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Il secondo
L'albero di Talia è stato avvelenato e una miriade di mostri rischia di mettere a repentaglio il Campo Mezzosangue e l'unica cosa che potrà guarirlo è il Vello d'oro.
Grover è in pericolo perché mentre lui era alla ricerca di Pan è incappato in una spiacevole ed ENORME sorpresa.
Riuscirà Percy, con l'aiuto dei suoi amici, a salvare Grover e il campo Mezzosangue? O rischierà di essere espulso a vita?
Ho concluso ieri il secondo volume di Percy Jackson e dopo una giornata di sedimentazione, in cui volevo capire che si mi era piaciuto davvero, posso confermare il mio pollice verso l'alto.
ANCHE SE verso la metà del libro mi sono trovata ad annaspare in un mare di parole confuse in cui secondo me l'ha voluta tirare lunga un po' troppo... Un occhio possiamo anche chiuderlo.
La scrittura è scorrevole e fluida, il linguaggio è molto semplice ed è proprio questo che rende tutto più "veloce".
Alcune cose sono, ahimè, scontate e alla fine si sa sempre chi arriva alla fine e chi no.
Questa è forse la pecca del libro (e della saga temo! Sono abituata a Martin: VALAR MORGHULIS!)
Mi sono piaciuti molto i nuovi personaggi che ha inserito e che hanno interagito con Percy come per esempio Ermes o Arcobaleno o Ciclope e anche Tyson l'ho apprezzato moltissimo.
(ERRATA CORRIGE: proprio nuovi nuovi non lo sono ma diciamo che sono nuovi nella saga!)
Il finale è pieno zeppo di colpi di scena e di festeggiamenti (scontati) ma se pensiamo che davanti a questo libro ce ne sono altri tre non mi lamento.
Buona lettura!
Rebecca
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