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Da leggere
La maledizione del titano è il terzo volume della serie urban fantasy per ragazzi che vede protagonista Percy Jackson, un ragazzo che dopo aver scoperto di essere il figlio di Poseidone e che il suo amico Luke ha intenzione di distruggere gli dei dell’Olimpo grazie a Cronos, in questo volume dovrà vedersela con la scomparsa di Annabeth, rapita da una figura misteriosa chiamata Il Generale.
La serie è composta da 5 volumi e vanno letti nel loro ordine di pubblicazione perché tutto ruota attorno a Percy e il suo destino. Ogni volume però ha anche un’impresa che si conclude. La serie, per alcuni aspetti ricorda quella di Harry Potter ma allo stesso tempo è davvero originale.
Ma torniamo al volume in questione. Percy ha 14 anni ed è stato chiamato dal suo amico Grover per recuperare due nuovi mezzosangue e portarli al Campo. Purtroppo sulle loro tracce ci sono anche i tirapiedi de Il Generale che per sbaglio catturano Annabeth e decidono di sfruttarla per un piano ben preciso. Riusciranno Percy e i suoi amici a salvarla?
Nonostante sia pensata per ragazzi tra gli 11 e 15 anni, trovo che possa piacere anche agli adulti se si ha voglia di qualcosa di leggero.
Le vicende sono raccontate solo attraverso il punto di vista di Percy (in prima persona) con uno stile ironico, semplice e coinvolgente. Il protagonista risulta un personaggio davvero credibile e suscita immediata simpatia nel lettore.
Una storia originale che riesce a catturarti sin dalle prime pagine senza mai annoiarti anche grazie alla scorrevolezza e la giusta dose d'azione.
Ma cosa più affascinante e innovativa è l’idea degli dei dell’Olimpo e in generale dei miti greci rivisitati in chiave moderna. Anche in questo volume incontreremo nuove creature e finalmente conosceremo anche gli altri dei dell’Olimpo.
Sinceramente tra tutti i volumi che ho letto, non c’è uno più bello di altri. L’unica cosa che mi è dispiaciuta è la poca presenza di Annabeth e Tyson ma ho apprezzato l’arrivo di Talia, Zoe e Bianca (anche se le prime due inizialmente sono cordialmente antipatiche).
Il finale, come per il precedente, termina con un bel colpo di scena ma allo stesso tempo chiude la questione della maledizione del titano e invoglia sicuramente a leggere il successivo.
Consigliato a chi cerca una lettura leggera, divertente e ha sete di avventura.