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Will ti presento Will
 
Will ti presento Will 2015-02-12 20:30:17 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    12 Febbraio, 2015
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La sostenibile leggerezza di Will al quadrato

Ho scelto “Will ti presento Will” come lettura di evasione da alternare a testi più impegnativi (dai quali peraltro traggo un piacere non certamente inferiore a quello che regalano le letture “leggere”, come il cosiddetto young adult, genere nel quale rientra l’opera di John Green & David Levithan).

Sono a pagina 7 e un linguaggio troppo imparentato con lo slang (“Mi piace un casino”) e troppo ordinario per i miei gusti (“Ed è una fig@t@ pazzesca”) mi respinge e, se assecondo l’istinto, son tentato di abbandonare la lettura seduta stante. Ma cerco di sedare l’istinto, ripetendomi che ogni apriorismo si fonda sul pregiudizio.

Sono in treno: nel tempo di una tratta del mio quotidiano viaggio pendolare normalmente leggo (è un’equivalenza!) venti-trenta pagine di Mishima o Kawabata, o quaranta-cinquanta pagine di buona narrativa italiana… o ottanta pagine di “Will ti presento Will”! Non sarà un segnale che la lettura “young adult” mi sta prendendo? E l’espressione “prendendo” in luogo di “appassionando” non sarà un indizio che lo stile della premiata ditta John Green & David Levithan mi contagia? Meglio tener alte le difese: altrimenti, che ne sarà della mia autostima di lettore pseudo-impegnato???

Piano piano mi accorgo che il viaggio in treno sta diventando l’appuntamento compiaciuto e scanzonato con i due Will. In questo romanzo sono davvero poche le frasi memorabili da citare, ne sono convinto: ma la curiosità, la leggerezza della trama e i capitoli alternati del Will dell’Illinois e del Will dell’Ohio (o forse dell’Iowa, non l’ho capito) hanno un potere seduttivo che è complessivo, distensivo, rilassante, a tratti comico. Che sia una specie capricciosa di mantra?

In quattro viaggi (due andata-ritorno) ho terminato il libro ed è già tempo di valutarlo. Se l’affezione è un metro di giudizio e se il dispiacere di chiudere l’ultima pagina è una cartina di tornasole per riprova, allora devo concludere che questo romanzo mi è piaciuto: per la lievità irrealistica con cui descrive l’outing di uno dei Will (”Però è grandioso che Will lo abbia detto a tutti quanti”), per la rappresentazione dell’adolescenza come età della ricerca, per la freschezza dei dialoghi destrutturati (“io: lo sai qual è la cosa schifosa dell’amore? - a.w.g.: quale? - io: che è così legato alla verità”), per l’evidenza cristallina di alcuni pensieri (“Le cose in cui speri di più sono quelle che alla fine ti distruggono”), per la giocosità fru-fru di alcune trovate (“Deve voler dire qualcosa il fatto che un Will Grayson ne incontri un altro in un sexy shop in cui nessuno dei due aveva intenzione di entrare”)…

Morale della favola: anche nella lettura, mai lasciarsi risucchiare dai pregiudizi!

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... Mishima o Kawabata, oppure la buona narrativa italiana. :-)
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280
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Commenti

9 risultati - visualizzati 1 - 9
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SARY
13 Febbraio, 2015
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Giusto Bruno, niente pregiudizi!
Ottimo commento!... Ma non lo leggo: ci tengo troppo al mio pseudo impegno ;)
Bruno Elpis
14 Febbraio, 2015
Ultimo aggiornamento:
15 Febbraio, 2015
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@ Sary: vero! Il pregiudizio è la tomba della libertà! :-)

@ Rollo: purista! Ma come ti capisco... Io talvolta mi lascio travolgere dalle contaminazioni... :-)

Ciao, b
Grazie Bruno per aver condiviso con noi i tuoi tormenti interiori di lettore intellettuale-impegnato e...per averli superati con la leggerezza che ti contraddistingue!
Condividere pareri riguardanti letteratura facile, commerciale (anche trash all'occorrenza!) è sempre piacevole, parlarne con la stessa considerazione e lo stesso rispetto che si riserverebbero a Tolstoj mi sembra segno di coerenza e calamitare i pareri discordi dei lettori davvero impegnati, che solitamente non resistono alla tentazione di dire la loro, è irresistibile!
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
16 Febbraio, 2015
Ultimo aggiornamento:
17 Febbraio, 2015
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@ Domitilla: Ahahahah, ma sì, in fondo in fondo sullo stesso treno dove si è consumata la mia tragedia pseudo-intellettuale, se a fianco mi ritrovo qualcuno che legge Novella 2000, giuro che una sbirciata la lancio sulle pagine patinate e sui titoloni scandalistici... :-)
Ciao!
Diffido sempre dei libri scritti a quattro mani, per non parlare dei cosiddetti young adult...
Ma se lo dici tu... :-)
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
17 Febbraio, 2015
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@ Cri: ... se lo dico io un corno! :-D
Sai bene che mi lascio piegare da un piacere del tutto momentaneo, che non incide sulla natura delle cose (che restano tali, per quello che sono e per quello che valgono). :-)
A proposito di quattro mani (hai ragione, in genere nascondono un secondo fine): sto leggendo il duo Gamberale-Gramellini e sto affilando le mie armi spuntate... :-)
Ciao!
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
17 Febbraio, 2015
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In effetti non conoscevo questo tuo lato edonistico :-D Gamberale-Gramellini? Si salvi chi può!
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
17 Febbraio, 2015
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Sì, si salvi chi può... (soprattutto) gli epicurei! :-D
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