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Viaggio adolescenziale senza ritorno
Da sempre il mondo adolescenziale ci mostra la propria unicità parlandoci di amicizia e solidarietà, cameratismo e “ follia “, impronta caratteriale ed ideologie totalizzanti, attimi irripetibili e scelte sbagliate, traumi irreversibili e lunghi silenzi, odore della paura e tacito assenso, inserito nella casualità di una vita che declina qualsiasi possibilità di controllo e definizione pregressa.
Anni ‘ 90, questa è la storia di quattro adolescenti come tanti, Julia, Maggie, Jake ed Adrienne, così diversi per origini e tratti caratteriali, uniti dal caso, sceltisi e separatisi per volontà propria e destino crudele.
Maggie e Julia sono fratelli, figli di una upper class che da’ per scontati umori e sentimenti, con genitori che hanno imbalsamato la propria infanzia rinnovandone l’ immagine con una essenza da tempo sparita.
Maggie, la minore, carismatica ed integralista, divide il mondo in bianco e nero ed ha una predilezione quasi feticistica per i deboli, Julian, il maggiore, è la sua ombra, così schivo, remissivo, recalcitrante, sempre un passo indietro.
Jake, futuro artista, è un ragazzo enigmatico di umili origini con una idea di riscatto sociale cucita addosso e che sfrutterà la fortuna ed il caso per iscriversi ad Oxford.
Adrienne è bellissima, ha una madre egocentrica e fagocitante, è ricca e soprattutto molto americana.
Quale la loro storia? Una rete relazionale costruita tra le mura di un college oxfordiano ed attorno ad un mondo adolescenziale che tutti noi abbiamo vissuto, amato e rimpianto, ma anche sofferto ed a tratti persino odiato. Relazioni indissolubili, amori, affinità elettive, ma anche dolore, bullismo, cupezza emotiva, senso di esclusione dal branco e desiderio di rivalsa e giustizia per i torti subiti .
Una narrazione con una indefinitezza spazio-temporale a più voci, che mescola e confonde passato e presente per ricostruire una storia che ha avuto ed avrà un punto di rottura evidente, irrecuperabile ed inadattabile al flusso della vita.
Una certa vivacità e fluidità narrativa e descrittiva, un ardore che stride con i pacati e riflessivi argomenti della ragione e con la spettrale ambientazione di uno strano mondo fatto di vecchie pietre e pavimenti plastificati.
Una duplicità conclamata, un giuoco delle coppie ( Maggie-Julian, Adrianne-Julian, Maggie-Jake, Maggie-Adrienne, Julian-Jake ) ad incastro che modella alleanze ed esclusioni, ma anche dipendenza ed imprescindibilita’. Spesso le scelte sono state sbagliate, dettate solo da cuore ed istinto, escluso ogni senso di ragionevolezza.
Il mondo adolescenziale, con i propri codici comportamentali e l’ impossibilità di fare chiarezza, vive e si nutre di contrasti evidenti, un certo respiro di invincibilità ( Maggie ), un’ indole votata ad agire con prudenza, seguendo dettami filosofici ( Julian ), un ansioso desiderio di piacere, ( Adrienne), una forte volontà di riscatto umano e sociale ( Jake ).
Il futuro sarà solo una ipotesi ed ombre del passato rivissute e riproposte, alcune per sempre, accompagnate anche da gesti estremi. Altrove il silenzio e le parole non dette celeranno inaudite sofferenze, incomprensioni, timidezza reiterata ed assenze totalizzanti, ne’ va sottovalutata la forza di un destino beffardo .
“ Noi “ è un romanzo frizzante, la cui semplice trama ripropone una ricostruzione della trama stessa che conta poco se non nei propri esiti funesti.
Tutto il resto si apre ad un senso, l’ enigmatico e complesso sistema relazionale che espone i protagonisti ad un vortice di azioni e reazioni, travolti da pulsioni incontrollate ed incontrollabili trasformate in sentimenti tardivi o rimaste tali e solo sopite.
Un romanzo con spunti e dialoghi interessanti, senza pause, pochi tocchi descrittivi, molti dialoghi fitti e monologhi, con un costrutto piuttosto fragile che stenta a reggerne il carico emozionale ed un mondo adulto dipinto come sordo ed evanescente, semplice fiera delle vanità.