Dettagli Recensione
Hunger (SBADIGLIO) games
Dopo la minaccia di suicidio alla finale degli Hunger Games in cui erano rimasti lei e Peeta, la vita di Katniss si complica.
Viene vista come la ghiandaia imitatrice, un simbolo di libertà e ribellione nei confronti dello stato.
Lei crede che una volta tornati a casa la sua vita tornerà come prima se non fosse che, oltre alla ricchezza che si trascinano dietro i vincitori degli Hunger Games, dovrà stare attenta a comportarsi in un determinato modo.
Il terzo anniversario della memoria arriva dopo 75 edizioni di questo terribile gioco e porta con se una sorpresa: tutti i vincitori delle passate edizioni dovranno tornare nell'arena a combattere all'ultimo sangue. Questo perché Capitol City vuole ricordare che nessuno è più potente di lui.
Chi sarà il nuovo vincitore?
CONTIENE SPOILER
Personalmente trovo che questo libro sia meno coinvolgente del primo ma nonostante tutto l'ho letto in due giorni scarsi.
Incredibilmente la scrittura è scorrevole e in ogni capitolo succede qualcosa che incuriosisce incitandoti ad andare avanti nella lettura.
Una grossa pecca è il fatto che fino a tre quarti del libro si parla solo ed esclusivamente dei viaggi che i due vincitori devono fare ai distretti vari, come cambia la loro vita, i loro litigi da "forse sono innamorata o forse amo un altro", i discorsi e le "seghe" mentali di Katniss che a lungo andare creano attrito rendendo meno fluida la narrazione.
Questa ragazza è divisa in due: Gale il suo amico di sempre che ama ma non sa di amarlo (non può permetterselo perché deve badare a salvare l'umanità) e Peeta che l'ha salvata e con cui si sente in debito perennemente (maledetto lui che pur di salvarmi la vita si è fatto amputare una gamba).
Lei è un personaggio un po' lunatico e a volte mi ha annoiata perché rispetta troppo la realtà.
"Lo amo? Forse dovrei amarlo perché ha dato la vita per me! Come mai il suo bacio mi fa provare brividi? Ma io non posso permettermi di cedere. Lo uccido? o lo lascio vivere? Non posso perché ha salvato Prim, ma se non lo uccido lui ucciderà me!"
ECHEPPPPPPALLE!
Tutto ciò occupa almeno tre quarti di libro mentre il restante quarto viene occupato dall'arena.
A mio avviso doveva invertire la scelta.
In fin dei conti, il primo libro ha attirato proprio perché si parlava delle ingiustizie di un popolo schiacciato dal Capitol City e delle uccisioni degli Hunger Games.
Mentre sul secondo..... Perché si parla nella maggior parte del tempo di rifarle il look, dei vestiti e delle paranoie di Cat?
Mah. Questa cosa non l'ho molto apprezzata.
Questi Hunger games dovevano affrontare un'arena assai più interessante e spietata della prima, in cui tutti i vincitori dovevano tentare di sopravvivere.
Non è stata abbastanza sviluppata tanto che ad un certo punto non capivo più nulla.
Un po' annacquata. Forse doveva in qualche modo giustificare il fatto che voleva a tutti i costi scrivere una trilogia. (Non smetterò mai di domandarmi perché un fantasy non può essere auto conclusivo.)
Per fortuna che la scrittura è scorrevole e veloce, non ci sono termini complicati o pensieri arzigogolati che rallentano la lettura.
I personaggi sono abbastanza stereotipati quindi anche in questo non bisogna fare sforzi sovrumani per capire i protagonisti.
E ovviamente, finendo con Katniss che è stata salvata, (essendo pedina di un complotto rivoluzionario più grande dove fa la figura della pedina più idiota e lunatica del mondo) e Peeta che è stato rapito, non si può non essere indifferenti al terzo libro.
Ce la farà la ghiandaia a liberare se stessa, chi ama, e tutti i distretti dalla morsa di Capitol City?
Lo scopriremo solo leggendo.
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Commenti
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Poi c'è l'indecisione di Cat: con chi si metterà insieme? Peeta sopravvive?
Secondo me poteva benissimo rispondere a queste domande facendo un unico libro di 400 massimo 500 pagine senza tirarla troppo lunga.
Se vuoi quando finisco la saga te lo dico io come va a finire, così ti risparmi due libri... :D
Il numero delle paturnie mentali presenti in questo sono esagerate, ovviamente è una mia opinione, mi rimetto al tuo giudizio quando avrai ultimato la lettura de "il canto della rivolta".
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