colonne portanti della storia sono gli immancabili valori del fantasy, tra tutti l'amicizia e il coraggio.

In definitiva: una gran bella lettura, come poche altre nella mia vita. L'unico rammarico che mi porto dietro risiede nel fatto che, sfortunatamente, non ho avuto la fortuna -come altri- di conoscere la saga con i libri e fin da subito, il non potermela gustare senza conoscerne gli sviluppi. Ma non importa, perché la magia della lettura riesce a superare questi ostacoli e l'età anagrafica. Mentre il dispiacere dovuto dalla conclusione di questo volume, si esaurisce quando penso che ho ancora ben sei libri da leggere.

Per concludere, posso dire che tra tutti i maghi, la Rowling è colei che ha fatto veramente la più straordinaria e sbalorditiva delle magie, un incantesimo eccezionale chiamato Harry Potter. Consigliato davvero di cuore a chiunque voglia provare il piacere della lettura.

“Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere” - Silente

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Sam93 Opinione inserita da Sam93    18 Febbraio, 2015
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Magico

Devo essere onesta: alla prima lettura, questo capitolo non mi aveva fatta impazzire. Non perchè fosse scritto male, o perchè la trama ed i personaggi non mi piacessero, quanto per il fatto che il target della Rowling ne "la pietra filosofale" sono i bambini intorno ai 9/10/11 anni, cioè circa l'età di Harry quando comincia la saga. Ora, io avevo 16 anni quando ho letto il libro la prima volta, peraltro solo per accontentare un'amica che aveva una vera e propria fissazione per Harry Potter. Ero in prima liceo e leggevo i classici greci e latini: passare da Esiodo e i lirici alla Rowling è stato davvero difficile per me. Però, già all'epoca avevo visto molte cose buone in questa saga: ogni elemento era al posto giusto, nulla sembrava forzato, nemmeno il fatto che Harry accettasse di essere un mago senza quasi nessun problema, motivo per cui ho letto tutti i sette libri.
Rileggendo il libro adesso, con occhio da maestra, quale sto diventando, non posso che confermare questa impressione iniziale: mettendomi nei panni di un bambino, capisco perfettamente perchè questa storia possa piacere. In effetti, la trama è avvincente, vediamo un buon compromesso tra la parte di storia più misteriosa, con il ritorno di questo Voldemort, di cui si sa troppo poco, e la vita quotidiana di Harry, tra lezioni, incantesimi, amicizie e partite a quidditch. Questi due aspetti insieme ci fanno sentire Harry vicino: speciale, certo, ma un bambino comune. Ci fa pensare che queste avventure sarebbero potute capitare ad ognuno di noi; in fin dei conti, al di là del fatto che è un mago, Harry non ha nessuna caratteristica particolare, nessuna dote che lo renda diverso dagli altri bambini: vive con gli zii ed il cugino in una casa qualunque in Inghilterra, va a scuola... tutte cose ordinarie.
Credo che un punto di forza della saga stia proprio nel fatto che tutti i personaggi sono umani: non ci sono l'eroe senza macchia e senza paura, il principe, il cavaliere che uccide il drago o la principessa in pericolo. Tutti i personaggi che incontriamo in Harry Potter e la pietra filosofale sono ragazzini comuni, che vanno a scuola, che hanno una loro personalità, spesso sfaccettata e che si adatta alle situazioni. Hermione, ad esempio, viene introdotta come una bambina saccente, che tiene a fare bella figura ed ha una paura folle dei brutti voti (e dell'espulsione). Tuttavia, nel corso del romanzo, la vediamo piangere per le prese in giro di Ron, urlare di terrore di fronte al troll ed aiutare i suoi amici in ogni momento di pericolo con determinazione. Tutto questo non è da dare per scontato: ho trovato molto spesso libri per ragazzi scritti male perchè "tanto sono per ragazzi, quindi posso permettermi di scrivere personaggi piatti e storie senza senso".
Un ulteriore punto a favore sono le ambientazioni e le atmosfere che si respirano: mi hanno catturata il castello, i fantasmi, il soffitto della sala grande che mostra il cielo, le quattro case, il cappello parlante, ma anche lo specchio delle brame, la casa di Hagrid e il campo da quidditch. Con tutti questi elementi, la Rowling ha creato delle atmosfere uniche, di cui si respira tutta la magia, fino a far sembrare il castello ed i suoi spazi nient'altro che un sogno.
Proprio grazie a queste atmosfere mi sono innamorata della saga: la Rowling è riuscita a farmi sognare, tanto che ancora adesso, a distanza di anni, riesco a sentire il profumo di casa (immaginaria, certo, ma non per questo meno vera) quando ripenso ad Hogwarts.

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A chiunque sia giovane, adulto o anziano, a patto che cerchi della magia
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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    01 Gennaio, 2015
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Chi va piano va sano e va lontano...

Ho già recensito questo libro un anno e mezzo fa e voglio recensirlo di nuovo.
Quest'anno l'ho avuto per le mani due volte: la prima a giugno e la seconda a dicembre e sono arrivata alla quinta ri-lettura.
Questa premessa perché voglio fare capire che ogni momento per leggere un libro è diverso.
Sembra una banalità ma è così.
Quando lo avevo letto a giugno mi aveva entusiasmato per i vari motivi per cui tutti lo leggono: magia, curiosità, amicizia, un mondo fantasticamente reale e a portata di mano...
Questa volta però è stato diverso, ho preso in mano il libro dicendo "Ora lo leggo assaporando bene ogni istante, immedesimandomi completamente nei personaggi e stando attenta alle descrizioni e ad ogni dettaglio che nel film non è possibile menzionare."
Sono arrivata alla conclusione che fra "lentezza" e "scorrevolezza" c'è una grossa differenza.
Ed Harry Potter comprende entrambi i due aggettivi.
La lentezza spesso viene intesa come una cosa negativa (visto che viviamo in un mondo in cui andare piano vuol dire perdersi qualcosa che sta sempre ad un passo più lontano da noi) che in questo libro è stata inserita a regola d'arte.
Prendo per esempio Percy Jackson (due stili diversi e storie diverse) che in 5 libri non riesci a capire com'è fatto lo sfondo dove vengono narrate le vicende e i personaggi vengono comunque delineati senza creare una sostanziale empatia.
Tutto è veloce, corre e la "fotografia" è inconsistente.
Harry Potter invece vive la lentezza facendoti gustare ogni attimo, come se la giornata fosse fatta di mille ore, i personaggi finisci per conoscerli come le tue tasche, per non parlare dei luoghi che vorresti diventassero reali.
Una lentezza densa di magia e carica di dettagli che al giorno d'oggi non siamo abituati a gustare.
La Rowling ha voluto dirci "Ehi ragazzi, sapete che anche nella giornata più piatta esiste la magia? Vai piano e la vedrai."

Scorrevolezza invece è proprio ciò che intendiamo come lo scorrere veloce del testo perché scritto con maestria, sensibilità e un lessico alla portata di tutti soprattutto il primo che era stato concepito per bambini. Per quanto tu possa gustartelo la storia scorre pagina dopo pagina ed è una magia trovarsi alla fine e desiderarne ancora!

L'ho letto piano, come una lumachina che scopre con i propri tempi la gioia di leggere perché sostanzialmente è questo che ho capito.
Bisogna camminare piano per godersi il paesaggio e chi non riesce a capirlo si perderà metà della magia di questo stupendo romanzo (e della propria vita).

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Francesca2213 Opinione inserita da Francesca2213    09 Settembre, 2014
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Ho avuto una rivelazione...

Penso che Harry Potter sia uno di quei libri che si legge quando lo si è pronti per iniziare una saga abbastanza lunga come questa.Harry Potter non si deve leggere per moda o per sentito dire,ma perchè è qualcosa che si sente dentro,solo così ti puoi gratificare di tale esperienza e viverla pienamente.
Harry Potter e la pietra filosofale,non ha molti difetti,i pregi sono di più. Io ho riconosciuto solo un difetto,il fatto che la narrazione è un pò lenta rispetto a quello che è il film,un pò lentuccio ecco,ma vi GIURO che solo questo è il Difetto di Harry Potter,per il resto è bellissimo,ti attrare,lo posi e TI CHIAMA,come la pietra chiama Harry,ti attrae,ti porta con se e non vuoi chiudere il libro per niente al mondo,ti immergi nel mondo magico. Ma Harry Potter (scusate per quante volte l'ho ripetuto),non è solo magia,come si può pensare,il primo libro è soprattutto una storia di profonda amicizia,che inizia con un antipatia e invece si rivela la sincerità fatta a persona e la storia di una rivincita. Harry considerato dai suoi zii una nullità,si rivela invece un Uomo con U maiuscola,nonostante la tenera età.
Tutti conoscono Harry Potter,tutti abbiamo visto almeno un film del piccolo maghetto,ma ammetto che i libri sono mille volte meglio rispetto al film anche se ammetto il film è FEDELISSIMO,al libro. Io ho visto il film (solo i primi due),e devo dire che il ritmo è l'unica cosa diversa,ma Harry potter non annoia mai.

Consigliato a tutti.

P.S= Sono già a metà della "Camera dei segreti"

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A chi ama le storie di amicizia e rivincita mista un pò di magia.
E comunque io aspetto ancora la mia lettera per Hogwarts,magari qualcuno ha visto il mio gufo??
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Elisabetta.N Opinione inserita da Elisabetta.N    22 Luglio, 2014
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Semplicemente magico

Leggere questo libro mi ha riportato indietro nel tempo, a quell’età quando bastava solamente un po’ di fantasia e tutto diventava possibile…
Meraviglioso!!

Non è facile trovare oggigiorno una saga che ti appassioni veramente fin dal primo libro (non impossibile, ma nemmeno molto facile)… immancabilmente c’è qualcosa che non funziona come dovrebbe, poca azione, troppa introduzione, poca caratterizzazione dei personaggi, etc… tutto questo mi da sempre l’impressione dell’incapacità dello scrittore di introdurre un mondo/una storia e di fare evolvere la situazione iniziale fin dal primo libro.
Ma in Harry Potter non è così!!

Ho iniziato a leggere completamente all’oscuro di cosa realmente significava la parola “magia” e tutto quello che essa comprendeva, e lo stesso accade al protagonista, Harry Potter.
Questo, a mio avviso, è sempre il miglior espediente per introdurre un nuovo mondo: il protagonista ne deve sapere tanto quanto il lettore in modo che ogni scoperta di uno lo sia anche dell’altro.
È così che ho conosciuto Harry, inizialmente ragazzino decisamente poco ben voluto dagli zii, i Dursley, che lo hanno, malvolentieri, accolto in casa. L’ho seguito a scuola, ho fatto amicizia con Ron e Hermione e li ho seguiti per tutto l’anno scolastico tra molte avventure.

E sì, c’è sempre qualcosa che rimane in sospeso (altrimenti che saga sarebbe?), ma è pur sempre un libro che posso definire completo.

Lo stile della Rowling è semplice, ma ti cattura fin dalle prime righe.
Ho adorato da subito il suo magico mondo. È fantastico ciò che ha creato con semplici parole: Hogwarts, i nomi delle cose (babbani!!! Cioccorane!!), incantesimi, pozioni, insomma l’intero mondo di Harry Potter!! Quando mi trovo davanti a scrittori che riescono a fare tutto ciò rimango ammaliata e non posso far altro che ammirarli…

Concludendo, una storia magica, affascinante fin dalle prime righe… non si può che rimanerne stregati!!

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F.Angeli Opinione inserita da F.Angeli    23 Aprile, 2014
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LA SAGA CHE HA SEGNATO UNA GENERAZIONE

Non esiste persona al mondo che non abbia almeno sentito nominare questo libro. Tra la saga scritta dalla Rowling e le trasposizioni cinematografiche, Harry Potter è il personaggio letterario più conosciuto in tutto il pianeta.
Harry Potter e la pietra filosofale è composto da poco meno di 300 pagine, e tutte queste riescono a coinvolgere il lettore in una maniera unica: pochi autori sono riusciti a creare un'atmosfera talmente bella nelle pagine che scrivono da far incantare chi legge, e la Rowling, tra la sua bravura e, bisogna ammetterlo, anche un pizzico di fortuna, è inclusa in questo ristretto gruppo elitario.

Le vicende di Harry si basano da un classico delle fiabe, ovvero un bambino povero e disagiato che scopre di essere un principe (in questo caso un mago). Ciò non le rendono comunque banali: da qui partiranno le indimenticabili avventure di Harry che hanno fatto e faranno emozionare generazioni, che hanno dato una nuova svolta al fantasy in Italia da sempre considerato come un genere di serie b, (a parte il signore degli anelli). Letto a qualsiasi età regala regala forti emozioni: la saga di Harry Potter è una delle più belle in circolazione, un fenomeno culturale incredibile, non possono mancare i libri in una qualsiasi casa.
Molti fanno la domanda:"Ma non è un libro per bambini?"
Sì e no.
Nel senso che vanno bene sia agli adulti, i quali difficilmente non provano piacere nel leggere qualcosa di innovativo come Harry Potter, rivivendo i tempi felici del periodo scolastico, comunque in maniera non banale perché questa storia è carica di solidi insegnamenti morali, sia ai bambini o ragazzi, chi non vorrebbe non ricevere una lettera da un gufo con su scritto:
"Caro signor xx,
siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts."
J.K. Rowling ha avuto davvero un colpo di genio plasmando il mondo di Harry Potter, e, ironia della sorte, ha avuto anche tantissima difficoltà a farsi pubblicare. Successo meritatissimo per l'autrice, sperando che ci regali tante altre emozioni.

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Raffa73 Opinione inserita da Raffa73    05 Marzo, 2014
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Grazie Harry

"Leggere i libri di Harry Potter ai propri figli è una delle esperienze più belle che un genitore possa fare - punto e basta."
Sandro Veronesi

Con questa frase voglio iniziare la recensione di un libro a cui sarò eternamente grata perchè leggere H.P. al proprio bambino è un qualcosa che non si scorda.
Ci sono nella vita episodi, periodi, emozioni che rimangono e la lettura di questo splendido romanzo è una di queste, soprattutto se la condividi con due occhioni innocenti, sgranati ora per l'emozione, ora per la paura, ora per l'attesa di ciò che accadrà.
La trama la conosciamo un po' tutti. Harry Potter è un bimbo che vive all'ombra di suo cugino, Harry non è amato, Harry non ha braccia amorevoli in cui rifugiarsi, i suoi zii non lo vogliono, lo detestano, vedono in lui il pericolo che il loro amato, viziato Duddly possa essere relegato a sua volta all'ombra di Harry, vivono nel terrore che i suoi poteri di maghetto esplodano e lo ricoprano di gloria, la storia non deve ripetersi. Anche l'odiosa zia Petunia dovette, da bambina, cedere l'attenzione dei suoi familiari alla sorella, mamma di Harry e strega.
Le avventure del maghetto sono strepitose, avvincenti, ma è stato il "non amore" che ha impressionato mio figlio. Come è possibile che un adulto non ami un bambino? Gli zii, il professor Piton, Voldemort. Un bambino è da amare, non ci sono dubbi.
Come non ci sono dubbi che sarà proprio l'amore a salvare la vita di Harry, il sacrificio della sua splendida mamma lascerà un segno più potente della cicatrice lasciata da Voldemort, un segno invisibile, ma che renderà speciale questo ragazzino pelle e ossa, un ragazzino che pensando a se stesso dice: "sono solo Harry";
Sarà sempre l'amore che unirà tre ragazzi privi apparentemente di attrattive: Ron, un ragazzo povero senza doti evidenti e Hermione, secchiona e per giunta figlia di babbani. Io includerei anche Neville, timido e goffo, il bersaglio preferito dei bulli. L'unione di questi ragazzi, farà emergere in loro doti sconosciute, doti che terranno testa a "Tu-Sai-Chi", il mago oscuro.
Questa storia è stata scritta per i bambini o per gli adulti che vogliono tornare bambini. C'è tutto: fantasmini, troll, unicorni, bacchette magiche e calderoni. C'e l'avventura, c'è un signore saggio e anziano, il nonno che tutti noi abbiamo avuto o che vorremmo avere, ci sono i bambini prepotenti con cui i nostri figli devono confrontarsi giornalmente, c'è l'insegnante severa, ma giusta e, più importante di tutto, c'è l'amicizia, che diciamolo, a qualunque età ci darà il coraggio necessario per affrontare i maghi cattivi o semplicemente la vita.
Buona lettura

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MatteoADP10 Opinione inserita da MatteoADP10    02 Febbraio, 2014
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Potter begins

Primo, magistrale romanzo per JK Rowling: Harry Potter e la pietra filosofale. Un libro, questo primo della saga dedicata al maghetto inglese, dai contorni fiabeschi e, sarò pure scontato, magici. La storia di questo manoscritto è abbastanza controversa: la Rowling ideò la saga giovanissima, in costante affanno finanziario. Alla prima pubblicazione, datata 1997, l'autrice aveva già scritto due o tre romanzi dedicati al suo personaggio, sicura che prima o poi avrebbero visto la luce. E pensate un po', aveva tremendamente ragione.

Harry Potter ha 11 anni, vive dagli zii tiranni in quanto i suoi genitori sono morti quando lui era pressoché un neonato, ma la morte ha portato con sé un alone di mistero. Un giorno Harry scopre di essere un ... mago! Nientemeno! Hagrid, buffo gigante buono, lo porta alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, luogo nel quale farà la conoscenza del timido e ironico Ron Weasley e della brillante Hermione Granger. L'anno scolastico sarà al di fuori di ogni normalità.

Il primo capitolo della saga pone le basi per una storia che, libro dopo libro, riesce a sorprendere, stupire, entrare pian piano nel mondo fantasy strizzando l'occhio al romanzo di formazione. Nell'evolversi dei fatti i ragazzi protagonisti delle vicende crescono di pari passo col lettore, dunque c'è una capacità di immedesimazione fuori dal comune. HP e la pietra filosofale è un libro dolce, fantastico nel verso senso della parola, magico, delicato, ben lungi da quelli conclusivi della saga, ben più cupi e, consentitemi, quasi politici. Lo stile della Rowling è soave, una piuma sugli occhi; la piacevolezza è garantita: Harry Potter e la pietra filosofale scuote le anime fanciullesche e rievocano il bambino che è in noi tramite trovate apparentemente semplici, ma in realtà elaborate e studiate.

Non c'è che dire: Chapeau, Joanne.

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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    02 Ottobre, 2013
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Harry Potter

Voglio fare una piccola premessa e un ringraziamento alla Rowling.
Io fino a 5 anni fa non avevo mai aperto un libro per il piacere di leggerlo, ho sempre odiato studiare e leggere. Leggevo solo ed esclusivamente fumetti.
Avevo però i primi due numero di Harry Potter a casa, non li avevo neanche mai guardati tanto che non sapevo neanche di cosa parlasse.
Poi, a natale, il primo libro della saga mi è saltato fra le mani e da li è iniziata la mia carriera di lettrice accanita.
Quindi: Grazie Rowling.
Ho conosciuto tardi Harry potter, ma nonostante tutto me ne sono innamorata alla follia sin da subito.
Adesso a distanza di altri 5 anni ho deciso di rileggerlo e la magia non è neancora spenta.
Quasi mi ero dimenticata di quanti dettagli e scene divertenti ci fossero visto che spesso ci si ricorda più del film che non del libro e mi sono divertita a leggerlo tanto che, lo leggevo solo di sera prima di andare a letto, gustandomi pagina dopo pagina.
La scrittura è scorrevole e divertente, questo libro dicono sia stato scritto per bambini/ragazzi quindi il lessico non è sicuramente all'altezza di un classico della letteratura, ma ciò non toglie nulla al libro e alla curiosità mista a piacevolezza di trovarsi una bellissima storia di amicizia, magia e avventura fra le mani.
Leggetelo se non lo avete ancora fatto!
E rileggetelo se non lo avete ancora fatto!
Ne vale la pena.
Buona lettura.


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Mendax Opinione inserita da Mendax    30 Settembre, 2013
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L'inizio del più bel viaggio

Il grande amore della mia infanzia, al punto tale da comprarne anche gli occhiali.
Il grande sbaglio, d'altra parte, è stato quello di avvicinarmi unicamente ai film. Ringrazio dunque chissà quale entità per avermi fatto capitare questo libro tra le mani.
C'è chi lo descrive come un libro per bambini, uno dei tanti che passano tra le fila dei libri fantasy piuttosto stupidi.
Questo, fortunatamente, non è il classico esempio del "bestseller di moda".
E' un capolavoro, ritmo costante in tutti e sette i libri, incalzante, con una suspance sempre maggiore a mano a mano che ci si avvicina all'epico finale.
Consigliato a tutti: bambini, fratelli maggiori, padri, nonni.
Per non dimenticare che sognare fa sempre bene, a qualsiasi età.

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Desirée Opinione inserita da Desirée    04 Gennaio, 2013
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La magia di un libro

L'inizio di una saga di enorme successo, il libro che ha consacrato l'autrice e il famoso maghetto protagonista.
Devo ammettere che non ho letto i libri da piccola, quando è uscito il primo film avevo 5 anni. Ma verso gli 11 anni mi sono convinta che dovessi leggere l'intera saga, e sono contenta di aver preso questa scelta.
Harry Potter e tutti i suoi personaggi entrano a far parte della tua fantasia, animandosi e vivendo.
Scopri insieme a lui di essere un mago e di avere avuto dei genitori maghi anch'essi e rimani sconvolto nello scoprire di Voldemort, il mago Oscuro di tutto il mondo magico. Ti abitui insieme al denutrito ragazzino alle stramberie che lo circondano, ai nuovi amici e alla nuova scuola.
Harry conclude l'anno dopo aver incontrato e sconfitto Voldemort per la seconda volta nella sua vita, cominciando ad avere sempre più domande. e cominci insieme a lui il cammino che lo porterà lentamente alla verità.
Da leggere, anche da adulti. E da rileggere, spesso.

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Maybe Opinione inserita da Maybe    13 Ottobre, 2012
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Per bambini..

Forse parlerò a sproposito quindi prima di fare un commento scriverò una brevissima premessa.
Harry Potter l'ho scoperto tardi, non ero proprio piccina quando ho iniziato ad addentrarmi nella lettura di questa saga. Mi venne regalato il terzo volume.. Dopodiché passai al quarto, quinto, secondo e primo. (Sesto e settimo dovevano ancora uscire). Probabilmente se avessi letto solo il primo volumetto non mi sarei innamorata del mondo della Rowling.. Non ci ho trovato alcunché in quel romanzo. Non sto' ad elencare il contenuto che credo sia noto più o meno a tutti, ma ci tengo a dire che è un libricino piuttosto infantile, scritto bene per carità ma senza troppe pretese. Una favoletta per bambini che grazie al cielo diventerà un vero e proprio capolavoro del fantasy nei volumi successivi. Credo che la Rowling non fosse come invece smentisce spesso lei, intenzionata a scrivere un romanzo per tutti. O non ci avrebbe regalato questo libro.. Tutto sommato carino, ma veramente povero. Consigliato comunque, perché vale la pena di leggerlo.. E perché è difficile non innamorarsi di tutte le altre avventure che seguiranno..

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Jadelynn Opinione inserita da Jadelynn    12 Ottobre, 2012
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Crescita e fantasia

Ho tredici anni e ho letto la prima volta la saga quando avevo nove anni. Mi ha aperto gli occhi: avevo letto i libri di Geronimo Stilton, i classici (il mio primo libro, a 6 anni, è stato il Giardino segreto), ma dopo Harry Potter ho cominciato a guardare gli scaffali più alti, quelli che mi hanno fatto diventare ciò che sono oggi, una tredicenne che, grazie al cielo, ha già scoperto la Mazzantini e Corona.

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tutto: Harry Potter non può mancare nella biblioteca di nessuno.
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Laura Euse Opinione inserita da Laura Euse    09 Settembre, 2012
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Conosciamo Harry POtter

"Harry potter ?", "Ma è proprio lui?"
Sono queste le domande che ogni ragazzo sull'Espresso per Hogwarts si fa appena sente la voce che Harry Potter è su quello stesso treno. Ma chi è Harry POoter. Noi lo conosciamo qui nella sua prima avventura. Harry orfano che vive maltrattato con i suoi zii è assolutamente incosciente della sua fama mondiale; fama che ha acquisito ad appena un anno perchè è riuscito a sopravvivere all'Anatema che Uccide scagliato dal più malvagio mago di tutti i tempi Lord Voldemort che ha ucciso i suoi genitori. Riuscirà Harry ad essere davvero all'altezza della sua fama?
Un libro che ci accompagna nello straordinario mondo della magia che ci viene svelato poco a poco. Qui vediamo Harry liberarsi degli zii, scoprire i suoi straordinari poteri, conoscere quelli che saranno i suoi migliori amici e soprattutto lo accompagneremo in favolose avventure...
un romanzo che non si riesce a smettere di leggere, un romanzo che ti cattura pagina dopo pagina e che ti fa affezionare ogni riga di più ad Harry Potter...

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Morena_ Opinione inserita da Morena_    24 Luglio, 2012
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Scuola di sogni

Questo è il libro adatto a tutte le persone, a partire da 6 anni a finire alla persona più anziana del mondo, perchè ti trasporta in un mondo fantastico.
Un parallelo tra mondo reale, dove vivono i "babbani", ed il mondo fantastico creato dalla Rowling dove tutto è magia.
Un ragazzino dal passato oscuro, i cui ricordi dei genitori sono solo di una notte; dove questi ultimi troveranno la morte per mano di "colui che non deve essere nominato".
Riuscendo a riscoprime le sue origini da maghetto, tenute all'oscuro dai sui zii, Harry Potter entrerà a far parte di un mondo a dir poco stupefacente ma anche ricco di pericoli, avversità e rivelazioni cocenti.
In questo primo capitolo Harry inizierà a cimentarsi con la magia e conoscerà i suoi amici, che saranno i suoi compagni di avventure per tutta la saga, Hermione e Ron.
Scontri con ciclopi, lupi mannari e creature delle tenebre fino ad arrivare alla battaglia conclusiva nel labirinto sottostante la scuola dove per la prima volta il nostro protagonista incontrerà l'assasino dei suoi genitori.

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pinco Opinione inserita da pinco    24 Luglio, 2012
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Arrestate la Rowling

ATTENZIONE: SPOILER! ANTICIPAZIONI SULLA TRAMA!

Lettura da bambini...
Romanzo per ragazzi...
Adatto ad un pubblico giovane...
Beh! Insomma...
Vediamo un attimo la trama.
Un bambino di undici anni, orfano, vive rinchiuso in un sottoscala dagli zii affidatari.
Già qua, la Rowling sarebbe da denuncia!
Aggiungiamoci un cugino bullo.
Poi mandiamogli una montagna di lettere: una quantità degna del peggiore stalker.
Successivamente sbattiamolo in un faro, in piena tempesta, in compagnia degli amati zii e del caro cuginetto.
Per salvarlo,invece dell'assistente sociale, si manda naturalmente un omone che, a confronto, Mangiafuoco sembra Riccioli D'oro...
Dopodiché lo si manda a scuola, dopo aver fatto il doveroso shopping pre-scolastico.
La scuola! OMAMMAMIA!
Una scuola che, al posto dei soliti alberelli con le aiuole spelacchiate, ha un albero che tira pugni da una tonnellata, degni del migliore Rocky.
Una scuola che ha, come bidello, un incrocio tra Sir Oliver Skardy* e Gollum.
Una scuola dove il concetto di scale mobili è un po' troppo sviluppato.
Una scuola dove insegna Renato Zero**.
Una scuola che, per punirti di aver fatto cose proibite, ti mandano nella foresta... proibita!
Ora: un ragazzino che sopravvive a tutto questo, deve per forza essere un mago.
Ah, dimenticavo: il ragazzino puzza, pure...
Si, perché...
Insomma...
Mi spiego: ci deve essere anche un cattivo, giusto? Altrimenti tutto questo non avrebbe senso.
E il cattivo è così cattivo da aver ucciso i genitori di 'sto povero ragazzino.
Il cattivo...
Ho visto cattivi senza cuore...
Cattivi senza anima...
Pure cattivi senza corpo, ma con solo un occhio...
Ma cattivi senza naso... giuro! E' la prima volta che mi capita!
Certo, può essere una trovata dell'autrice per far star comodo il professore con cui il cattivo divide la zucca. In effetti, credo sia scomodo dormire con un naso sulla nuca!
Si, in effetti può essere una spiegazione plausibile...
Accidenti, ora però rimango nel dubbio: Harry Potter puzza oppure no?

In ogni modo, ecco dimostrato che questo romanzo, visti i temi trattati, dovrebbe essere consigliato ad un pubblico adulto, altro che "Letteratura per ragazzi"!


*Bidello sul serio...
**Piton

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L'intrepida Tiffany e i piccoli uomini liberi: qui la protagonista è una ragazzina con una padella... (Certo che questi autori inglesi... Dev'essere il cibo: è risaputo che gli inglesi mangiano da schifo, a parte Gordon Ramsey che è la classica eccezione).
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franceschita Opinione inserita da franceschita    19 Luglio, 2012
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Il massimo per un bambino.

Harry Potter mi ha accompagnato per tutto il corso della mia infanzia, senza mai abbandonarmi. Mi sono nutrita delle avventure di quei tre ragazzini. Ho vissuto con loro Hogwarts, l'ho sentita dentro di me. Li ho visti crescere insieme a me ed è stato un qualcosa di stupendo. Tra me e quei personaggi si è creato un legame del tutto speciale.
La Rowling non è comparabile a Tolkien, questo è fuori discussione. Lui è il Maestro del fantasy ma lei ha fatto davvero un buon lavoro con questa saga. Io, come tanti della mia generazione, mi sono innamorata di questi libri e li porterò per sempre nel cuore.
Per quanto riguarda proprio Harry Potter e la Pietra Filosofale posso solo dire che mi ha stupito. Mi ha introdotto in quel mondo magico nuovo per me... che ti invade, che ti trascina... Ho avuto una sensazione indescrivibilmente bella quando da piccina lo lessi. E' come se il mondo dei sogni che un bambino ha sempre sperato prendesse forma tra quelle pagine.
L'unica cosa che posso aggiungere è: grazie Zia Row.

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LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    19 Luglio, 2012
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Il mio amico Harry

Ricordo tutto perfettamente: era un giorno qualunque del 2001 quando ho avuto questo incontro molto fortunato anzi...a questo punto affermerei....MAGICO.
Sull'autobus, qualche sedile davanti al mio, una ragazza sui 25 anni leggeva, totalmente immersa nella storia, questo strano libro dalla copertina colorata raffigurante un ragazzetto quattr'occhi sul quale svettava a grandi caratteri il nome " Harry Potter". Durante il tragitto ho avuto occasione di annotare tutto ( titolo, casa editrice, autrice) e mi sono talmente incuriosita che il giorno dopo, di corsa, mi sono recata alla mia libreria di fiducia e finalmente ho conosciuto Harry.
Ormai lo chiamo Harry, tant' é famigliare la sua presenza nella mia casa. Harry é stato la bellezza di 7 lunghi anni ( e anche piú) sul mio comodino; ho aspettato l'uscita dei suoi libri in lunghe code interminabili, ho pianto e riso con le sue avventure, ho conosciuto persone speciali, sorvolato luoghi a cavallo di una scopa, giocato a quiddich, ripassato "pozioni", spulciato nella sezione proibita della biblioteca di Hogwarts, superato difficoltà inimmaginabili, lottato con Hermione per l'abolizione della schiavitú degli elfi domestici, riscoperto la vera amicizia e anche ricordato il primo amore. Questo personaggio mi ha davvero cambiata perché, grazie ad esso, ho scoperto una parte di me che non conoscevo.
Ho iniziato innanzi tutto a guardare i fantasy con un occhio diverso, li ho rivalutati moltissimo e penso realmente che se scritti da penna notevole, come quella della Rowling, non hanno nulla da perdere nel confronto con grandi classici come: " Alice nel paese delle meraviglie" e " Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato". Inoltre siamo al cospetto di un mondo parallelo vero e proprio, creato ad hoc, fantastico, quello che tutti noi sognavamo da bambini. Descritto con maestria, fantasia, ironia ed anche un pizzico di poesia e adattato perfettamente nello stile ad un pubblico adulto che cerca di ritrovare nel mondo frenetico che ci circonda e che é in continua evoluzione, quella parte di sé mai perduta ma solo lasciata in penombra. Consiglio vivamente di leggere tutta la saga perché trovo che sia un buon metodo per riscoprirsi e scoprire un mondo alternativo tutto a colori ma con piccole pennellate di grigio; un mondo dai grandi valori umani che ormai stanno del tutto scomparendo.

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pitulina Opinione inserita da pitulina    21 Giugno, 2012
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Si sta schiudendo

Ma che bello!!Ma come ho fatto a non farmi trascinare anch'io, a suo tempo, dalla "moda" Harry Potter?!?!
Magari esistesse davvero una scuola come quella di Hogwarts in modo da poter diventare maghetta e lasciar perdere tutti quei Babbani (o babbei che dir si voglia)che non sanno più vedere l'incanto di ciò che li circonda!
Il primo Harry Potter è in fase di crescita, è praticamente come l'uovo di drago di Hagrid...Harry, infatti, si sta schiudendo, sta scoprendo una nuova vita, la sua vera vita, e finalmente riesce a rifarsi degli anni tristi vissuti con quegli zii odiosi che meriterebbero una bella stragoneria (magari una semplice semplice...tipo "una rana in bocca che gli impedisce di parlare").
Tutto ha inizio da qui, e anche se in effetti può sembrare che la Rowling in questo primo libro si sia dedicata soprattutto ai bambini, è proprio questo il punto più importante di tutta la saga, e se uno guarda bene ci sono anche delle morali nascoste che andrebbero insegnate non solo ai bimbi ma anche a tantissimi adulti che si son dimenticati di essere stati bambini anche loro!

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wandererinbooks Opinione inserita da wandererinbooks    20 Giugno, 2012
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Quando i pregiudizi ti ingannano...

Non sono una fan di prodotti(libri, musica ecc) famosi e che piacciono a tutti...vado sempre alla ricerca di ciò che è sconosciuto...perciò mi sono sempre un pò tenuta alla larga dalla saga della Rowling, sia per questo motivo sia perchè stupidamente pensavo fosse un libro per bambini..ma cos'è un libro per bambini? un libro senza violenze, parolacce o oscenità? se è per questo vi saprei citare così tanti libri per adulti che potreste definire "per bambini". Ma qui poichè il personaggio è un bambino si parte da questo presupposto. Ebbene posso affermare che da "non bambina" questo libro mi è piaciuto molto...sono evasa per un pò da una realtà difficile in un mondo incantato dove, lo ammetto, vorrei finire anche io! L'ho letto in inglese e quindi alcuni termini mi sono sfuggiti ma la trama e i personaggi mi sono sembrati per la prima volta chiari e con un senso. Ho visto molte volte i film, direi passivamente, nonostante ciò non mi sono mai concentrata così tanto da capire e ricordare fino in fondo. Ma è bastato solo il primo libro per far cadere molti dei miei pregiudizi. A differenza di quello che molti pensano nel libro in lingua lo stile non è così facile da capire...comunque ci sono parole di pozioni, incantesimi, oggetti e creature magiche non presenti nel linguaggio di tutti i giorni, in modo da rendere il libro non solo un passatempo per bambini ma anche per gli adulti. Mi sono ripromessa di leggere l'intera saga...appena avrò un pò di tempo tra un esame e l'altro...e non avrei mai pensato di farlo! Il mio prossimo obiettivo è Il signore degli anelli! XD

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Fenrir Opinione inserita da Fenrir    08 Giugno, 2012
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Un libro come compagno della tua infanzia

Ammetto che sono cresciuto più con i film che con i libri ma mi sono comunque interessato a leggerlo, promettendomi che avrei seguito l'intera saga.

Lo stile di scrittura è semplice, tipico del modo di narrare delle fiabe, ma non ha dato molto spazio a descrizioni più accurate ed evocative: risulta molto raccontato, come se la Rowling volesse solo andare avanti con le vicende. La sola immaginazione purtroppo non basta, anche il modo di scrivere deve essere d'aiuto alla fantasia, perchè la rende più viva (avrei preferito una descrizione più accurata di Diagon Alley). Dire che questo libro ti incolla dalla prima all'ultima pagina non lo nego: lo si legge velocemente e non annoia.
Il mondo magico creato funziona: una società di maghi nascosta all'interno della nostra, ragazzi che vanno ad una scuola di magia dove si impara a trasfigurare oggetti o animali, si prepara pozioni, si gioca ad uno sport molto ambito, come per noi è il calcio, dove voli, devi stare attento a palle pericolose che ti possono disarcionare e devi segnare dei punti per far vincere la squadra. Anche se c'è da considerare che essendo questo il primo di sette volumi non tutto è stato spiegato nei minimi particolari, quindi già c'è da pensare che nei prossimi ci sarà molto di più di questo. E' una storia che mette a nudo i desideri dei fanciulli, ma quando si è cresciuti al massimo più che sognare possiamo solo ricordare questi desideri. Perciò non metto più di 3.
Riguardo a se mi è piaciuto o meno non saprei bene, perché sono state poche le vicende che si sono rivelate piacevoli (i capitoli "il duello di mezzanotte", "Halloween", la scena dello specchio delle brame e la lotta tra Harry e Raptor li ho trovati carini).

C'è da dire che questo non è un libro facilmente adatto a tutte le età. Uno stile di scrittura come questo può andare bene a chi è ancora un ragazzino e conosce ancora poco del mondo dei libri, ma per chi è adulto o comunque quasi alla maggiore età è necessario un modo di scrivere più ricercato ed evocativo.
E' più facile che la storia possa appassionare i bambini o chi è adolescente, ma dalla maggiore età in su lo trovo un pò difficile, almeno per quanto riguarda il primo volume.

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Sicuramente ai bambini potrebbe piacere: se amate le storie fantastiche penso che questo sia il libro adatto per voi.
Chi è cresciuto e vorrebbe seguire questa saga, pensi a quando era bambino, a quando tutto sembrava più semplice e forse, sfogliando le pagine di questo primo volume proverà una certa nostalgia dei tempi andati.
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Stefp Opinione inserita da Stefp    15 Novembre, 2011
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Harry Potter e la pietra filosofale

Dopo tanta resistenza, dopo aver schivato per anni, anche con un certo fastidio, il viso tanto per benino del “maghetto”, non essendo il fantasy tra i generi di lettura che preferisco, mi sono tolto, con un bel ritardo ma meglio tardi che mai, dalle fila del brutto “Partito del pregiudizio” grazie soprattutto ad un amico che probabilmente una qualche parentela con J.K. ce l'ha.
Dopo anni e anni di recensioni e di critiche positive, dire qualcosa di nuovo su Harry Potter, sul primo libro, o grosso capitolo, della saga, è praticamente impossibile. Posso raccontare la crescente voglia, pagina dopo pagina, di leggerlo alle mie bimbe di undici anni sapendo con convinzione di farle un gran bel regalo oppure raccontare di, come allo stesso modo non mi stupivo e non mettevo in dubbio, quando ero piccolo, che il lupo potesse vestirsi da nonna e mangiare in un boccone Cappuccetto Rosso, così ora non mi sono meravigliato del mondo parallelo a quello di noi babbani, del binario nove e tre quarti alla stazione, della meravigliosa ed esclusiva Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dei trolls o degli unicorni. “Harry Potter e la pietra filosofale” è stato un viaggio stupefacente di fine settimana in un fantastico mondo magico che ti cattura e non ti lascia uscire se non all'ultima pagina sapendo poi che ritornerai con gli altri libri della saga. Questo primo libro è senza dubbio destinato ad un pubblico di ragazzi, trattando le avventure di un gruppo di undicenni con un linguaggio adatto, ma la trama è ben congegnata e sviluppata con la giusta suspense e colpo di scena finale, nessun particolare è lasciato al caso, il mondo fantasy non solo sta in piedi benissimo, ma sembra... reale. I contenuti sono apprezzabili; la Rowling illustra bene il mondo della quasi adolescenza, le paure ma anche il coraggio, l'amicizia, i primi soprusi, le prime ribellioni e il senso del dovere. Buone anche le caratterizzazioni dei personaggi e soprattutto le loro lente trasformazioni che credo si intensificheranno nei prossimi libri.
Ultima nota tecnica; ho letto l'ultima versione, uscita quest'anno, rivista da Bartezzaghi che nell'ampia e interessante nota iniziale spiega il lavoro di parziale ritraduzione ora che i libri, o mega-capitoli, sono tutti, quindi alla luce dell'opera completa.

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enro Opinione inserita da enro    20 Ottobre, 2011
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Tanto di cappello.

Tanto di cappello alla Rowling, ha fatto di un mondo che fa scadere nel banale molti scrittori (quello fantastico) una cosa completamente nuova, ha posto delle basi ed è nato un ciclo letterario unico!
Concentrandoci sul libro specifico è ben fatto, con una trama complessa e originale e dei personaggi che subito si prendono in simpatia.
Rispetto a quelli che verranno dopo i toni sono più fanciulleschi, forse perchè non si aspettava di ricevere attenzioni da un pubblico medio/adulto, ma comunque il ritmo incalzante e i colpi di scena lo rendono adatto a tutte le età.
Unica pecca è che se lo inziate sappiate che dopo avrete una voglia pazzesca di finire tutta la saga in un colpo solo =)

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DanySanny Opinione inserita da DanySanny    08 Settembre, 2011
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Harry Potter e la pietra filosofale

Devo ammettere che prima di iniziare a leggere i libri della Rowling ho opposto molta resistenza.....ma ora che ho terminato di leggere l'intera saga vorrei ricominciare a leggerla da capo. E devo ammettere che il primo capitolo non si dimentica mai, perché Harry Potter e la pietra filosofale introduce il Lettore in un mondo fantastico, ricco di personaggi che coinvolgono e attirano inesorabilmente il lettore alla fine. Il primo romanzo è unico: si respira un'aria di spensieratezza che progressivamente diminuirà negli altri volumi; si ammira la spontaneità di Harry che si meraviglia per tutto ciò che vede. Nonostante la saga appaia destinata ai bambini, in essa si riscontrano valori che si manifesteranno in tutti i seguenti romanzi... a volte verranno messi in discussioni, in altre occasioni invece si eleveranno alla massima potenza. L'amicizia, il coraggio e la tenacia diventeranno un elemento imprescindibili nei successivi libri e caratterizzeranno tutti i protagonisti.. Harry Potter e la pietra filosofale non è un semplice fantasy, bensì è un libro più profondo, che mantiene però uno stile scorrevole e lineare adatto a tutte le età. Ed ora che ho terminato la saga, mi resta il sapore dolce-amaro del primo incontro con Hogwarts , indimenticabile, spensierato e accogliente. Attenti nell'iniziare a leggerlo, sentirete l'impulso irrefrenabile di leggere e leggere per arrivare alla fine della saga, ma bisogna trattenerlo e centellinare il romanzo per scoprire il VERO Harry Potter e per apprezzarlo fino in fondo. Consigliatissimo.

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rondinella Opinione inserita da rondinella    18 Agosto, 2011
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Harry Potter e la pietra filosofale

Il primo Harry Potter che ho letto (ovviamente) e l'ultimo che recensisco. Se dovevo farlo all'inverso, allora tanto vale farlo meglio che posso.
Ho letto questo libro dopo aver visto qualcuno dei primi film (non ero una fan sfegatata), convinta che se piaceva a così tante persone non doveva esser male. E infatti, non sono rimasta affatto delusa.

Il primo volume sembra scritto per i ragazzi, ma la cosa più importante sono i contenuti. Sì, perchè i messaggi di amicizia, di amore, di innocenza e i tanti altri che ci manda questo testo, sono semplici e chiari e arrivano dritto al cuore. Probabilmente questa è (e sarà) la caratteristica più evidente degli scritti della Rowling, che è capace di non farci dimenticare i concetti fondamentali di una vita. E per non farcene dimenticare, li inserisce in paesaggi magici, in situazioni improbabili ma soprattutto in personaggi indimenticabili. La storia coinvolge il lettore fino a farlo ritrovare in una delle classi di Hogwarts insieme al celebre Harry Potter, alla sotutto Hermione e al simpatico Ron, e non si vorrà più uscirne.
Brava Rowling! C'è più incanto in questo libro che in tutto il mondo magico.

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EvaBlu Opinione inserita da EvaBlu    26 Giugno, 2011
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Io, "traditrice" che son io...

E così, anche io l’ho letto. Io, dichiarata Anti-Potteriana. Io, che ho combattuto ardentemente nella fila della resistenza Uccidete-Harry-Potter. Io, che non ho mai perso l’occasione di fulminare con adeguate occhiate tutti quei maghi e maghette convinte, lì, nelle toilette affollate del multisala, ogni qual volta c’è stata l’uscita di una trasposizione cinematografica dei libri della saga. Io, che ho giurato fedeltà a tutti i principi della notte, belli o buoni, brutti o cattivi, moderni o "stokeriani". Ebbene, presa in un momento di debolezza, e con le difese "immunoletterarie" del tutto inesistenti, anche io mi sono apprestata a conoscere il Cenerentolo del secolo: Harry Potter, “il bambino che è sopravvissuto”.
È inutile dirvi che sotto c’è lo zampino di un Qutente. Uno a caso, provate a indovinare!... (Ciao Piero! Mi stai leggendo? Una saluto dalla recensione!)

Del primo volume, "La pietra filosofale", s’è discusso e ridiscusso parecchio. Ma forse il mio giudizio sarà utile a chi, come me, se n’è sempre tenuto ben alla larga. Or dunque, amici reticenti e che prediligete il mondo della notte, posso candidamente affermare che non è stata un’esperienza deludente. È scontato raccomandarvi che dovete essere pronti ad abbandonare il fascino e l’atmosfera dark-romantica delle ambientazioni vampiresche, specie se siete stati amanti di Twilight. Ma se, almeno all’inzio, siete disposti a metterci un pizzico di impegno, Hogwarts sarà pronto ad accogliervi come un mondo altrettanto misterioso e carismatico.

Parecchi sono i punti a favore della Rowling:
- La capacità non del tutto comune di Fantasticare con naturalezza. Ingrediente top di ogni fantasy, l’unico in grado di trasportare il lettore in un sogno del tutto reale, una favola in cui reali appaiono il gergo, i luoghi e persino le creature.
- La trama ben costruita e scorrevole, ricca tuttavia di dettagli in grado di catturare l’attenzione e di rendere la storia ricca e se vogliamo ancora più piacevole.
- Personaggi ben delineati, costruiti e indirizzati con cura verso uno specifico ruolo in modo che chi li assapora ci si possa immedesimare ed impari ad amarli/detestarli con l’intensità dovuta.
- La bravura di creare suspense e attesa nonostante la vicenda riguardi per il momento soltanto dei ragazzini di appena undici anni o giù di li.
- I contenuti non del tutto scontati, come il valore dell’amicizia, il coraggio di affrontare le proprie debolezze, la sapienza di saper aspettare e sperare nel meglio, la volontà di andare fino in fondo nelle cose, la caparbietà di saper individuare e scegliere, con tutte le difficoltà e i disinganni che comporta, il bene dal male.
- Non da ultimo, un velo di ironia che di frequente regala un sorriso di accondiscendenza e quella punta di frizzante che in un romanzo non guasta quasi mai.

Saranno forse questi alcuni dei motivi grazie ai quali, da quando ha visto luce sugli scaffali, Harry Potter non è stato e non può essere catalogato come un semplice ed esclusivo "romanzo per ragazzi".
L’obiettivo nei mie confronti è stato dunque centrato: in un momento di stress assoluto volevo viaggiare con la fantasia, rilassarmi e divertirmi, almeno per il tempo della lettura, e non posso negare di esserci riuscita.
Ovvio che il primo amore non si scorda mai e che il mio cuore torni a battere sempre per le creature del crepuscolo, ma… varrà sempre quel famoso detto:
“Prima di giudicare è sempre meglio provare”.

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fmalu Opinione inserita da fmalu    26 Mag, 2011
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Se lo si considera come prologo...

Tanto per cambiare sono costretto a dare due giudizi, in parte contrastanti.

Se si considera questo libro il primo del diclo di Harry Potter, direi che non è male. Un'ottima introduzione, una descrizione di Howards non male, con le sue storie, le sue leggende, i suoi personaggi che si muovono al suo interno...un ottimo prologo ai successivi libri che verranno.

Se invece leggo solo questo libro e non i successivi...il mio giudizio è allora un po più squallido, in qualche parte il libro diventa quasi noioso se non lo si legge più in funzione di prologo o primo episodio della saga....

In ogni caso questo è il primo libro di una saga fantasy che mischia il nostro mondo del XXI secolo con il mondo della magia, celato alla vista delle persone normali che vengono chiamate Babbani. E' l'inizio della storia di Harry Potter, un ragazzo orfano dei genitori che vive dagli zii (una convivenza abbastanza brusca direi...), che scopre di essere non unas persona normale ma un mago....un mago entrato nella leggenda!!!

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Fonta Opinione inserita da Fonta    17 Mag, 2011
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l'inizio di una magica avventura

Leggere harry Potter a 28 anni, quando per anni ed anni non ne hai prorpio voluto sapere? Si può fare! =)
Lo ammetto, ero sciettico, non mi andava proprio giù questo maghetto che ha conquistato il mondo dei libri ma, lavorando con i bambini ed avendo una super appassionata in casa, mi sono convinto a leggerlo a Natale del 2010..tutti e 7 i libri filati! Una volta inforcato il primao risulta difficile smettere.
La Rowling ha una fantasia travolgente e la capacità di riuscire a districarsi nelle mille(ed una) vie della sua infinita fantasia, geniale! Questo libro è nato nel suo tempo libro su un treno che la portava ogni giorno al lavoro e poi a casa..un passatempo che le ha cambiato la vita, scrivendo questa "fiaba" ha reso "favoloso" il suo mondo reale. La sua penna è graffiante e le sue avventure affascinati..ad ogni età!
Non fermatevi come me alla prima impressione, questo maghetto predestinato vi farà crescere con lui, tra magie, amori ed avversità!

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a chi non conosce ancora il maghetto più famoso del mondo. Non credo esista un libro simile se non i "surrogati" postumi al successo che francamente non mi attirano mai!
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Fermìn90 Opinione inserita da Fermìn90    23 Marzo, 2011
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Un cult... tanti ricordi

Secondo il mio parere la Rowling ha avuto il grande merito di inventare, con straordinaria coerenza, un mondo nuovo, particolarmente affascinante, riuscendo (tra l’altro) a cambiare con il tempo il suo pubblico di riferimento (voglio ricordare che i primi volumi erano anche illustrati). Nonostante tutta la saga sia carina e ben riuscita, credo che il primo romanzo sia, non dico il migliore, ma quanto meno il più genuino, perchè ha il sapore della novità e presenta la caratteristica freschezza di quelle storie che devono essere ancora tutte scoperte ed apprezzate. Per quanto mi riguarda questo libro è stata una delle prime letture che ho affrontato : la saga del maghetto con la cicatrice in fronte mi ha accompagnato per tutta l'adolescenza, affascinandomi e incuriosendomi sempre di più, ed è perciò legata a tantissimi teneri ricordi di un periodo ormai superato. Per questo credo che mi rimarrà per sempre nel cuore.

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a chi ha voglia di sentirsi un pò bambino, e volare con la fantasia.
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Ginseng666 Opinione inserita da Ginseng666    01 Agosto, 2010
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Harry Potter e la pietra magica...

Primo e mitico libro della saga di Harry Potter...
Ci racconta le origini dell'affascinante maghetto, sfuggito per miracolo alla morte e dato in adozione ai perfidi zii babbani....che comunque sono i suoi unici parenti...
Il povero bambino, trattato come un cenerentolo fino a undici anni, verrà poi a conoscenza di possedere poteri magici, di poter frequentare una prestigiosa scuola di magia e di essere capace di compiere incantesimi...
In un mondo favoloso di scope che ballano, di gufi portalettere e di ritratti che si spostano e diventano vivi, in un universo magico e parallelo in cui tutti vorremmo abitare...Harry Potter ci susciterà sensazioni ed emozioni che non avremmo mai immaginato....
Consigliatissimo...
Bellissimo libro per i ragazzi...sicuramente piacerà anche agli adulti...per lo stile e per contenuti favolistici ed irreali...
Saluti.
Ginseng666

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Ai ragazzi, ai giovani e a tutti gli amanti del genere fantasy...
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Sydbar Opinione inserita da Sydbar    10 Giugno, 2010
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Harry Potter e la pietra filosofale

La prima avventura di una celeberrima saga dedicata alle avventure del protagonista, apprendista mago più famoso di ogni tempo...
Lo stile con cui è scritta ed è archittetata la trama sono di una leggerezza che magicamente ti solleva dalle ansie quotidiane per proiettarti, grazie ad una Nimbus Duemila, in un mondo fantastico i cui personaggi e gli ambienti sono davvero descritti con grande maestria in grado di catturare l'immaginazione e portarla ad altissimi livelli. Questo rende il libro piacevolissimo alla lettura che sicuramente risulta scorrevole per gente di ogni età, se avessi potuto assegnare anche 10 alla piacevolezza non avrei esagerato.
HP e la pietra filosofale il primo di una serie LEGGENDARIA.
Buona lettura a tutti,
Syd

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piero70 Opinione inserita da piero70    21 Gennaio, 2010
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Magico

Che dire... Il primo. Il più magico di tutti.
Il libro chemi ha cambiato la vita, aprendomi l'universo potteriano.
La descrizione di diagon alley, quando harry ci arriva la prima volta con hagrid è semplicemente stupenda. Sembra davvero di esserci.
Gli altri volumi, pure essendo imperdibili senza dubbio, non hanno più quest'aura di magia e di spensieratezza che qui si respira riga dopo riga.
Dopo aver letto questo non ti puoi più fermare.
Grazie Rowling!

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Suali Opinione inserita da Suali    08 Ottobre, 2008
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Harry Potter e la pietra filosofale

Harry Potter è un bambino di 11 anni, orfano di entrambi i genitori e approdato a casa degli zii quando aveva solo un anno.

Dagli zii, amanti delle regole e della normalità, non riceve però l'affetto e l'attenzione che qualsiasi bambino merita e subisce tutte le ingiustizie e i soprusi in contrapposizione al suo coetaneo cugino Duddley, che invece cresce placido e superviziato dai genitori.

Eppure ad Harry, in quei momenti di sopraffazione, capitano delle cose che non riesce proprio a spiegare e per cui viene messo costantemente in punizione, come quando sua zia cerca di tagliarli i capelli cespugliosi e ribelli e questi ricrescono immediatamente senza spiegazione logica. Cresce infelice con la speranza che un giorno possa andar via da quella casa, quando il giorno del suo anonimo undicesimo compleanno succede qualcosa di veramente insolito a casa Dursley, qualcosa che stravolge definitivamente la sua vita e che lega inesorabilmente il suo passato al suo futuro.

Il predestinato, il bambino che è sopravvissuto, il bambino con la cicatrice a forma di saetta, che ora sa, tutti ammirano e che è l'unica cosa che gli è rimasta della notte in cui morirono i suoi genitori, entra a far parte con diritto del mondo a cui è sempre appartenuto a sua insaputa, il mondo della magia che i Babbani non conoscono e non capiscono, ma che per Harry sarà finalmente casa, amici, famiglia, tutto quello che non ha mai avuto nella sua infanzia.

Inizia così la saga del mago che stregherà per 7 libri la tua vita se solo aprirai di un tantino la porta del cuore e lo lascerai affacciare. Ti affascinirà al punto che non riuscirai a staccare gli occhi dalle pagine e ti immergerai totalmente nel suo mondo che diveterà il tuo. L'autrice è riuscita davvero a creare un universo che non è poi tanto diverso dal mondo reale, ma che ti fa credere che la magia esiste davvero e non sono necessari bacchette, formule o incantesimi, ma bastano la forza di volontà, la determinazione, gli amici, l'Amore con la A maiuscola a far diventare il tuo mondo magico.

Basta carta e penna per J.K.Rowling per fare entrare la magia nella sua vita e per farla entrare nella nostra e anche noi alla fine rimpiangeremo di non aver ricevuto il giorno del nostro undicesimo compleanno quella lettera in pergamena scritta con inchiostro verde.

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