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maledetta adolescenza
Questo libro mi ha messo addosso tristezza, rabbia, incredulità. Tre emozioni forti e quindi direi che già qualcosa di positivo l'autrice lo ha ottenuto. La storia è quella di un adolescente che vive in una famiglia a dir poco problematica. Suo fratello ha delle forti allergie alimentari. talmente forti che solo sentire l'odore della maggior parte degli alimenti può bastare a farlo morire. I suoi genitori sono del tutto impreparati a un dramma del genere e tendono troppo a scaricare il problema su Jonah: il figlio maggiore, che però è pur sempre un ragazzino. Forse nel tentativo di scaricare altrove le loro preoccupazioni di genitori e di coppia hanno incautamente deciso di avere un altro figlio. Il piccolo, probabilmente assorbendo la tensione che c'è in casa piange in continuazione. Forse per soffocare il senso di colpa di essere "normale", forse per attirare l'attenzione dei genitori, forse come si racconta lui per diventare più "forte" Jonah adotta uno stratagemma inquietate. Decide, poco alla volta di fratturarsi tutte le ossa del corpo. Perché, con la collaborazione di una sua amica, si convince che ogni osso che si rompe, guarendo diventa più forte. In questo modo potrà essere abbastanza forte per il fratellino che piange sempre, per il secondogenito che lotta contro le allergie e per i genitori che proprio non sono all'altezza.
Fa paura pensare che un ragazzino possa arrivare a questi livelli di autolesionismo. Inquieta pensare quante sono le ossa che Jonah è riuscito a rompersi prima che qualcuno si sia accorto che ci fosse un problema. Ma la cosa veramente terribile è che questo libro, raccontato in prima persona dal protagonista, è molto credibile. Buttarsi sul cemento col solo scopo di rompersi una gamba, con un'amica che lo filma, potrebbe essere veramente una scelta consapevole di un adolescente.
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