Dettagli Recensione
Peccato non esser più bambini
Su questo libro si è detto davvero già tutto. Un fenomeno letterario che ha prodotto un’intera generazione di amanti del fantasy, cresciuti in compagnia di gufi portalettere, bacchette di piume di fenice e scope volanti, rigorosamente Nimbus Duemila. Da aggiungere, ho solo la mia piccola e modestissima esperienza.
Oggi, ad anni di distanza dal momento di massimo fulgore, in cui aggrottavo le sopracciglia di fronte a tanto entusiasmo per un genere che non mi ha mai interessato granché, mi è venuta la curiosità di leggerlo perché, se è vero che il delirio collettivo non è certo garanzia di qualità, è altrettanto vero che di prodotti letterari senza fisionomia, destinati al largo consumo, ce ne sono tantissimi, e solo pochi sono capaci di entrare nel cuore di milioni di lettori.
Cosa mi ha sorpreso leggendolo? La "normalità". Contrariamente alle aspettative, il mondo in cui ci troviamo immersi non è artificioso o fastidiosamente assurdo, nonostante sia intessuto di elementi e figure magiche studiati proprio per far volare la fantasia. Harry è prima di tutto un bambino, cresciuto senza affetto un po’ alla David Copperfield, per cui la scuola di magia di Hogwarts significa innanzitutto possibilità: di amicizia e condivisone, di accettazione del diverso, di rispetto per figure genitoriali finalmente sagge e giuste, di coraggio e audacia, quando la posta in gioco è qualcosa per cui vale la pena lottare. Il successo sta probabilmente in questa equa miscela di elementi fantasiosi ed emozioni reali, dosata con equilibrio e curata nei dettagli.
Di certo è una storia bella e coinvolgente che si offre a mille chiavi di lettura a seconda dell’età e dell’indole: qualcuno si fermerà a strabuzzare gli occhi di fronte a un incantesimo, sognando di essere un campione di quidditch, qualcuno amerà questi legami pieni di affetto sincero e qualcuno leggerà qualcosa di più nella lotta tra bene e male che fa da filo conduttore alla trama.
Mi dispiace solo aver perso l’occasione di leggerlo con lo sguardo dell’infanzia...
Da regalare per Natale alle nuove generazioni di maghetti.
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Commenti
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sì, avevo troppi pregiudizi per via del clamore mediatico.
Invece ho scoperto una lettura davvero graziosa. Seguirò il consiglio e leggerò anche i prossimi...:)
Grazie per avermi letto.
Aspettiamo i tuoi commenti :-)
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Inutile dire che già dalla prima lettura ne sono rimasta affascinata, ti consiglio di leggere i successivi capitoli, migliora sempre più..