Dettagli Recensione
Attenta a ciò che desideri...
…specie quando lo ottieni.
Coraline la definirei una favola horror: protagonista (con narrazione in terza persona) una ragazzina – cosa decisamente pericolosa, in genere, ma che a Gaiman riesce alla grande – che si sente trascurata dalla famiglia e vagheggia una sorta di "mulino bianco" affettuoso ed accogliente (magari giusto senza Banderas e la gallina, va’).
Lo trova – inaspettatamente – in un varco attraverso una porta apparentemente murata. Al di là vi è una realtà apparentemente bella, con genitori affettuosi, cose buone da mangiare, considerazione.
Ma.
Le persone non hanno gli occhi, al loro posto bottoni neri.
Coraline può rimanere ed essere felice, ma dovrà accettare di farsi cucire i bottoni al posto degli occhi (ma non fa male, assicura l'Altra Madre).
Coraline è perplessa e il personaggio dell'Altra Madre è complesso. Appare affezionata alla bambina, ma scopriamo che ha la tendenza a "prendere" le persone, soddisfare il suo bisogno di affetto e poi liberarsene. Ben presto Coraline scopre di doversi salvare e di dover salvare anche i suoi veri genitori e le anime di tre bambini che sono stati ingannati, in passato, dall'Altra Madre.
La aiuterà un gatto nero che è il mio personaggio preferito.
Alcuni elementi son piuttosto agghiaccianti (il teatro, l'Altro Papà in cantina, la mano etc), però penso che (anche) da bambina mi sarebbe molto piaciuto leggerlo.
Come Nessun Dove e Stardust, anche questo lo consiglio vivamente.
Ad Maiora!
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Commenti
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credo che dipenda un po' da bambino/ragazzino. Io direi che dalla scuola media sicuramente si può leggere anche da soli. Per le elementari, magari meglio con la mediazione di un adulto.
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