Dettagli Recensione
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Lettura veloce ma consigliabile
Questo è un libro davvero spiazzante; decisi di leggerlo dopo aver scorto i pareri discordanti in giro sul web e adesso che l'ho finito comprendo pienamente i motivi della cesura della critica, il fatto è che il libro parla di un argomento che è tanto tabù quanto diffuso nei fatti di cronaca: la malattia mentale e il suicidio. La storia è quella di Teodore Finch e Violet, due ragazzi che, senza conoscersi, progettano di suicidarsi buttandosi dalla torre campanaria della loro scuola; arrivati sul luogo, Teodore vede Violet e la convince a desistere; da questo momento il ragazzo, considerato il pazzo della scuola, decide di diventare amico della ragazza con la quale, complice un compito di geografia, stringerà un rapporto sempre più stretto.
Le principali critiche rivolte al romanzo, e che in parte mi sono sorte dopo una prima lettura, sono le seguenti: poca accuratezza nel trattare il tema della malattia mentale, galvanizzazione della figura di Finch e scrittura troppo semplice. Il nostro Finch appare come un eroe maledetto, una specie di profeta/reietto della società che con i suoi modi spiccioli aiuta Violet a superare i propri traumi del passato facendo apparire la psicologia come una cosa inutile; i sintomi provati dal protagonista appaiono come una sorta di malinconia romantica, causati dalla mancanza di amore e di attenzione da parte dei compagni e dei genitori.
Ho deciso di dare tre stelle solo per queste mancanze a livello di stile descrittivo, per quanto riguarda il complesso del romanzo do un giudizio positivo e mi sento anche di consigliarlo con le dovute premesse a un pubblico adolescente; penso che l'uso di una prosa scorrevole e a tratti poetica sia stata una scelta ben consapevole della scrittrice, il cui intento è quello di portare il lettore nella mente di un adolescente problematico che non sa bene quello che gli passa per la testa e ha paura di rivelarlo alle figure di competenza.