Dettagli Recensione
il prigioniero di Azkaban
Dopo tre giorni di assidua lettura fra onde sabbia e nuvole, sono arrivata alla fine anche del terzo volume della saga di Harry Potter.
In questo libro si nota il balzo in avanti della Rowling che ha portato quasi a maturazione la sua scrittura riempiendo il libro di descrizioni e dettagli all'apparenza inutili ma che rendono magica la saga.
A dire la verità, se devo essere un po' pignola ho trovato che la parte finale in cui Hermione usa la GiraTempo sia stata troppo veloce. Nel film hanno dedicato tempo del tempo utile per far capire l'influenza delle azioni nel tempo mentre nel libro è troppo velocizzato.
Non ricordavo tante cose, per esempio che il padre di Harry Potter era un animago e si trasformava in alce che alla fine è il Patronus di Harry.
Questo nel film non viene spiegato (avete presente la mappa del malandrino?).
Ribadisco il mio astio nei confronti del Quidditch che ha un effetto soporifero e che a volte sembra avere la funzione di dover allungare la storia. Scusatemi, ma lo trovo abbastanza inutile e noioso.
A parte questo adoro la Professoressa Cooman, la parte che ha nel libro è molto bella e articolata, divertente e necessaria. Mi dispiace fare sempre confronti con il film ma per esempio la stessa professoressa sembra una deficiente senza arte ne parte, quasi inutile per la parte che fa.
Invece non è così e non è giusto che l'abbiano fatta apparire poco interessante, anche perché ha una parte relativamente importante nella storia....
Ad ogni modo mi è piaciuto, ovviamente il libro vince sul film e qui non ci piove.
Leggetelo!
Vi trasporterà in un mondo magico!
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