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Uomini & donne: book version
Ho letto questo libro perché era stato regalato a mia sorella per Natale ed io ero in astinenza da lettura, ma ero sicura che si trattasse del solitissimo triangolo amoroso. Be’, mi sbagliavo… o meglio, il triangolo è lì ma nel volume c’è molto di peggio.
Innanzitutto non ho assolutamente capito per quale assurdo motivo venga definita una storia distopica: non c’è nessuno dei caratteri di quel tipo di società; soltanto la popolazione è divisa in caste e c’è la monarchia, stop. L’autrice spiega poco, e in modo molto caotico, di come si possa essere passati dai normali USA al regno di Illea; spero che lo abbia fatto negli altri libri anche perché c’è un lieve interesse per i ribelli del nord e del sud che sembra nascondere qualcosa. Una futura svolta della storia più impegnata e sensata?Lo spero vivamente per lei.
Per quanto riguarda la protagonista vorrebbe apparire sicura dei propri principi, ma in realtà dimostra di essere l’esatto opposto: non vuole partire per il Palazzo ma poi diventa felice di farlo, decide di diventare la paladina delle caste inferiori ma poi non fa assolutamente NULLA per aiutarle, non vuole competere per il principe ma poi lo fa… questa, signori, è coerenza.
Nel libro appaiono una miriade di personaggi, a partire dalla famiglia di America (sette persone) passando per le sue cameriere (tre), fino ad arrivare alle Selezionate (trentacinque). Ebbene, la Cass è riuscita nell’impresa di trasformarli tutti in evanescenti apparizioni. Nessuno di loro è minimamente approfondito, soltanto qualcuno gode di un minimo di descrizione fisica, addirittura durante la storia spuntano dal nulla Selezionate delle quali non si conosceva l’esistenza. Marlee, che dovrebbe essere la migliore amica di America, compare e scompare dal romanzo per interi capitoli. Gli unici due personaggi che godono di un trattamento lievemente migliore sono, indovinate un po’, i due amanti: il principe Maxon e la guardia reale Aspen. Maxon l’ho odiato fin dal principio: è un completo idiota. Parla come un tizio dell’Ottocento e sembra cadere dalle nuvole per qualsiasi cosa. Non hai mai avuto uno straccio di amico?Non hai mai baciato una ragazza?!Ma per favore!La scrittrice voleva rendere magari la sua inesperienza, ma così Maxon tratta le donne come se fossero uno strano animale mai visto nonostante il castello pulluli di cameriere e dignitarie varie. Aspen è l’unico forse un po’ più coerente e meglio caratterizzato; per lo meno, non è un perfetto idiota. Chissà forse perché scopiazzato da Wings di Aprillinne Pike? Così come anche la storia d’amore tra lui e America che appartengono a caste differenti?
La storia l’ho trovata semplicemente assurda: la futura regina di un regno viene scelta attraverso uno stupidissimo reality show?!Non solo, il programma televisivo poteva almeno essere caricato di qualche significato profondo in più, invece è superficiale esattamente come promette: trucchi, vestiti, pianti isterici, bisticci. Le interviste televisive tra le Selezionate e il famosissimo Gavril?Bruttissima copia di Caesar Flickerman di Hunger Games.
Infine, chiudo le critiche come avevo iniziato: la coerenza èimportante! Nel libro ci sono personaggi che sono in piedi e un attimo dopo sono seduti, personaggi addormentati che dopo un rigo sono svegli, gente piangente che dopo un secondo ride; su via! Mi domando sul serio come si possa pensare di pubblicare e tradurre un libro del genere.
Se non si fosse già capito da quanto detto, ritengo questa storia assolutamente RIDICOLA, gli unici punti a favore sono la copertina, semplicemente fantastica, e lo stile: fresco, leggero e scorrevole.
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