Dettagli Recensione
Come una granata
E va bene, ho pianto. In più punti. Soprattutto alla metafora della granata. Niente di più azzeccato.
Nonostante il tema e la storia narrata, ho trovato questo romanzo davvero piacevole. Non sono d'accordo con chi "accusa" l'autore di sfruttare un tema sensibile per accaparrarsi lettori dalla lacrima facile e dal sentimentalismo in affitto.
Ci sono diversi modi di affrontare la malattia, come ci sono diversi modi per raccontarla. Non starò qui ad elencare frasi retoriche del tipo "se uno non lo prova sulla propria pelle, non può capire.."
Augustus e Hazel non sono due eroi né due paladini del cancro, sono due ragazzi: con sogni da ragazzi, speranze da adolescenti, ma una malattia che ridimensiona ogni piccola quotidianità.
Ho apprezzato tantissimo l'ironia e la pungente malinconia dei dialoghi tra i protagonisti e mi é piaciuto come "un'imperiale afflizione" sia stato un filo conduttore..un romanzo nel romanzo.
Avrei osato inserendo qualche altro personaggio "negativo" oltre a Monica, che più che negativo, rappresenta la maggior parte delle persone di fronte a questo tipo di situazioni.
Non so se guarderò il film, perché in questo caso, credo che il libro possa restare di più.