Dettagli Recensione
La quiete prima della tempesta... SPERO!
Secondo libro della saga, come tale si sente che è “di passaggio”. Quello che intendo dire è che su per giù la storia non si modifica molto. Lo scopo dei nostri protagonisti è quello di fermare Valentine che è in possesso di due strumenti mortali: la Coppa e la Spada. Devo essere sincera, mi sono persa per strada il motivo per cui la Coppa Mortale sembri non rappresentare più un pericolo (e qui chiedo aiuto a chi l’ha già letto). Comunque, questo è l’obiettivo a inizio libro e questo rimane l’obiettivo a fine libro. Ovvio, ci sono dei passi avanti nella storia (ci mancherebbe…), ma il filo narrativo principale è pressoché immobile.
Conosciamo un po’ di più Jace, il suo passato, il motivo di alcuni aspetti del suo carattere. Scopriamo alcuni poteri di Clary, sopiti per la vita che ha condotto da mondana fino a questo momento. Anche di Alec, Magnus e Isabelle scopriamo qualcosa in più, seppur secondo me restino ancora troppo marginali. Insomma, vengono approfonditi più i personaggi della trama, cosa che ho apprezzato, perché nel primo libro era successo esattamente il contrario ed erano quasi tutti dei semplici nomi su un foglio di carta.
Quindi: libro 1 incentrato sulla trama, libro 2 sui personaggi. Col terzo mi aspetto un mix di entrambi e un bel ricco romanzo (insomma, la quiete prima della tempesta!).
E ora, se avete letto la mia recensione di “Città di ossa”, saprete bene che mi ero messa a contare gli “scrollò le spalle” e i “produsse”, ripromettendomi che lo avrei fatto anche per il secondo libro. Un netto miglioramento: nessun “produsse” e molti meno scrollamenti, anche se sono aumentate le tipologie. Infatti non ci sono più solamente scrollamenti di spalle, ma anche di teste e di giacche, per un totale di 26!