Dettagli Recensione
Per chi non ha voce
Questo libro ha avuto su di me un impatto molto forte. Probabilmente perché anch'io come la protagonista sono un'adolescente. Quando ho iniziato a leggerlo non credevo fosse così "potente". La storia di Melinda mi è entrata nel cuore facendomi soffrire e arrabbiare. Tanto arrabbiare. Com'è possibile che tutti i suoi amici (almeno quelli che lei reputava tali), compresa la sua migliore amica che conosceva da sempre, le avessero voltato le spalle ed emarginata??!
Nessuno si era chiesto se qualcosa non andasse? Nessuno si sentiva in colpa per averla lasciata sola? Eppure era evidente a tutti che quella ragazzina allegra e solare non fosse più la stessa, la depressione la stava logorando. Melinda era stata rinchiusa e fatta prigioniera da quel mostro nero che le impediva di comunicare. Di comunicare non solo con gli altri ma persino con se stessa.L'unico spiraglio di luce è il professore di arte, una persona buona e comprensiva che capisce subito che non può restare indifferente. (Fortuna lui!!!)
Questo libro è una denuncia verso tutti coloro che fingono di non vedere e un urlo di aiuto per chi crede di non aver più voce.
Commovente e di una forza enorme.