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Felix Felicis
Mi appresto a recensire il sesto e penultimo libro di una saga ormai divenuta leggenda. Iniziamo con il dire che in questo libro usciamo dalla visuale di Harry poichè riusciamo anche a vedere ciò che lui non vede. Sembra una cosa da niente ma è una grande novità in questa saga. Il primo capitolo si apre con l'incontri tra i ministri del 2 mondo e il ciò l ho trovato fantastico oltre che confusionario. Fantastico perchè- anche se per breve tempo- i 2 mondi entrano in contatto ed è una pura delizia sentire i 2 ministri conversare sui problemi dei 2 mondi e che alla fine sono gli stessi. Ciò-secondo me- é una metafora che sta a significare che nonostante ci siano grandi avversità che ci dividono i nostri problemi sono un tutt'uno e vanno risolti con la cooperazione. Fatto questo escursus voglio spiegarvi il perchè il capitolo é confusionario. Lo è perchè mette sempre più in confusione il rapporto tra i 2 mondi e non cè bisogno di spiegarvi il perché.
Ora passiamo ad analizzare lo stile che-per fortuna- non ha subito alterazioni dal quinto capitolo ed il che è un bene per far mantenere un senso di continuità ad un'opera.
Altro punto su cui mi vorrei focalizzare è la forza che viene data al ricordo. Difatti questo libro è basato quasi totalmente sulla forza del ricordo e sugli effetti che può avere sul nostro presenta. Nulla di più sublime poteva essere trattato in una saga che oramai aveva toccato tutti gli argomenti trattabili. Un altro punto a favore va dato a questo libro per l'evocatività di certi capitoli; magari sembra scontato ma riuscivo ad immaginarmi il fluire delle scene come se dentro la mia mente avessi un proiettore e questo riuscisse a trasporre le immagine/scene davanti ai miei occhi. Incredibile....
Ora di solito analizzo i nuovi personaggi introdotti ma vorrei più soffermarmi su quelli già "esistenti". Voldemort.... cosa dire se non che èil protagonista principale del libro, infatti tramite il pensatoio riviviamo, tramite silente, vari periodi della vita di Voldemort. Mi era sempre piaciuto pensare che all'inizio Voldemort fosse un'anima innocua ma..... aspettative deluse, perchè seppur mostri un briciolo di rispetto nei confronti di silente-al loro primo incontro- si riesce a capire quale anima malvagia essa sia.... poi con lo scorrere dei ricordi Voldemort diventa più subdolo fino a diventare un alunno modello... sembra un paradosso ma leggendo capirete. Altro personaggio che vorrei analizzare é Horace Lumacorno, che a mio dire é il personaggio più umano di tutta la saga, si fa raggirare dai complimenti di Voldemort e suvvia non cè da fargliene una colpa perchè a chi di noi non piace essere adulato? Nonostante ciò ha la possibilità di riscatto e anche se riluttante all'idea-cosa comprensibilissima- alla fine riesce a redimersi ...... insomma il personaggio meglio riuscito alla Rowling.
Vorrei spendere una parola per la pozione della fortuna, che a mio dire è la ciliegina sulla torta poiché essa oltre a essere dificilissima da preparare ha un efetto non proprio dei più longevi..... come se la Rowling ci stesse dicendo, bisogna faticare per raggiungere il nostro obbiettivo e quindi la felicità con esso ma quest'ultima non sarà duratura e quindi bisogna sfruttare quel momento al massimo.... Strabiliante