Dettagli Recensione
Nice to meet you, Sirius..
Sirius black, pluriomicida è scappato da Azkaban, prigione di massima sicurezza, ed è alla ricerca di Harry Potter. Il pericolo è immediato così come la certezza del fatto che pur di trovarlo tenterà di entrare a Hogwarts. Ma da cosa deriva questa incessante ricerca? Perché il galeotto è così interessato al maghetto più famoso della storia della magia? Un nuovo mistero tutto da dipanare è questo, un enigma a cui se ne sommerà un secondo che riuscirà con la sua ambiguità a rendere ancora più apprezzabile questo terzo capitolo della saga.
E’ infatti necessario precisare che questo volume è quello che simbolicamente può essere definito come il “giro di boa” della serie in quanto è da questo che la stessa si sviluppa entrando nel vivo di quelle che saranno le avventure più “succulente” ideate dall’autrice. Ed oltre che ad una sostanziale innovazione dal punto di vista della trama, in detta opera si incrementano anche i personaggi nonché i luoghi descritti. Veniamo a tal proposito a conoscenza della figura dei dissennatori, scopriamo della Giratempo, del Gramo, di Hogsmeade, incontriamo nuovi personaggi quali Lupin e Peter Minus, apprendiamo della tecnica dell’expecto patronum e molto altro ancora.
Quello presentato si dimostra essere un episodio particolarmente avvincente anche grazie allo stile accattivante di cui è imperniato: la Rowling sa catturare il lettore, dando e togliendo, rimescolando le carte al punto giusto, rendendo palpabile la presenza del male oscuro che non è più soltanto un ricordo bensì un dato di fatto, una certezza, talché soltanto in ultima battuta è possibile evincere nel concreto della risoluzione della problematica.