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The Giver. Il Donatore
 
The Giver. Il Donatore 2015-07-11 12:00:13 fraghi88
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
fraghi88 Opinione inserita da fraghi88    11 Luglio, 2015
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Un libro distopico da segnalare

RECENSIONE

A partire dal presupposto che non sono una patita dei distopici, mi sono avvicinata a questa saga con la curiosità nata attraverso la lettura di tanti giudizi positivi e per quanto questo romanzo faccia parlare molto bene di sé.
Adesso con la recente trasposizione cinematografica, il mio interesse si è acceso ancora di più, così ho deciso di iniziare a misurarmi in questo genere di letture.
A differenza di molti altri generi che amo, posso dire che ho letteralmente divorato questo libro e non ho impiegato neanche una settimana a leggerlo!
Dentro a questa trama ho trovato tanti generi: urban fantasy, young adult e distopico.
Ora finalmente ho compreso il motivo del suo successo e quanto la sua forma distopica si differenzi da tutti gli altri distopici usciti di recente.
Credo fermamente che abbiano voluto in qualche modo uguagliarsi alla penna di Lowry, ma penso proprio sia impossibile per gli scrittori passati e per quelli che verranno.
Nella storia ci sono pochi personaggi ma ben trattati, che fanno mettere in luce, come è giusto che sia, il protagonista del primo capitolo di questa saga.
Jonas, un Undici che aspetta con trepidante ansia e preoccupazione l’arrivo della cerimonia annuale di Dicembre.
Il Comitato degli Anziani designerà i nuovi Dodici associando a ciascuno di loro un ruolo adatto e fondamentale nella Comunità.
Una Comunità dove ciascuna Unità familiare è composta da Mamma, Papà e un maschio e una femmina, che con il tempo verranno loro assegnati come Figli.
Una Società davvero singolare, dove tutti devono seguire regole ferree, conformi al regolamento di un’Uniformità,la quale deve essere sempre rispettata.
Qualora non lo fosse, ci saranno dovute punizioni, fra cui come per i casi più gravi, quella del Congedo.
Ogni persona congedata dovrà essere espulsa dalla Comunità e verrà mandata verso un Altrove ignoto.
Altrove appare un mondo lontano e curioso, ma del quale nessuno nella società di Jonas parla volentieri.
Per questo il protagonista, dopo essere stato designato come Accoglitore di Memorie durante la cerimonia, dovrà vedersela con una nuova consapevolezza di vita, riuscendo a scoprire attraverso l’aiuto del Donatore la parte oscura della Comunità in cui ha sempre vissuto, ma che non ha mai conosciuto veramente.
Jonas dovrà vedersela anche con le nuove emozioni che la pubertà gli fa scoprire, ma la Comunità non le permetterà neanche di poter godere della più piccola sensazione che la sua età gli regala, perché dovrà assumere come tutti gli altri una pillola per far tacere il corso naturale dei suoi ormoni.
Ho trovato veramente emozionante e profondo lo scambio delle memorie dal Donatore a Jonas, ed è qui che il vero sentimento della storia nasce e cresce al fianco del protagonista.
Non voglio ovviamente svelare troppo della storia, per chi non l’avesse ancora letta, ma soltanto leggendo essa fino alla fine, si può capire quanto ci sia molto più amore, e parlo di amore esistenziale, in questo libro che in qualsiasi altra storia d’amore.
In fondo, ne esistono fin troppi di libri che parlano di amore fra due persone, e su questo primo libro della saga, non vi aspettate un rapporto sentimentale fra due adolescenti o cose del genere, ma la vera autenticità di una storia che nella sua fantasiosa distopia riesce ad immetterci nella realtà di tutti i giorni, molto di più rispetto ad altri romanzi reali.
Un romanzo che con la sua verità raccontata è stato visto quasi come un libro scandalo per aver trattato molti temi difficili e quasi proibiti, ma è proprio questo che lo rende speciale e unico.
Mi è piaciuta molto anche la prefazione, perché prima di immergersi nella storia vera e propria, è importante leggerla, visto che introduce in maniera ottima la tematica del libro, scoprendo quanto veramente ognuno di noi appartenga anche soltanto per un attimo a questo romanzo.
Conferisco alla lettura quattro stelline e mezzo e non cinque, perché sono curiosa di sapere come prosegue la saga.
Un libro commovente e istruttivo, perché apre gli occhi sul mondo che ci circonda, ma ci imprime il cuore di una speranza, quella di poter trovare un giorno il nostro Altrove.

Francesca Ghiribelli.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi vuole conoscere l'autrice madrina del genere distopico.
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Commenti

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MI hai convinto... Però che stress...sempre saghe!! :(
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