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Alla ricerca del Grande Forse
Scrivere una recensione su Cercando Alaska non è semplice. Non perché non sappia cosa dire, anzi avrei tanto da dire, ma perché non so come farvi capire cosa sento per ora, dopo averlo finito.
Se vi chiedete se mi sia piaciuto, la risposta è assolutamente sì!
Ma adesso che sono giunta alla fine di questa storia, ci sono tante, troppe domande senza risposta. E credo che questo sia stato l'intento di John Green, lasciare il lettore a riflettere ore ed ore, per non arrivare a nulla. Un po' come succede ai protagonisti, a Ciccio e al Colonnello, che stanno giorni a pensare, a cercare una soluzione alla loro domanda, che rimarrà sempre senza risposta.
L'autore ci racconta un Prima e un Dopo, di cosa non sarò io a dirvelo, un passato e un presente troppo diversi, che destabilizzano chi legge. Infatti il lettore, insieme a Ciccio, la voce narrante, sono portati a patire il dolore, la sofferenza e la tristezza che ne derivano da quel momento.
Analizzando le due parti, troviamo una descrizione differente e una diversa meta. Il Prima è la parte più descrittiva, dove impariamo a conoscere tutti e i luoghi principali. Il Dopo è un insieme di emozioni e riflessioni, è la parte più introspettiva di tutto il racconto, che si pone come scopo quello di arrivare alla verità.
Miles, il Colonnello, Alaska, Lara, Takumi,... sono solo alcuni dei personaggi che troviamo all'interno del libro. Personaggi ben caratterizzati e con una propria personalità, seppur non tutti sono forti e sicuri di sé. John Green ci mostra vari aspetti dell'adolescenza, varie sfaccettature sotto forma di giovani dai caratteri diversi. In molti potrete rivedervi in qualcuno di essi.
Miles ha sedici anni e una grande passione per le ultime parole dei personaggi famosi, arriva a Culver Creek alla ricerca di un Grande Forse e con la speranza di trovare degli amici; Alaska al centro di tutto il romanzo, ha un carattere forte, sempre pronta a organizzare scherzi e ad andare contro le regole della scuola; il Colonnello è il compagno di stanza di Miles e il migliore amico di Alaska, lui è un po' il capo, come si può capire dal suo soprannome.
Tutto ciò che il lettore vede e scopre andando avanti con le pagine, è raccontato da Miles, il vero protagonista. Vedremo tutto dai suoi occhi e ne segue una realtà soggettiva e, talvolta, distorta.
Cercando Alaska è una storia unica e appassionante, che riesce a tenere alta l'attenzione dei lettori e viva la curiosità. Personalmente ho preferito la parte del Prima, l'ho ritenuta più interessante e avventurosa. Nonostante il Dopo sia quello che mi ha lasciato maggiormente disorientata.
Questo è uno di quei libri che ti rimangono dentro anche dopo molto tempo, uno di quei libri che ti lascia qualcosa. Cercando Alaska fu il primo libro dell'autore, ma riuscì a regalare ai suoi lettori delle emozioni uniche, con una descrizione ben studiata e per nulla banale.
Non do il massimo dei voti, solamente perché purtroppo la sinossi mi aveva già fatto capire quello che sarebbe successo e quindi per me non è stato tanto inaspettato, come avrebbe dovuto essere.
L'edizione speciale per il 10° anniversario dalla prima uscita, contiene dei contenuti extra: Introduzione di John Green, scene eliminate dal manoscritto originale e domande e risposte dell'autore. Sono tutti contenuti che ho apprezzato davvero tanto, perché mi hanno aiutato a capire le intenzioni e le decisioni prese da Green. Oltre a farmi scoprire delle curiosità particolari sulla stesura del romanzo.
Consiglio questo libro a tutti, qualsiasi genere voi amiate, credo che Cercanco Alaska possa essere una bellissima lettura per chiunque. Ha tanto da insegnare e da trasmettere, non perdetevelo!