Dettagli Recensione

 
Teorema Catherine
 
Teorema Catherine 2014-08-22 22:59:14 JoeGreen
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
JoeGreen Opinione inserita da JoeGreen    23 Agosto, 2014
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Eureka

Quello che provo nell'essere il primo a scrivere un commento per questo libro è strano, rappresenta per me una responsabilità, come se le prime parole lasciate nel vento di un dolce tornado debbano essere spese in modo sagace e degno.
Ma, ad ogni modo, riporterò ciò che credo.

Teorema Catherine è, forse, l'opera più sottovalutata di John Green, o meno conosciuta, che dir si voglia.
La cosa emozionante è che ho appena terminato il libro ed ho detto a me stesso che non sarei riuscito a definirmi un lettore se non avessi scritto una recensione a riguardo.

Teorema Catherine è un intriso di genialità, formazione, coraggio e avventura, un connubio di idee, uno sposalizio di medioevo e rinascimento.

Il romanzo è incentrato sulla figura di Colin Singleton, un mezzo-genio, o, come sostiene lui, un ex-prodigio, che vive la sua vita nell'esasperata ricerca di quel momento eureka, che, come molti sanno, trova radice nel verbo greco eurisko, che significa trovare.
Vuole trovare la sua vita, la sua genialità, quel momento che non gli permetterà di cadere nell'oblio e sprofondare nella miscredenza di se stesso.

Intanto la sua vita scorre, e per quanto possa scorrere nel verso giusto ha una particolarità: tutte le sue ex ragazze si chiamano Catherine, ed è stato un Mollato per ben 19 volte; così, intraprendendo un viaggio on the road con il suo fedele amico Hassan, ed incappando a lavorare a Gutshot, tra varie peripezie, tenterà di stipulare un Teorema che preveda l'esito delle relazioni amorose.

Riuscirà Colin a scovare questo Teorema? Avrà esso riscontro nella vita reale? Sono domande che possono trovare risposta solo in 319 pagine di puro divertimento e compartecipazione vitale tra il lettore ed il referente, in tal caso, John Green.

"Voleva piangere, ma invece sentiva solo un dolore dietro il plesso solare. Piangere è aggiungere qualcosa: piangere è tu-più-le-lacrime. Ma la sensazione che Colin provava era l'esatto - e orribile - contrario del pianto. Era tu-meno-qualcosa. Continuava a pensare a una sola parola, sempre, e sentiva quel dolore bruciante proprio sotto la cassa toracica."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Le furie di Venezia
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
La regina dei sentieri
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Fiocco di neve
Chaos. La guerra
Chaos. Il nemico
I tre gatti
La montagna di libri più alta del mondo
Neverworld
Cenerentola libera tutti
Blackbird. I colori del cielo
La notte dei desideri
Thornhill
L'Ickabog
Corri ragazzo, corri
John della notte
Il cane che aveva perso il suo padrone
Ogni prima volta
Lucas. Una storia di amore e odio