Dettagli Recensione
Nell'arena
Avete forse dimenticato com 'era in principio?
Ricordate, ricordate Roma e i suoi giochi, il piu' grande intrattenimento dell'Impero.
Succedeva piu' di duemila anni fa nella nostra penisola, dove il gladiatori venivano condotti nel Colosseo verso sanguinose lotte all'ultimo sopravvissuto .
E il popolo sulle gradinate osservava, inorridiva, tifava, applaudiva, si divertiva...
Anno Domini non specificato in un' America post apocalittica, Panem e' guidata dall'opulenta Capitol City attorno cui gravitano dodici distretti di sudditi, costretti alla fame e al lavoro contro ogni possibilita' di sovversione. Ogni anno per soffocare l'idea di rivolta Panem e' costretta a offrire il suo tributo per i giochi piu' sanguinosi mai organizzati : gli Hunger Games. Ventiquattro giovani estratti a sorte nei dodici distretti si sfideranno a morte nell'arena .
E' tempo di mietitura, consapevoli agnelli sacrificabili si radunano a migliaia con gli occhi puntati sull'urna, il destino a due passi dall'essere rivelato : i piu' furbi, i piu' forti, i piu' fortunati, i piu' spietati . Strappati dalle loro vite per diventare assassini, per sopravvivere, per proteggere le loro famiglie, o semplicemente per arricchirsi incoronati unico vincitore dei Giochi della Fame.
Sale la febbre, i ricchi frivoli viziati non stanno piu' nella pelle, Capitol City si prepara ad assaporare un nuovo, incredibile, stupefacente spettacolo...
Scritto in maniera estremamente scorrevole, l'appiglio al fenomeno dei reality show e' ormai frequente in letteratura. Eppure il libro della Collins sorpassa l'inghippo del fenomeno ricorrente e si avvale di un ritmo serrato, di scenografie futuristiche artificiose e maliarde, di colpi di scena improvvisi per regalarci una fiction incredibile, a perdifiato fino all'ultimo colpo.
Il lettore che assiste agli Hunger Games e' forse riconducibile al popolo del Colosseo ?
Perche' io mi sono divertita un mondo davanti a quello schermo maledetto che intrappolava i concorrenti. No, no, questa e' solo finzione.
Con la coscienza pulita, sono libera di correre verso il secondo volume. Oh yes.
Buona lettura.
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Commenti
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mi associo a silvia.
un saluto paola
(Scherzo, ho letto un paio di Morozzi, sul tema, niente male...)
Basta che se ne parli male, che li si ridicolizzi... loro e quei palloni gonfiati che vi partecipano.
Il tuo commento - invece - è adorabile.
:-)
Silvia, direi che non e' proprio il tuo genere. Non ti ci vedo proprio con gli Hunger Games per le mani.
Ovviamente grazie a Maldestra che mi ha regalato l'intera trilogia :-)
Ma il libro non e' affatto male nel suo genere, giuro :-)
E il secondo e' ancora meglio.
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con le tue parole riusciresti a convincermi a leggere pure questo :-)