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Storia del pinguino che tornò a nuotare
 
Storia del pinguino che tornò a nuotare 2016-05-29 10:38:17 evakant
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
evakant Opinione inserita da evakant    29 Mag, 2016
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JUAN SALVADO

“Con un amico vicino tutto è di nuovo possibile”

Ma chi l’avrebbe mai detto che questo amico potesse essere un buffo pinguino di Magellano?

Negli anni 70 Tom è un giovane inglese in cerca di avventure nelle selvagge terre sudamericane, con il naturale pragmatismo inglese Tom si mantiene insegnando in college per giovani figli di immigrati inglesi in Argentina e nel tempo libero cerca l’avventura con la sua moto e a bordo di improbabili treni su e giù per il Sudamerica, dalla terra del fuoco alle pampas dei gauchos… il suo destino e la sua storia si intrecciano con le vicissitudini politiche del paese sudamericano e con la vita di un giovane pinguino.

Tom è in Paraguay e poco prima di partire per il college di Quilmes dove ripartirà l’anno scolastico si imbatte in una baia marina, poco distante dal suo alloggio, invasa dal petrolio: lo spettacolo è agghiacciante, migliaia di pinguini soffocati dal petrolio, adagiati sulla spiaggia, impotenti, soffocati dalla presunzione e dalla ferocia umana, ma in mezzo a quella massa qualcosa, anzi, qualcuna di quelle bestiole si muove ancora. Tom non ci pensa due volte: cerca alla bell’è meglio di catturare il pinguino, stoico, combattente, non ne vuole sapere e lo ferisce ad una mano, riesce a portarlo fortunosamente in casa e inizia la difficile opera di “ripulitura” dal petrolio e dal catrame. Certo l’animale non è per nulla d’accordo all’inizio, ma poi pare capire e apprezzare, Tom riesce anche a farlo mangiare…ma un nuovo dilemma si presenta all’orizzonte: come passare la dogana con un pinguino al seguito?
Tom prova a rilasciare l’animale alla baia, ma l’animale non ne vuole sapere e lo segue, non gli resterà che portarlo in Argentina.

Assisteremo ad un viaggio divertente, rocambolesco, avventuroso, ma Juan Salvador arriverà finalmente al college di Quilmes.
Juan Salvador, come il Gabbiano Jonathan Livingston anche se per tutti al college il pinguino sarà Juan Salvado e non Salvador.

Assisteremo increduli al ruolo di psicologo, confidente, consigliere che il piccolo Juan Salvado avrà per tutti al college, dal personale ai ragazzi più soli e bistrattati.
Un uccello con un caratterino niente male, che vivrà su una terrazza mangiando sardine e nuotando in piscina, coccolato, amato e vezzeggiato da tutti, college e villaggio adiacente compreso.
Tom si interrogherà su come far tornare al suo ambiente naturale il piccolo pinguino, si spingerà molto lontano nelle selvagge terre del sud dell’Argentina, penserà anche allo zoo di Buenos Aires, ma il cuore non riuscirà a lasciarlo in un posto tanto triste e inadatto ad uno spirito irriverente come quelle di Juan Salvado.

Una storia commovente, divertente e piena di sentimenti semplici e genuini, finale non lieto ma che fa riflettere molto sul ruolo dell’uomo, sul suo impatto sull'ambiente, sull'amicizia che può nascere anche nei modi più inaspettati.

E dopo decenni, Juan Salvado ha ancora qualcosa da insegnare all'ormai invecchiato giovane Tom.

Lo stile è fresco, semplice, la storia di Juan Salvado si intreccia con quella della crescita del giovane Tom, e capitolo dopo capitolo gli insegnamenti del pinguino al ragazzo prendono forma proprio nella maturazione dell’autore.

Volevo inoltre spendere due parole sul titolo del romanzo, o meglio, sulla sua traduzione, a mio avviso del tutto inadeguata, per non dire di peggio…
Il titolo originale è più semplice, più adatto e sicuramente più efficace “The Penguin Lessons” che in italiano diventa “Storia del pinguino che tornò a nuotare” un po’ a fare il verso ai titoli di Sepulveda e forse per attirare un pubblico simile… peccato che questo romanzo non abbia nulla a che vedere con le storie proposte da Sepulveda: né per la tipologia di narrazione, né per il tipo di storia, forse solo il fatto che il protagonista è un animale.

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