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Una giungla è l'intera terra
Una piacevole scoperta è stato Kipling e il suo "Libro della giungla". Non mi fraintendete, con Mowgli, Baloo, Bagheera e Shere Khan ci sono cresciuto, nella loro versione disneyana che ancora mi emoziona ogni volta. E li ho amati profondamente. "Ti bastano poche briciole, lo stretto indispensabile, e i tuoi malanni puoi dimenticar...". Che ricordi.
La lettura del primo libro della giungla è stata soddisfacente oltre le mie previsioni, soprattutto nelle parti che hanno come protagonisti Mowgli e compagnia. Già, perché non tutto il libro è incentrato su di loro, ma diviso in una serie di racconti, alcuni dei quali hanno tutt'altri protagonisti. Inutile dire che i più belli e memorabili sono quelli sul cucciolo d'uomo, anche se quello sulla mangusta Rikki Tikki è stato altrettanto carino. Kipling è un magnete, è piacevole a leggersi e ti porta nei meandri della giungla, in mezzo ai suoi variegati abitanti.
Disperso durante la fuga dalla tigre Shere Khan, il piccolo Mowgli trova rifugio nella tana di Babbo lupo e Mamma lupa, che lo crescono come un figlio. Accolto dal branco con la diffidenza che è però tipica degli uomini, sarà accettato solo grazie all'intercessione del saggio orso Baloo e dell'astuta pantera nera Bagheera, che per la salvezza della vita del cucciolo d'uomo offrirà le spoglie di un toro da lei ucciso. Saranno proprio l'orso e la pantera nera a insegnargli a sopravvivere nella giungla, trasmettendogli le sue leggi e permettendogli di vivere in armonia con essa.
Certo, la giungla è crudele, spietata, ma lo è anche il mondo "civile" degli uomini, forse anche di più, e Mowgli potrà scoprirlo sulla sua stessa pelle. Eppure le analogie tra i due mondi sono tante, come fossero un'unica entità la cui differenza sta nei suoi abitanti e in pochi altri dettagli.
La giungla ha i suoi lati oscuri, così l'uomo; ha i suoi abitanti senza pietà, carnefici, ma anche quelli dal cuore grande; ha i suoi grandi difetti, ma da qualche parte l'amore rende qualsiasi posto migliore, se lo si riesce a scovare e stanare. Che sia giungla o mondo umano, bisogna semplicemente imparare a viverci e ad amare.
Scusate, ora vado a vedere il cartone Disney.
- Ma perché… Perché qualcuno dovrebbe volere la mia morte? - disse Mowgli.
- Guardami, - disse Bagheera, e Mowgli la guardo fisso negli occhi. Tempo mezzo minuto e la pantera aveva girato la testa.
- Ecco perchè, - disse Bagheera, spostando la zampa sulle foglie. - Neanch'io riesco a guardarti negli occhi, e io sono nata fra gli uomini, e ti voglio bene, Fratellino. Gli altri ti odiano perché non sanno reggere il tuo sguardo; perché tu sei giudizioso; perché hai estratto gli spini dalle loro zampe… Perché sei un uomo.
Indicazioni utili
Il richiamo della foresta