Harry Potter e i doni della morte Harry Potter e i doni della morte

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MrT Opinione inserita da MrT    05 Luglio, 2017
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La luce, infine

Ultimo capitolo della saga, la storia giunge ad una conclusione e il cerchio si chiude, nel modo più degno possibile. Con "I doni della morte" l'autrice riesce a trovare l'equilibrio perfetto, impresa che forse solo col "Prigioniero di Azkaban" era riuscita a compiere, ma questa volta era più importante. Per anni Harry Potter ha accompagnato milioni di persone, appassionando bambini e ragazzi alla lettura, e doveva essere concluso nel migliore dei modi, dando una coerente spiegazione a tutti gli eventi accaduti nei sei romanzi precedenti, e sciogliendo il più elegantemente possibile quel magnifico intreccio di storie, personaggi, luoghi. J.K. Rowling ci è riuscita.
Quella magia che nel primo capitolo si presentava come tenera e sorridente è definitavamente scomparsa, lasciando il posto ad un mondo tanto magico quanto reale: il buio ha preso il sopravvento, e ormai tutte quelle vicende di Hogwarts, i voti, i professori, gli amori "per scherzo" sono solo ricordi, e tutte le pagine trasudano oscurità. Tutto è incentrato sugli horcrux e sul viaggio dei tre amici, che, oltre alle loro forze, possono solo contare sui misteriosi aiuti lasciati da Silente.
Scorrendo le pagine, catturati dalla voglia di vivere e combattere la battaglia finale, è evidente un richiamo alla Seconda Guerra Mondiale, e ciò non fa che rendere più appassionante e "reale" il mondo con cui abbiamo a che fare: poveri perseguitati vengono uccisi ogni giorno, e molti sono costretti a fuggire, chissadove; si formano delle coalizioni nascoste, dei gruppi di sopravvissuti, che riescono a dimostrare che, nonostante tutto, una fievole luce potrà sempre resistere alla più profonda delle oscurità.
Non c'è un momento di noia, non ci sono pagine superflue, non ci sono dialoghi inutili, tutto è utile ai fini della storia. Ogni capitolo è curato, raffinato, e la Rowling mostra l'esperienza acquisita negli anni con uno stile adatto a tutti, uno stile che è cresciuto lentamente nello stesso modo in cui sono cresciuti i lettori. Anche Harry non è più quel ragazzino di undici anni, ma è un ragazzo maturo e cosciente di se stesso e del mondo che lo circonda, e come una volta poteva vedere un mondo più roseo ora lo vede solo com'è realmente.
Spesso Harry viene criticato come personaggio, ritenuto un protagonista meno accattivante di altri personaggi della stessa saga, come Piton, Sirius, Silente, o gli stessi Ron ed Hermione, e le sue scelte e azioni vengono definite insensate o sciocche: i gusti personali e le idee sono sacre, guai a limitarli, ma Harry raggiunge la sua completezza proprio con quest'ultimo capitolo, diventando un personaggio incredibilmente realistico, e forse proprio per questo non universalmente amato. E' un ragazzo di diciassette anni fiondato in un'avventura che neanche lui voleva vivere, circondato da amici come sconosciuti che si sacrificano per farlo proseguire nella sua strada; prende decisioni giuste come sbagliate (e che noia sarebbe ad avere un eroe perfetto in ogni momento); soffre più di chiunque altro, ma, alla fine, è in grado di mantenere, proprio grazie a quella fievole luce accennata prima, il senno e la bontà.
Un po' come un romanzo del periodo umanistico, anche qui tutti quei nomi, quei luoghi, quegli oggetti, tornano proprio nel finale, a dimostrazione di un mondo effettivamente aperto e non limitato alla pura narrazione.
E tutto si chiude.

Certo quello di "Harry Potter" non è un universo paragonabile, ad esempio, con quello del "Signore degli Anelli" o de "Le cronache del ghiaccio e del fuoco", ben più vasti e vari (e reali sotto questo punto di vista), eppure non è a questi inferiore. Tutto viene ricongiunto coerentemente, tralasciando qualche piccolo errore di cronologie temporali o simili, eppure sono ancora milioni i lettori, e perchè no, gli spettatori, che sperano di avere altro materiale sul mondo del mago eroe, oltre all'attuale "Animali Fantastici", come nuovi romanzi sui Malandrini o la Prima Guerra, ulteriore dimostrazione che, forse, quel magico mondo, è ancora aperto a chiunque voglia entrarvi.

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the boy who read Opinione inserita da the boy who read    01 Settembre, 2016
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ormai uomini

Il libro finale, conclusivo, quello che mette insieme tutti i tasselli e ci mostra quale grande opera della mente umana é Harry Potter. Leggendo i 7 libri uno dietro l'altro si riesce a capire che da semplice undicenne Harry alla fine diventi un uomo. Frase fatta direte voi.... ma è così, spiegherò questo punto più tardi per ora dedichiamoci al settimo e conclusivo capitolo della saga.
Il mio libro, tra i 7, preferito.... il mondo è in preda all'insicurezza tutto è nel caos almeno per quanto riguarda i nostri eroi, difatti i "cattivi" sono organizzatissimi. In tutto ciò silente non cé più e proprio ora che il mondo magico ha bisogno di un leader esso viene a mancare ma..... fidatevi di Harry ecco l'ultima frase lasciata da Silente.
Okay, il libro è un continuo vagabondaggio fdei nostri eroi, ma errando in cerca degli horcrux essi perdono se stessi. Nulla é stabile nemmeno le relazioni umane tra i stessi personaggi..... tutto soggiogato dal caos e dall insicurezza. In tutto ciò, la Rowling ci mostra le sue immense abilità di scrittrice, è proprio in questi momenti di perdizione che abbiamo la vera percezione dell'evoluzione stilistica della Rowling. Non vorrei dilungarmi sulla trama poiché non sono propenso a rovinarvela. Analizzerò invece i tre personaggi principe della saga che mai come in questo libro mostrano le loro debolezze: Harry, un ragazzo tormentato sin dall'inizio, ha subito perdite immense e ciò l ho ha colpito nel profondo. All'inizio della storia dopo (spoiler) la morte di Moody(spoiler finito) cerca di farsi carico di tutto poiché non me può più di veder persone- a cui tiene- crollare una dopo l'altra. Mi piace come la Rowling non mostri Harry come l'eroe convenzionale che cerca di salvare tutti e tutto ma come una persona che segnata dal dolore fin dall'infanzia cerca in qualche modo di evitare altri dolori.... magistrale. Ron invece in questo libro mostra tutta la sua frustrazione nel vivere all'ombra dell'amico, si mostra insicuro, si mostra umano.... e anche le sue reazioni, seppur esagerate, sono umane; é bello comunque pensare che alla fine ritorni per amore e non per fedeltà. L'amore come detto in una mia recensione precedente, è uno degli elementi che permea tutta la saga. Hermione è il personaggio più nella norma, non ha scatti collerici, ed a mio parere è l'elemento cardine del gruppo. É molto toccante come, pur di salvare ed aiutare gli altri faccia un incantesimo oblivion ai propri genitori... molto toccante. Ora vorrei concludere con una mia piccola riflessione sulla saga di HP.
Torno da scuola,entro in camera e trovo.... il primo libro della saga di Harry Potter, questo è l'inizio di un'avventura da me vissuta con trepidazione e tanta tanta gioia. Si gioia perchè all'aprire di ogni nuovo volume di HP provavo solo gioia allo stato più puro.... insomma immergersi in un mondo diverso con dei personaggi così umani é stata un emozione unica. Ho iniziato a leggere HP nell'adolescenza ma nonostante ciò sono riuscito a vivere il tutto con gli occhi di un bambino. Nel primo libro mi sono ritrovato in Harry poichè lui entrava in un mondo nuovo sconosciuto a lui e provava un'ansia incredibile. Mi ci sono ritrovato perchè anchio sono venuto da un altro continente e mi sono trovato un mondo nuovo e ame sconosciuto e con addosso un'ansia incredibile...... é stato bello notare questa similitudine tra me ed HP.
Che esperienza è stata leggere questa saga, ogni volta tornavo bambino e desideravo tanto iscrivermi alla scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts.

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Erox Curry Opinione inserita da Erox Curry    06 Agosto, 2015
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The end of the trip.

L'ultimo capitolo si apre in un mondo di panico ed incertezze. Silente è caduto lasciando attonita l'intera comunità magica che ancora contava su di lui.
Contiene "qualche" spoiler.
Ma soprattutto lascia attoniti i nostri tre eroi che, ormai rassegnati ad abbandonare Hogwarts, si ritrovano ad ereditare oggetti pressochè inutili.
Inoltre anche Harry non può che rimanere spaesato: dopo aver perso il suo punto di riferimento, scopre dietro ad esso un angusto passato.
La ricerca di Harry, Ron ed Hermione si fa via via sempre più disperata, minacciando persino la loro amicizia.
Solo Harry riuscirà a collegare tutti i tasselli del puzzle (Hermione si dimostra di "vedute strette", come aveva detto il padre di Luna) del quale fa parte: sia lui che Voldemort sono eredi dei Peverell e, mentre Voldemort è erede di Salazar Serpeverde, lui abita proprio nel villaggio dedicato a Godric Grinfondoro.
Qui non posso fare a meno di pensare che dopo tutto la profezia di Sibilla non era solo una coincidenza, cosa della quale ne sono rimasto assai soddisfatto essendo allergico alle profezie e ai presagi raccontati senza senso logico.
Ma soltanto alla fine scoprirà i retroscena ben nascosti dietro le quinte: Piton e Silente son sempre stati alleati e quest'ultimo non si era mai sbagliato. Con questo non voglio dire che Piton fosse uno dei "buoni", dato che, alla fine, aiuterà Harry solo per il suo amore verso Lily ed avrebbe salvato volentieri quest'ultima lasciando a perire sia James che Harry. Insomma una freddezza davvero sconsiderata per degli eventi successi a scuola, da ragazzi.
A proposito di freddezze, vorrei ricordare un episodio che potrebbe altrimenti passare inosservato: la morte di Colin Canon. Capisco che, lungo l'intera saga, non sia stata più che una semplice comparsa (tranne nel secondo libro, dove viene pietrificato dal basilisco in quello che per lui è il primo anno), però farlo cadere nella battaglia finale, così giovane ma soprattutto senza dedicargli più di un paio di misere righe. Ma in fondo, credo che l'autrice avesse uno scopo preciso, un messaggio da mandare al lettore: che la guerra non risparmia nessuno e che, nelle guerre dei grandi, spesso, cadono i piccoli senza che nessuno se ne accorga.
E alla fine dell'intera saga non posso fare a meno di notare che la trama si basa su numerose supposizioni: Silente suppone che questa profezia sia vera, la profezia suppone chi sconfiggerà Voldemort, Voldemort suppone che sarebbe Harry. Ma i doni della morte danno una sfumatura all'intera storia, che apprezzo parecchio.
Infine permettettemi dunque di fare le mie supposizioni: Silente che segue Grindelwald, alla cieca, senza voler vedere cosa stia combinando, dove la follia lo sta portando. Ma alla fine a pagare sarà pure Silente...che vincerà ma resterà macchiato nell'animo.
Non ricordano forse due personaggi di un'epoca non ancora troppo lontana?
Il comportamento di Silente, non ricorda un certo Benito Mussolini che, accecato dalla forza dell'altro, gli si unisce per cercare una parte della gloria? Ed è una semplice coincidenza che Grindelwald venga sconfitto nel 1945 proprio come Adolf Hitler?
Ed Harry, rimasto nel caos lasciato dalla perdita di Silente, non ricorda forse il popolo italiano, nel caos dopo l'armistizio italiano, che voltava bandiera contro i nazisti?
Ed alla fine saranno semplicità ed umiltà ad uscire vittoriose contro la brama di potere e la morte stessa. Harry diventerà padrone della morte, accettandola e riuscendo a non farsi avvelenare dalla brama di potere.
Alla fine, con l'epilogo, la crescita dei nostri personaggi si completa; con loro anche il lettore può crescere soprattutto leggendo i sette libri in sette anni: iniziando a undici e finendo a diciasette. O almeno questa è l'idea che credo abbia avuto la scrittrice, visto il cambiamento di stile e il complicarsi dei concetti e della trama, lungo lo svolgersi della vicenda.

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Likeaflyonthewall Opinione inserita da Likeaflyonthewall    18 Febbraio, 2015
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CRESCIUTI CON HARRY

“Harry Potter e la pietra filosofale”, il primo libro della famosissima saga magica dell’autrice inglese Joanne Rowling, è entrato a far parte della storia della letteratura conquistando il mondo con le avventure del giovane maghetto. Il libro e la storia che essi raccontano non necessitano di presentazione: Harry Potter fa ormai parte della vita di quasi tutta una generazione,quella degli anni 90, senza nemmeno contare i numerosi Potterhead un poco più avanti con anni.

Un libro dallo stile impeccabile e spiccatamente inglese, capace di farci immergere talmente tanto nella storia da poter provare la stessa gioia di Harry nello scoprire di essere un mago, la stessa emozione del primo viaggio sulle barche verso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, la stessa riluttanza nel mangiare i durissimi ed improponibili biscotti amorevolmente preparati dal guardiacaccia Hagrid, la stessa felicità a chiacchierare e complottare con Ron ed Hermione nella sala comune dei Grifondoro. Tutti noi abbiamo volato con Harry durante la prima partita di Quiddich, pianto con lui davanti allo Specchio delle Brame, e allo stesso modo abbiamo combattuto nel primo faccia a faccia con il più potente mago oscuro di tutti i tempi, Lord Voldemort, per dargli tutta la forza e il coraggio di cui aveva bisogno.

Ho letto e riletto “Harry Potter e la pietra filosofale” talmente tante volte che ormai ho perso il conto, ma ogni volta riesce a farmi emozionare come se fosse la prima. Più si cresce più si capiscono le molteplici cose che questo meraviglioso libro può insegnarci: la lealtà, l’umiltà, l’importanza della vera amicizia, il senso del dovere, il coraggio, l’amore. E la lista potrebbe continuare per una pagina intera.

Una storia senza tempo che a 18 anni dalla prima pubblicazione, continua a commuovere ed appassionare milioni di persone, grandi e piccini perché, in fin dei conti, siamo tutti un po’ Harry, un po’ Ron o un po’ Hermione: siamo la generazione Harry Potter.

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Lettura assolutamente consigliata a grandi e piccini di questo primo capitolo e di tutta l'intera saga.
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Gloria Zoroddu Opinione inserita da Gloria Zoroddu    09 Febbraio, 2014
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Il libro degli esclusi

Questo commento non vuole essere una recensione dell'ultimo libro di Harry Potter. Vorrei semplicemente mettere in evidenza, senza troppi fronzoli e eccessi di retorica un po' furbacchioni uno dei motivi per cui andrebbe letto e ciò che a mio avviso lo rende speciale.
Quella di Harry Potter è una saga che se ci si apre con la necessaria semplicità e purezza può accogliere uomini e donne di ogni età. Già il fatto che la Rowling riesca a fare arrivare contenuti di indiscutibile spessore, come la dualità tra il bene e il male e la nebbia che separa e confonde i loro confini, l'amore come elemento che conserva l'ordine delle cose, l'instabilità morale del sistema politico di ogni realtà, già questo conferisce ai libri del maghetto notevole valore. Ma questo probabilmente è già noto.

Vorrei soffermarmi su un altro punto.
Se mi chiedessero di definire la saga di Harry Potter con poche parole risponderei che è il libro degli esclusi: Harry ha trascorso un'infanzia tormentata da emarginazione e solitudine; Ron è membro di una famiglia povera in cui il padre svolge un lavoro di bassa considerazione al ministero; Hermione è una mezzo sangue, Lupin un reietto, Sirius un uomo calpestato e dimenticato dalla legge. Gli esempi potrebbero essere tanti altri.
Quello che colpisce è questo: gli eroi della Rowling non sono convenzionali. Come accade nella società reale subiscono le etichette che la gente ti appiccica,ed è attraverso quest'etichetta che manifestano la loro vera forza: non si fanno sporcare dalla cattiveria del mondo e dalla sua ipocrisia, la loro purezza anno dopo anno rimane immutata; allo stesso modo persistono le loro fragilità e le loro contraddizioni, che li rendono personaggi da poter ammirare senza che siano troppo lontani da noi.

I lettori di Harry Potter sono tanti, di ogni età, estrazione, nazionalità. Ma il lettore che mi immagino io ha dodici-tredici anni e per la prima volta si sta affacciando al mondo, si sta scontrando con le prime maschere e falsità, e sta conoscendo i primissimi dolori. Il lettore che immagino nella mia mente sta subendo anche le prime emarginazioni. Ma ha Harry Potter sotto braccio e legge i suoi libri tutti d'un fiato, uno dopo l'altro. Non sa perché gli piace così tanto, e non può capire, nella sua tenera età, che in quell'oceano di ipocrisia il libro è uno strumento semplice ma di grande potere, a cui si può aggrappare per conservare la sua purezza. Perché si, qui è tutto sbagliato, ma Harry, Ron e Hermione non hanno mollato, e se ce la possono fare loro ce la può fare anche lui.
E' il potere dei libri ed è il potere di Harry Potter: un messaggio positivo che rifulge di luce in mezzo al buio e può essere di grande aiuto, soprattutto per i più piccoli e per i più fragili.

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MatteoADP10 Opinione inserita da MatteoADP10    02 Febbraio, 2014
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It all ends ...

Per il titolo ho voluto usare il tagline della doppia trasposizione cinematografica dedicata all'ultimo romanzo della saga di Harry Potter. Secondo me calza a pennello e si traduce con: "tutto finisce".

Sì, tutto finisce e a pensarci vengono i lacrimoni; termina tutto in un'esplosione graduale di emozioni, di sentimenti(buoni e cattivi), di personaggi che vengono rivoltati come un calzino e poi mandati allo sbaraglio perchè ormai maturi di muoversi anche senza una pianificazione marcata da parte dell'autrice. I doni della morte è un libro violento, un libro che finalmente attua la distinzione chiave del libro, quella ingiusta tra purosangue e mezzosangue che tanto ricorda il principio che portò allo scoppio del secondo conflitto mondiale.

Harry è ancora turbato per la morte di Silente. Ma non sa che è solo l'inizio: il mondo magico ormai è in guerra e a salvarsi saranno solo i più coraggiosi.

Un libro decisamente on the road. Poche le scene ambientate ad Hogwarts se messe a paragone con i libri precedenti della saga; molto più intenso il rapporto tra i protagonisti: la frustrazione di Harry, il risentimento di Ron, la disperazione di Hermione: tutto ciò è tangibile, realistico, un pugno nello stomaco duro e presente che dà al lettore una sensazione di angoscia che deve necessariamente esserci. Il libro è scritto da Dio, come tutti gli altri della saga. C'è qualche momento che potrebbe risultare pesante, ma non per chi ha amato HP nella sua completezza e non per coloro che sanno che una saga non può andare sempre a 100 all'ora, in quanto a volte è necessario fermarsi, rallentare e dare ampio respiro a quello che è il cuore del libro, cioè i comportamenti dei protagonisti.

JKR devasta il mondo magico con una battaglia epica, trionfale, realisticamente valida, anche se al posto dei cannoni ci sono le bacchette. Il duello tra Harry e Voldemort è qualcosa di rapido(più di quanto me l'ero immaginato), ma al contempo è un'azione che rimane, che è destinata a permanere nel cuore e nei cervelli di coloro che hanno letto il libro e visto il film. Harry Potter adesso è un uomo che può battere Voldemort e deve batterlo per salvare il mondo magico: negli occhi del protagonista possiamo quasi vedere una rabbia cieca che fino al precedente libro ci era sconosciuta. Maestoso.

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saphi Opinione inserita da saphi    09 Agosto, 2013
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Always

SPOILER



Questo libro è stupendo,c'è poco da dire,degna conclusione di una delle migliori saghe fantasy.
La Rowling ci sorprende, ci fa piangere e ci segna con quest'ultimo capitolo, si scoprono verità,vecchi amori mai dimenticati,e il destino di un giovane ragazzo coraggio si compie.
Ho amato harry sin dall'inizio, ho provato l'ansia per l'attesa per l'uscita dei libri e la commozione di avere finalmente fra le mie mani l'ultimo capitolo.
Ho amiche che non hanno mai capito il mio attaccamento verso questa saga,e che anzi quando ne parlavo mi guardavano male e parlavano del "mio"Harry come di un libro per bambini che ormai a 20 anni suonati avrei dovuto abbandonare;inutili i miei tentativi di spiegare che Harry parla di amore,amicizia,sacrifico e non l'amore romantico o sessuale,ma amore nella sua forma più pura e semplice, nel romanzo ci sono varie manifestazioni dell'amore:l'amore verso una donna ormai morta,che dà la forza a un uomo di redimersi dagli errori commessi e proteggere la sola speranza che hanno;c'è poi l'amore fraterno,accenni di amore romantico essendo i protagonisti adolescenti,l'amore che lega il magico trio e infine vi è una delle forme d'amore più potenti al mondo,amore su cui si regge tutta la saga, cioè quello di una madre verso suo figlio.
Il sacrificio della madre è il fondamento, senza di esso nulla sarebbe stato possibile,dando la sua vita Lily ha salvato non solo il figlio ma tutto il mondo magico.Harry,benchè cresciuto in un clima familiare pessimo,ha tanto amore dentro di se, tanta compassione e tanta forza;quando viene finalmente a sapere del suo destino egli lo accetta,ben sapendo che è l'unico modo per salvare tutti;quindi si ritorna nell'ultima parte all'origine del romanzo ,il sacrificio,compiendo il suo più grande atto d'amore.
La Rowling non rende l'amore materno esclusivo della parte dei buoni,anche nella fazione dei cattivi c'è un esempio di madre che cerca i salvare il suo unico figlio,a ogni costo,sacrificando i suoi ideali purosangue,aiutando il nemico e tradendo anche la sua famiglia.
Durante la saga vi è un ribaltamento della concezione di alcuni personaggi,Sirius e Minus prima, e in quest'ultimo romanzo si viene a scoprire che l'uomo tanto odiato da Harry,che aveva sempre creduto che piton agisse contro di lui,in realtà lo ha sempre protetto fino alla sua morte a causa del profondo amore verso Lily.
Tramite la lettura all'inizio,quindi il punto di vista di harry,è come se i personaggi fossero divisi in "Case":serpeverdi =cattivi,grifondoro=buoni e coraggiosi,Tassorosso=un pò mollaccioni, corvonero=intelligenti;infatti harry spera di non entrare a serpeverde perchè casa dei cattivi.Ma durante la saga ci si rende conto che non esiste il bianco o il nero,o buoni o cattivi,che serpeverde come piton sono stati in grado di essere coraggiosi come il più intrepido grifondoro ,che corvonero possono essere ingannevoli e falsi,che i tassorosso non hanno meno coraggio dei grifondoro e che non tutti i grifondoro sono buoni,leali,e coraggiosi Minus ne è l'esempio più lampante.
Harry Potter non è solo fantasy ma anche un romanzo di formazione che compie il protagonista ma anche chi come me,aspettando la pubblicazione dei libri,è cresciuto con Harry,ha pianto con lui per le morti di Sirius e Silente,era con lui a Hogwarts ed era con lui nel pensatoio e nella radura quando ha deciso di sacrificarsi e si è sentita parte del mondo magico.Harry è la mia infanzia
L'unica cosa,proprio piccola piccola che non mi è affatto piaciuta di questo ultimo capitolo è stato l'epilogo.Sarò una delle poche persone che l'avrà odiato ma è cosi,l'ho trovato stupido e non all'altezza delle mie aspettative e del romanzo,Harry sposato con Ginny è stato un colpo,originalità zero e mi è sembrato che l'Harry adulto ancora non si fosse staccato dal suo mondo adolescenziale e che fosse ancora attaccato alle sottane dei Weasley;il pensiero che siano tutti una grande famiglia Ron e Hermione ,Harry e Ginny beh non mi è piaciuto,tutti troppo attaccati come se non si fossero mai esposti al mondo; sorvoliamo poi sui nomi dei figli..Quando ogni anno rileggo tutta la saga,mi fermo prima dell'epilogo.Per me Harry è felicemente concluso con "E sinceramente ho passato abbastanza guai per una vita intera"

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Todaoda Opinione inserita da Todaoda    27 Luglio, 2013
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Sorprendentemente introspettivo

L'originalità, la bellezza, i sentimenti, l'ironia e la suspense, sono tutti termini già utilizzati innumerevoli volte da lettori e fan per descrivere la saga del piccolo mago occhialuto e dal canto mio non ho nulla da ridire, per quanto abbia letto solo gli ultimi due libri si capisce subito dallo stile dell’autrice, dalle sue curiose trovate che questa è senza dubbio una bella ed avvincente favola a cui, se conosciuta alla giusta età, è impossibile non rimanerne avvinti, vuoi per quel meccanismo di immedesimazione nel protagonista, sì mago ma dai connotati e problemi assolutamente umani, vuoi per quel bisogno recondito nell’animo di ogni adolescente di fuggire dalla sua apparentemente brutta realtà. E quale luogo migliore per fuggire se non quello incantato di un mondo dove tutto è possibile? Quale luogo se non uno dove, pur esistendo grosse e terribili ingiustizie, alla fine il bene, la lealtà e l’amore sembrano sempre trionfare?
Dunque niente da eccepire, una bella saga e una bella favola, tuttavia quest’ultimo libro, almeno rispetto al precedente è qualcosa di più di una semplice favola: è vero che in quest'ultimo romanzo a differenza degli antecedenti il tema della confortante realtà parallela rappresentata dal mondo costruito attorno al castello di Hogwarts viene soppiantato dal più collaudato, e forse più banale, tema della fuga dei protagonisti, fatti passare ingiustamente per fuorilegge e come tali braccati da maghi cattivi, tuttavia ciò che potrebbe sembrare un cliché narrativo è altresì una acuta metafora (anzi proprio quella metafora sopra accennata) della crescita e della maturazione dei ragazzi, degli adolescenti che diventando adulti, proprio come i loro simili reali, devono affrontare problemi via via più difficili durante un cammino costellato dall'incertezza, dall’ingiustizia e talvolta dal rimpianto. E come giusto che sia in questo romanzo conclusivo i toni si fanno adeguatamente cupi, più che negli altri capitoli, e più angosciati, peccato solo che l'immancabile, banale, scontro finale tra le stereotipate forze del "bene" e del "male" non sia all'altezza delle aspettative e conduca ad un epilogo leggermente in tono minore.
Ma non è tanto sul canonico finale (per certa narrativa più è banale e più sembra diventare indispensabile) che mi preme concentrare l'attenzione, ma sulle parti subito prima, quando il protagonista comprende alla fine quale è il suo destino e con determinato, ma ragionato cipiglio accetta la sua ineluttabile condizione: egli infatti forse dovrà morire, forse dovrà sacrificarsi, ne sarà in grado? Queste pagine sono scritte con una tale sofferta (e sorprendente) lucidità emotiva e con un tale vivido angosciante realismo che è difficile anche per un adulto non far scattare nel suo cervello quel meccanismo di totale immedesimazione che gli fa sembrare di vivere le vicenda in prima persona: ma io al posto di Harry Potter cosa avrei fatto? Io come avrei reagito, come mi sarei comportato? E così via.
Forse l’autrice finalmente stanca di focalizzarsi solo sulla narrativa per ragazzi ha voluto intercalare alla storia delle pagine di seria, sentita, se non addirittura profonda e personale introspezione, forse con questo suo excursus (anche se di excursus vero e proprio non si tratta poiché si inserisce perfettamente nella trama) ha voluto dimostrare di essere pronta per una altro più complesso (ma non necessariamente più elevato) genere di scrittura, ma queste poche pagine sono assolutamente degne di nota e non soltanto nell’ambito in cui si colloca la saga del maghetto, ma nell’ ambito letterario mondiale, elevando questo libro, di per sé forse più scontato e banale del precedente, a curiosa voce fuori dal coro del moderno filone del post realismo e sicuramente a pietra miliare, e indiscusso termine di paragone, della letteratura fantasy.

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Gli altri libri della saga e consigliato anche ai malfidenti, come il sottoscritto, che dubitavano delle capacità della scrittrice.
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AndCor Opinione inserita da AndCor    13 Febbraio, 2013
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La degna conclusione di una saga spettacolare

Non ho nemmeno iniziato l'ultimo capitolo di una delle saghe fantasy più belle di sempre che mi capita, quasi per sbaglio, di guardare il retro-copertina. E vedo Harry con in mano un Boccino d'Oro, sul quale, con calligrafia di Silente, è incisa la frase "Mi apro alla chiusura".
Da quel momento, una sensazione strana mi ha pervaso: enigmatica e indecifrabile, ma con una punta di positivismo.

Inizio così a leggere le ultime seicentottantasei pagine che mi separano dalla Verità conclusiva, e quel sentimento "anomalo" si fa a mano a mano più chiaro e comprensibile. Finché non raggiungo l'ultima pagina, l'ultimo capoverso, l'ultimo riga, l'ultima parola, l'ultimo segno di interpunzione. Poi chiudo il libro, rileggo nuovamente il retro-copertina, ed eccolo lì, il lampo di genio, la Somma illuminazione che è la comprensione ultima di quella sensazione iniziale.
E' un po' come se il puzzle della Rowling mancasse del pezzo centrale, il più grande e il più importante. E la chiave di volta per risolvere tutto il mistero la trovi soltanto alla fine.

Ma andiamo con ordine.
Bisogna premettere che la Rowling ha scritto una saga magicamente deliziosa, e il libro conclusivo è la sua (altissima) forma mentis.
Un capolavoro.
Un autentico capolavoro.
Che, tuttavia, si presenta diversamente dai capitoli precedenti: l'apertura non è dedicata al ritorno di Harry, Ron e Hermione a Hogwarts, e si respira un'aria pesante, a tratti tetra e a tratti tagliente. Ormai il destino profetizzato da Silente nel quinto capitolo - 'Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive' - è in procinto di compiersi, così come le tante peripezie che i tre giovani protagonisti dovranno affrontare: l'offensiva (decisiva?) dei Mangiamorte, l'utilizzo (decisivo?) della Pozione Polisucco e la ricerca (decisiva?) degli Horcrux.
Per quanto concerne il finale, permettetemi una parziale citazione dalla biografia di un ex calciatore: 'Se avessi dovuto immaginare il finale di Harry Potter, l'avrei immaginato esattamente così'.

Un romanzo incredibilmente fantastico, ancor di più di tutta la saga stessa.
Sì, un Capolavoro nel Capolavoro.

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Desirée Opinione inserita da Desirée    04 Gennaio, 2013
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La magia dell'amore

*se non avete letto il libro, esentatevi dalla lettura della recensione*

Albus «Questa cicatrice se la terrà per sempre»
Minerva «E lei non può farci niente, Silente?»
Albus «Anche se potessi non lo farei. Le cicatrici possono tornare utili»

Questa è una frase della pietra filosofale, e la uso per questa recensione, perché è ciò che significa per me Harry Potter. E' una cicatrice, qualcosa che rimarrà con me per sempre e che mi tornerà utile in ogni momento, pensando agli insegnamenti che mi ha fornito, al conforto che le sue pagine sono state.
Questa saga mi ha fatto capire che la morte è solo un'altra grande avventura per una mente ben organizzata, che l'Amore è la forza motrice del mondo e nessuno può portarcelo via perché lascia la sua traccia in noi. Mi ha fatto capire che i momenti bui ci sono sempre, ma l'importante è accendere la luce (o la bacchetta).
L'ultimo capitolo di questa serie di successo, la fine di un epoca.
Lo ammetto: ho pianto. Più e più volte.
Ho pianto con la storia di Silente, il mio personaggio preferito, ho pianto leggendo quella di Severus Piton, che ho rivalutato. Adoro rileggere alcune parti di questo meraviglioso libro, adoro vivere l'avventura 'on the road' con Harry, Ron ed Hermione, percependo le loro paure, le loro ansie e i loro dubbi sulla ricerca degli Horcrux e dei Doni della Morte che hanno affascinato tutti, incluso Harry, che in realtà non è sicuro di nulla.

«Il mio destino è sapere, ma non cercare? Sapevi quanto mi sarebbe stato difficile? È per questo che l'hai reso così complicato? In modo che avessi il tempo di capirlo?»

Si rivela un viaggio alla ricerca di se stessi, del coraggio (che non è mai mancato nei tre ragazzi) e della consapevolezza di essere ormai adulti e fortemente responsabili.
Harry alla fine capisce che deve fidarsi e si sacrifica, accettando la sua morte e affrontandola da pari a pari, capendo che alla fine non è la cosa peggiore che possa accadere. Ed è questo che lo differenzia da Voldemort, lo eleva e lo fa vincere.

«Tu sei il vero padrone della Morte, perché il vero padrone non cerca di sfuggirle. Accetta di dover morire e comprende che vi sono cose assai peggiori nel mondo dei vivi che morire»

Questo libro è tutto questo e molto altro, è ricco di spunti che sono semplicemente nascosti sotto una coltre di magia e incantesimi, creature magiche e maledizioni. Ma è anche un inno all'Amore, che è la spiegazione profonda in tutto, anche della sopravvivenza di Harry, che sembra aver sfidato insieme a Voldemort i confini sconosciuti della magia.

«Non provare pietà per i morti, Harry. Prova pietà per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore»

In conclusione amerò questo libro. Always.

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tutti gli altri libri. Da non leggere senza averli prima letti, o avendo visto solo il film, non si apprezzerebbe il capolavoro enigmatico che è.
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elisa99 Opinione inserita da elisa99    15 Settembre, 2012
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UN MISTERO IMPOSSIBILE RISOLTO

E' GENIALE!! Mai, nessuno di noi sarebbe mai riuscito a pensare come questo intrigo, questo labirinto di segreti e problemi si sarebbe risolto. Fa venire LA PELLE D'OCA la lettura di questo romanzo fantasy. Ed è per questo che inserisco il libro nella mia biblioteca, triste di aver per sempre perso le avventure di Harry (che non continueranno) ma felice per lui!

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Laura Euse Opinione inserita da Laura Euse    09 Settembre, 2012
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A te che sei rimasto con Harry proprio fino alla f

Si questo libro è dedicato a te che non hai mia abbandonato Harry in tutto questo tempo...
Ultimo libro della saga più celebre dei nostri tempi, è l'anello finale che collega tutta la storia.
Ogni dubbio è sciolto, ogni segreto svelato...
Harry è alle prese con il compito più difficile di tutti: trovare tutti gli Horcrux di Voldemort e distruggerli rendendo così lo stesso vulnerabile e finalmente mortale. Ma Harry dovrà confrontarsi con l'abbandono, con l'addio, con la solitudine e niente alla fine sarà più come prima.
un libro che ci trascina per l'ultima volta nel mondo di Harry Potter, ci fa piangere, ci fa rimanere con il fiato sospeso e poi ci fa venir voglia di ricominciare tutto da capo...
"La cicatrice non gli faceva male da quindici anni... andava tutto bene..."

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ilardo Opinione inserita da ilardo    20 Gennaio, 2012
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hp 7

Semplicemente galattica questa chiusura del cerchio, in cui tutto viene svelato, rievocato, incastrato dolcemente e ci si appella al buon cuore della Rowling affinchè la serie non finisca...ma purtroppo non è così, si saluta dunque questo mondo avvolgente, sognante ma al contempo alternativamente realistico con un classico "arrivederci", che meritano solo quelle avventure che non abbandoneranno mai la nostra memoria e i nostri sogni nascosti di poter barattare la nostra realtà con quella di Hogwarts...
Nostalgicamente coinvolgente!

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il_viso_accadde Opinione inserita da il_viso_accadde    24 Dicembre, 2011
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La fine di un'emozione

Serve commentare?
L'uscita dell'ultimo libro della saga era ormai attesa in tutto il mondo e sicuramente un motivo ci deve essere stato.
Le idee dell'autrice non sono mai risultate banali, è riuscita a distribuirle efficacemente e mai in modo ripetitivo. Certamente il genere non è per tutti ma, allora, si parla di soggettività e la critica deve avere dell'oggettivo per aiutare a scegliere un libro.
La mia generazione è cresciuta con questo personaggio, ma è bello vedere come venga apprezzato da tutte le età.
Penso sia un peccato affrontare i libri avendo prima visto i film.
Da leggere, davvero, se si ha già letto i libri precedenti.
Un consiglio è di leggerlo anche in lingua inglese; penso sia molto costruttivo.




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Tutta la saga del libro, senza saltarne uno per non perdere dei passaggi importanti.
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alexmai Opinione inserita da alexmai    20 Novembre, 2011
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Finale col botto

La serie dei romanzi di Harry Potter è stata discontinua, almeno quanto la Torre nera di Stephen King, però la Rowlings (come il suo collega americano) è riuscita a concludere nel modo migliore: quasi tutte le strade aperte sono state chiuse benissimo (forse meglio del modo in cui King ha chiuso le sue), e resta la grande curiosità per la trasposizione cinematografica... non svelo nulla della trama, vi dico solo che sono molto contento di questo episodio finale.

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Rokiweb Opinione inserita da Rokiweb    07 Novembre, 2011
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La fine di un mondo magico...

BELLISSIMO!!!
Ho comprato il primo libro "La pietra filosofale" anni fa per curiosità ma è stato accantonato nella libreria per anni....poi ho visto il film e l'ho trovato carino piacevole e siccome i libri sono sempre più belli dei film l'ho letto....intanto erano arrivati a quota 5....sono stata praticamente rapita da questo maghetto e da quella scuola di magia e stregoneria...HOGWARTS!!!!! Da tutti i personaggi che giravano intorno, situazioni, colpi di scena...come piano piano crescevano sia nella vita che nella magia.....BELLISSIMI!!!! Ho atteso questo libro con ansia e curiosità....curiosa di sapere cosa si era inventata la sig.ra Rowling per tenermi incollata dalla prima all'ultima pagina ma soprattutto come finiva.
Stupendo da perderci il sonno nn riuscivo a staccarmi.
Il mistero degli enigmi, dei personaggi, della battaglia finale...che dire entusiasmante!!!! Non trovo parole per descrivere le varie emozioni, sensazioni che mi hanno dato.
Per tutti gli amanti del genere consiglio di leggere tutti i libri...sono come le ciliegie uno tira l'altro!!!!
Per quelle mamme che non consigliano la lettura di questi libri a bambini di 5anni concordo anche perchè per quel che mi ricordo mi sembra che era consigliato a bambini più grandi....

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La saga della "Spada di Shannara"
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DanySanny Opinione inserita da DanySanny    08 Settembre, 2011
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Harry Potter e i doni della morte

Harry Potter è arrivato alla fine, allo scontro finale. Un inizio sorprendente, avvincente e promettente, Mai come in questo libro risaltano Harry, Ron e Hermoione costretti ad una convivenza forzata che porterà dissapori, ma anche profondi ed indissolubili legami. Si sente la mancanza di Hogwarts, di quella sicurezza che, se pur in quantità minore, era giunta sino al sesto capitolo. Harry è deciso e tenace, Ron titubante, ma poi deciso, Hermione è descritta magistralmente ed è profondamente apprezzabile. Splendidi i colpi di scena . Commovente, avvincente, ricco di suspense. Mai come in questo capitolo Harry è determinato a portare a termine il suo compito, non si tira indietro e...... . Da notare però come la seconda parte sia stata scritta frettolosamente; sintetica, fin troppo essenziale soprattutto negli ultimi due-tre capitoli. A tratti la storia è forzata, ma il pacere della lettura non viene compromesso. Ho ammirato i pensieri finali di Piton, anche se la parte "diciannove anni dopo" mi è sembrata insufficiente a concludere una saga come quella di Harry Potter ( a tal proposito consiglio di leggere alcune interviste della scrittrice in cui lei esprime ciò che è accaduto dopo Voldemort). Nulla però toglie la bellezza dell'ultimo capitolo e devo riconoscere che , forse, la mia opinione è stata compromessa dal dispiacere per la conclusione della saga. Nel complesso ho molto apprezzato la saga di Harry Potter, più di quella di Narnia. Mi sembra inutile consigliare un libro che tutti leggeranno per scoprire la conclusione della storia e leggete lentamente, perché alla fine dell'ultimo libro il dispiacere per la conclusione delle avventure di Harry è grande. Un finale entusiasmante, pur nei suoi piccoli difetti.
LEGGETELO!!!!!!!!

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A tutti quelli che amo Harry Potter.
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justjackass95 Opinione inserita da justjackass95    20 Luglio, 2011
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che libro!

ci sarebbe tanto da dire... per un potteriano, l'ultimo libro, l'epilogo di una storia che non avrà mai fine dentro di noi, non può che essere che stupendo... di certo non ha deluso le attese, per me il più riuscito della rowling... auguro a chi non l'abbia ancora fatto di leggere la saga e di lasciarsi coinvolgere tra le emozioni cui sono ricche le pagine di questo libro!

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Opinione inserita da mary    28 Aprile, 2011

Addio, Harry

Sicuramente il libro più bello della saga. tiene icollati fino all'ultimissima lettera. Mi è piaciuta persino la fine, anche se, devo ammetterlo, mi ha un pò delusa perchè è la FINE vera e prorpia di Harry. la frase "andava tutto bene" è la più triste che si potesse scrivere in questo libro assolutamente, per usare un termine aulico, magnificente. Sono rimasta incantata dalla parte in cui Harry richiama i suoi cari morti prima di andare da Voldemort, nella foresta, nel capitolo 34 " ancora la foresta". un'altra parte assolutamente incantevole è quella durante la quale Harry scava con le proprie mani la tomba di Dobby e si rende conto di quale sia l'unico modo per tenere lontano Voldemort, l'amore. stupendo il rapporto di amicizia tra Harry ed Hermione, un vero incanto! affascinante davvero il personaggio di Ginny, sicura e tenace fino alla fine; dolcissimo Ron, innamoratissimo da tempo.
Oserei chiamare questo romanzo un romanzo "mondo" perchè riunisce tutti i sentimenti più incredibili dell'animo umano, tutto ciò che non ci si aspetterebbe mai di provare. inutile ripetere che NON è affatto un libro per bambini, anzi, se gli adulti leggessero questo romanzo (ma anche tutti gli altri della saga), ci sarebbe un mondo migliore. Harry Potter è meraviglioso ed è con grande rammarico che devo dirgli addio, dire addio a colui che mi ha tenuto compagnia durante otto anni della mia vita. Ti amo, Harry.

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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    21 Febbraio, 2011
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FANTASTICO!!

Una meravigliosa avventura attraverso la magia!
Lo consiglierei a tutti quelli che sono appassionati.
Muove tutti i sentimenti: paura, ansia, felicità, batticuore e tristezza e sollievo.
Ti tiene attaccato al libro fino all'ultima pagina!
Io l'ho bevuto!!

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Rosposecco Opinione inserita da Rosposecco    15 Gennaio, 2011
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Sublime

Intanto non nascondo che sono da sempre appassionato di Harry Potter da quando era un maghetto. Però devo dire che l' ultimo è sicuramente il migliore libro che abbia mai letto nella mia vita... La trama è complicata, avvincente e ti tiene col fiato sospeso, piena di colpi di scena. Da una cosa nasca cosa! E' stato contestato da molti, ma non è degno di essere insultato da nessuno! E' abbasso coloro che dicono che l' era di Potter è ormai superata, perché l' era di Potter sta diventando un vero e proprio classico...

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Little_Dolly Opinione inserita da Little_Dolly    07 Dicembre, 2010
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Un degno finale

Ok...forse alcuni punti non sono chiarissimi e succedono veramente tante...forse troppe cose...
Per il resto la trama è la degna conclusione di una saga emozionate, appassionante e MAGICA.
I personaggi mantengono i loro tratti caratteristici ma la loro psicologia si evolve...BELLISSIMO non c'è che dire...
Molte persone non hanno apprezzato il capitolo conclusivo...è vero forse di distacca un po' dalla linea generale di tutto il resto della storia... ma era anche l'unico lieto fine possibile...

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I libri precedenti ovviamente
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Morana Opinione inserita da Morana    06 Dicembre, 2010
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Un sogno... infranto

L'ho appena finito di leggere e mi dispiace constatare la mia delusione. Il libro nel suo insieme è bello, emozionante, ti tiene col fiato sospeso. Magistrale il personaggio di Hermione! Sicuramente da leggere... Ne sono rimasto entusiasta fino a tre capitoli dalla fine, al che la debolezza del finale, probabilmente scritto in fretta e in un secondo tempo rispetto alla parte precedente (ho notato come uno stacco ad un certo punto), fa crollare il sogno che la R. ha intessuto per ben sette libri, a mio avviso rovinando tutto. Quando il ritmo dovrebbe farsi più serrato per aumentare la tensione, ecco che la battaglia finale si macchia di tante piccole ingenuità che non ci si riesce a spiegare, troppi elementi forzati per arrivare alla conclusione voluta dall'autrice, a costo di snaturarne i personaggi. La vittima più evidente di questo sacrificio è Voldemort, completamente svuotato della sua aura di malvagità e onnipotenza (fa invece una figura ben misura). Non che l'idea con cui la R. conclude l'opera non sia originale, ma è stata mal costruita. L'ultimo capitolo è poco significativo, oserei dire banale.

Insomma, un bel libro tuttosommato, perchè erede dei sette che lo hanno preceduto, ma per la conclusione di una delle saghe più belle mai scritte mi aspettavo molto di più (in particolare per il finale).

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patty81 Opinione inserita da patty81    07 Novembre, 2010
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la ciliegina sulla torta

è la giusta conclusione della saga letteraria che a mio parere diventerà un classico del nostro tempo.le trovate e i colpi di scena della rowling( e ce ne sono tanti)non sono mai scontati, la narrazione è incalzante e degli enigmi che per sei libri ci hanno accompagnato troveranno finalmente la loro soluzione. le ultime 100 pagine lasceranno il lettore a bocca aperta...indimenticabile.

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Sydbar Opinione inserita da Sydbar    03 Ottobre, 2010
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Harry Potter e i doni della morte

L'ultimo, e lo dico con grande rammarico perchè terminato questo settimo episodio della saga potteriana la mia sensazione è quella di essermi svegliato da un sonno profondo che mi ha proiettato nel sogno più indescrivibile dalla mia mente.
In questo libro l'autrice rivela TUTTO, con uno stile alquanto coinvolgente e mai scontato tanto da renderlo sicuramente il mio preferito.
Ogni volta che si conclude una saga si spera sempre che la storia riprenda a vivere dopo l'ultima pagina ma penso che per Harry Potter ogni altra cosa si possa aggiungere sarebbe ormai superflua ed inefficace.
PROMOSSO IL LIBRO, PROMOSSA LA SAGA E PROMOSSA LA ROWLING.

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HP
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sara22 Opinione inserita da sara22    25 Settembre, 2010
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leggetelo leggetelo leggetelo a qualunque età!

inutile dire che non è solo un libro per bambini. Da leggere per farsi catturare in pieno dalla magia, da leggere tutta la saga, chi può lo legga anche in inglese si colgono sfumature che la traduzione inevitabilmente toglie. buona lettura!

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rondinella Opinione inserita da rondinella    25 Agosto, 2010
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la fine di un capolavoro della letteratura moderna

Harry Potter, un nome e una garanzia...e non è un modo di dire. Fluido, lettura gradevole, emozionante, entusiasmante, un inno all'amore per la famiglia e per le persone a cui si tiene. La Rowling ha concluso in modo eccellente il suo capolavoro fantasy (ma non troppo) dove ogni personaggio trascina il lettore al fianco di Harry Potter. Per i bambini, per gli adolescenti e per gli adulti... un mago riesce ad incantare tutti (perdonatemi la rima)!

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chatnoir Opinione inserita da chatnoir    20 Luglio, 2010
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Expelliarmus!

Harry Potter e i doni della morte è indubbiamente una degna conclusione della saga. Il libro è interessante, abbastanza piacevole lo stile e la trama è coinvolgente. Punti deboli del romanzo sono sicuramente il duello finale alquanto deludente ed il fatto che il personaggio di Harry non subisca alcun cambiamento psicologico a causa della guerra. Degna di lode è il fatto che la Rowling abbia deciso di correre il rischio di far morire alcuni dei suoi personaggi, dando così un più vivo realismo al conflitto; e la rappresentazione del personaggio di Silente non in modo stereotipato. L'autrice ci dipinge un'essere umano, con le sue debolezze, i suoi moneti cupi, non un paladino del bene senza macchia. In conclusione, questo romanzo è piacevole, divertente e sicuramente degno di essere letto. Inoltre una volta letta l'ultima pagina, per molte persone come me, segna in un certo senso la fine di parte della nostra vita, avendoci accompagnato durante la nostra crescita. In tal caso le emozioni si potenziano di dieci cento volte, lasciandoci inebetiti e un po' tristi. Mitica Rowling!

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Il resto della saga
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Ginseng666 Opinione inserita da Ginseng666    17 Luglio, 2010
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I doni della morte...per una vita migliore

Degna conclusione della saga di Harry Potter..
Secondo me questo è il libro più bello...
La scrittrice ha creato una realtà parallela al mondo "babbano" che riesce a farci sognare e navigare con l'immaginazione...
Ricco di particolari, scorrevole e avvincente...dimostra come la forza trascinatrice dell'amore...può vincere anche la morte...
Harry Potter passerà da una serie indefinita di ostacoli, traversie e pericoli...per gingere a un finale ricco di suspance e inaspettato...
Consigliato..anche per i lettori più esigenti...
Saluti.
Ginseng666

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Si consiglia sopratutto ai ragazzi, ma è adatto anche agli adulti...che amano sognare un po'...
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sabrinat2601 Opinione inserita da sabrinat2601    14 Gennaio, 2010
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Harry potter e un dono per la vita.

In assoluto il più bello della serie. Non ci sono altre parole se non "meraviglioso" !! Letto tutto d'un fiato e alla fine speravo solo non fosse l'ultimo. Scorrevole, entusiasmante, ricco di colpi di scena. Consigliato vivamente agli amanti del genere e a chi ha voglia di lasciarsi trasportare in un mondo incantato dove i sogni si avverano ancora.

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Tutti gli altri HP e tutto ciò che fa sognare.
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piero70 Opinione inserita da piero70    13 Gennaio, 2010
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Il più amato

Uno dei miei libri preferiti in assoluto.
Degna e spettacolare conclusione della più grande saga fantasy della storia della letteratura.
Per me superiore al Signore degli Anelli, Narnia e compagnia sognante.
Impossibile non perdersi nei suoni, negli odori e nei sapori di questo libro.
Impossibile non immedesimarsi nei protagonisti.
Se ci devo trovare una pecca posso solo dire che da metà in poi la Rowling sembra che abbia fretta di arrivare allo scontro finale.
E forse la descrizione della morte di alcuni personaggi era dovuta...
Ma sono dettagli.
Per il resto..Chapeau!!!!
Da leggere e rileggere!

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Deno85 Opinione inserita da Deno85    10 Gennaio, 2010
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Da leggere

Conclusione soddisfacente di una saga affascinante, che ti mette volglia di metterti lì, su un foglio bianco, pensando . Riferendomi all'intero ciclo, per i più piccoli è fonte di sogni e fantasie meravigliose, per i più grandi diventa il momento di rivivere la propria adolescenza. Impossibile non immedesimarsi in almeno uno dei personaggi. Riuscitissimo, anche se avrei voluto un po' più coraggio da parte della Rowling nello scontro finale.

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Opinione inserita da Arya    06 Ottobre, 2009

Harry Potter e i doni della morte

Un libro a dir poco... FANTASTICO!!! il giorno stesso in cui è uscito quì in Italia l'ho comprato ma non l'ho potuto leggere subito perchè stavo rilegendo tutta la serie.

lasciando perdere questi particolari sono molto contenta del libro che completa una saga bella come Harry Potter...

la scrittrice ci ha fatto sognare, piangere, ci ha lasciati con il fiato sospeso... ed alla fine abbiamo avuto un difficile "felici e contenti" meritato per via di tutte le peripezie fatte.

ci sono rimasta un pò male per via degli svariati morti della saga, ma ciò la rende ancora più avvincente.

gli oscuri segreti rivelati in questa, tutte le varie storie che si intrecciano, i dubbi e le speranze rendono i personaggi così simili a noi, facendoci vivere e non solo leggere questa fantastica avventura.

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Opinione inserita da N.S.    05 Settembre, 2009

Chiusura strabiliante della famossissima saga

Questo, tra tutti i sette volumi, è di sicuro uno dei più strabilianti e fantastici. Non solo la scrittrice oramai di fama mondiale J.K. Rowling riesce a creare una trama molto attiva e cinvolgente ma si nota più che in ogni altro volume la sua capiacità di tramutare in parole sentimenti ed emozioni che magari noi viviamo tutti i giorni e che sono a volte difficili da descrivere.
Ci sono però una serie di fatti che appaiono a volte fin troppo surreali e agli etremi della realtà, anche quella presentata nel libro (che di surreale ne ha molto), e quindi può anche sembrare che la scrittrice si sia andata a volte ad infilare in un vicolo cieco dal quale era difficile uscire e quindi ha dovuto inventarsi fatti che hanno dello straordinario. Ma,diciamocelo, se non ci fossero tutti questi particolari magari la storia non avrebbe tutto questo successo ma a me non importa nulla che questa saga sia famosa o meno; la cosa più bella è leggere il romanzo e non accorgersi nemmeno che stai leggendo un libro ma bensì stai vedendo un film nel quale vorresti assolutamente esserne partecipe. In conclusione dico chequesta e sicuramente una pietra miliare nella lettratura del XXI° secolo.

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Opinione inserita da Lange    08 Agosto, 2009

molti doni

Penso che i libri di JKR su HP possano essere letti anche come una bella storia di amicizia. I protagonisti trovano sempre negli amici la forza per superare le difficiltà. Comunque crescendo e combattendo (nemici diversi, ma in fondo come nella vita reale) imparano il valore dell'amicizia, del rispetto, del sacrificio che sono messi a dura prova dalla sofferenze dal dolore e dalla morte. Il finale forse è scontato ma lasciamo che almeno in un libro sacrifici e sofferenze siano compensati da un finale che sembra quasi impossibile...... (... e tutti - o quasi - vissero felici e contenti!).

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tutta la saga di HP
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Roberto Nordio Opinione inserita da Roberto Nordio    17 Luglio, 2009
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perfetto

L'edificio è solido e ben rodato. Basta osservare lo spessore dei tomi che è aumentato con i vari episodi. I protagonisti sono degli adolescenti veri e credibili (infatti sono molto chiusi nel proprio "universo"). Il ruolo degli adulti è anche questo credibile (pieni di difetti e di ipocrisia). La vera magia quindi è quella di rendere perfettamente plausibili gli incantesimi in un mondo che tende a vedere con indifferenza tutto e tutti (anche i maghi che zampettano qua e là per Londra). Unica pecca un male tanto grande quanto imbranato (per tutto questo giudico lo stile ineccepibile, ma il contenuto "da ragazzi").

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A chi è appassionato ai gialli per ragazzi o chi vuole svagarsi leggendo qualcosa di appassionante, ma con la leggera spensieratezza dell'estate.
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Opinione inserita da chiara    04 Giugno, 2009

harry potter e i doni della morte

prima che uscisse questo libro ero emozionatissima, dopo averlo comprato a mezza notte in inglese appena uscito ho cominciato a leggerlo molto lentamente il che mi ha fatto gustare ogni singolo momento della saga avvincente e emozionante che fa rimanere con il naso incollato alle pagine. rileggendolo in italiano o notato tanti piccoli particolari e riferimenti ai libri precedenti...con questo libro la scrittrice ha dato una degna conclusione a quello che diventerà uno dei capolavori della letteratura inglese. Pieno di colpi di scena e assolutamente imprevedibile tiene il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. mantenendo il suo stile la scrittrice mantiene la compatibilità del libro con lettori di ogni età. Da leggere assolutamente (e non solo una volta sola).

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Opinione inserita da Giacomo    07 Febbraio, 2009

Chi cercherà di salvare la propria vita la perder

Dopo dieci anni, il 5 gennaio 2008 è finita l’attesa per l’ultimo capitolo della saga di Harry Potter. Un’uscita col botto, pur con cinque mesi di ritardo rispetto a quella inglese: migliaia le copie preno-tate in ogni libreria d’Italia, anche con mesi di anticipo. E, ancora una volta, J.K. non delude. Non delude perché, per prima cosa, dimostra di saper finalmente condurre in porto una saga, un “fuoco d’artificio” come lo definisce la presentazione della Salani, che segnato più di una generazione e ammaliato per dieci anni il mondo intero. E in secondo luogo perché lo fa in modo per nulla banale ma, anzi, con un ultimo capitolo dove tutto, ma proprio tutto, viene messo in discussione e nel quale tutto, ma proprio tutto, alla fine torna.

La morte di Silente ha lasciato Harry, Ron e Hermione con poche certezze e tanti dubbi, ai quali vanno ad aggiungersi gli enigmi lasciati loro in eredità dall’anziano preside. I tre sanno solo una co-sa: devono riuscire a trovare gli Hocrux, gli oggetti in cui Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato ha racchiuso tutti i brandelli della sua anima che si sono scissi dopo i suoi peggiori omicidi, quelli stessi brandelli che lo tengono ancora in vita, prima di affrontare Voldemort stesso. La ricerca degli Horcrux, resa ancora più difficile dal controllo che il mago oscuro ora esercita sul mondo della ma-gia, porterà a ritrovare e riscoprire fatti e personaggi che pensavamo di conoscere già e che ora si rivelano nei loro segreti e nei loro significati più profondi, in un climax ascendente che percorre il libro fino al finale, rendendo sempre più ardua l’impresa di staccare gli occhi dal testo e, una volta concluso, fa venire voglia di rileggere tutto da capo, questa volta sotto una nuova luce.

Voluti o no, i riferimenti religiosi ci sono, verrebbe da dire, come sempre.

Il lettore appassionato non rimarrà disatteso: J.K., come sempre, non delude.

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Harry Potter e la pietra filosofale<br />
Harry Potter e la camera dei segreti<br />
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban<br />
Harry Potter e il calice di fuoco<br />
Harry Potter e l'Ordine della Fenice<br />
Harry Potter e la principe mezzosangue<br />
Vangelo di Luca
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Opinione inserita da v@le.gemellina.91    09 Settembre, 2008

la fine di un percorso incantevole

grandioso!! ho amato questa saga con tutta me stessa e per me è stata compagna fedele nel corso della mia crescita adolescenziale..come era scontato ho pianto moltissimo alla fine di "harry potter e i doni dela morte" ed è stato come essere privata di un amico fedele...un finale forse scontato, certo, ma non poteva essere altrimenti! complimenti vivissimi alla Rowling...è riuscita a far sognare mezzo mondo...in questi tempi così bui è una gioia trovare la speanza almeno in questi libri! grazie...

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i precedenti romanzi della saga e a tutti gli appassionati del genere fantasy/avventuroso
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Opinione inserita da SeLvAtiCa    03 Settembre, 2008

..tanta polvere per niente...

per come la maggior parte delle persone lo decantano sembrerebbe un poema pari alla Divina Commedia, ma alla fine mi ha deluso, non si puo fare morire cosi tnt gente...ok che è un libro basato su bene e male ma ricordiamoci che è un libro per bambini e la scena iniziale del serpente che mangia un cadavere sopra un tavolo davanti a tutti i commensali non è facile da spiegare a un bambino, la maggior parte dei personaggi muoiono e vengono trattati argomenti come odio, rancore omossessualità e morte...Può passare hce sia il libro finale ma questo sembra piu un horror che un libro per bimbi...

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Opinione inserita da Martina    21 Luglio, 2008

Un libro veramente coinvolgente

Questo libro è stato veramente uno di quelli più coinvolgenti che abbia mai letto. Non mancano certo i colpi di scena, alcuni devo proprio dire mozzafiato che bisogna rileggerli prima di capire che è tutto vero, e nemmeno qualcosa che ci si aspettava. Ci sono dei momenti tristi in cui ti vengono le lacrime agli occhi e una stretta al cuore, specialmente alle persone sensibili e che si fanno coinvolgere, ma in compenso ci sono anche attimi tutto sommato felici. Consiglio vivamente di leggerlo, ma soltanto dopo aver letto almeno 5 degli altri 6 libri, o è meglio anche tutti altrimenti certi passaggi non saranno per nulla chiari, visto che accadono tante cose in poche pagine. Concludo con un saluto a tutti i lettori.

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Tutti gli altri libri della saga
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Moth Opinione inserita da Moth    23 Febbraio, 2008
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Inevitabile conclusione

Prima o poi doveva finire. Putroppo. E dare una degna conclusione a Harry Potter non era cosa facile. è Harry Potter, di conseguenza è coinvolgente fino a essere un'ossessione, ma senza Hogwarts è strano. E inferiore ai precedenti. Quello che lascia perplessi è l'infinita stupidità dei personaggi (Harry soprattutto), e il fatto che il protagonista sopravviva è molto forzato. Adorabile l'epilogo... in conclusione indispensabile per chi ha amato la saga, bello ma non quanto gli altri

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I primi sei libri.
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nymeria Opinione inserita da nymeria    09 Febbraio, 2008
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E brava la Rowling

Ho trovato quest'ultimo libro della serie davvero bello! E' chiaro che chi sa scrivere riesce a farlo con la facilità e la grandezza di sempre e la Rowling dimostra di non essersi trovata in difficoltà nel completare la serie. Il romanzo è ben scritto, lo stile, la storia, i personaggi reggono fino in fondo. Certo, sembra che ci sia sempre una macchiolina sull'anima di ognuno e questa volta non si risparmiano né il padre di Harry né Silente, pur tuttavia il libro regge perché è coinvolgente, ben scritto e emozionante. Un peccato che sia finito! Mi mancherà.

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