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Il Grande Gigante Gentile
Racconta la storia di Sofia, una bambina rimasta orfana, che una notte non riesce a prendere sonno.
Così, facendo molta attenzione a non farsi scoprire, scivola vicino alla finestra per guardare la luna.
Ed è proprio in quel momento, nell'ora in cui tutti dormono, che scorge in lontananza un gigante.
Un gigante alto sette metri che tira fuori dalla sua valigia una vasetto, versa il suo contenuto dentro ad una tromba e lo soffia dentro alla cameretta di un bambino senza fare alcun rumore.
Ebbene si. E' un gigante soffia sogni e che possiede un udito finissimo.
Ed proprio così che scopre che Sofia lo sta guardando.
Il gigante si avvicina alla finestra e la porta nella sua caverna. Sofia è molto spaventata perché non vuole essere mangiata ma presto scoprirà che il gigante in questione è il GGG.
Fra loro nascerà un'amicizia incredibile in cui verranno coinvolti anche nove giganti cattivi che mangiano poppolli (umani).
Pensate un po', chiederanno aiuto anche alla regina!
Ho ripreso in mano questo libro dopo circa vent'anni dall'ultima volta che lo avevo letto, perché volevo capire come mai nella mia mente era rimasto un ricordo molto bello di questa storia.
I temi trattati da Roald Dahl sono molto semplici e diretti ma che invitano sempre ad una riflessione.
Come per esempio quando parla dell'uomo e del suo potere distruttivo.
I giganti non si mangiano e non si uccidono fra loro, come le altre specie animali.
Questa regola però non vale per gli umani che litigano, fanno le guerre e si ammazzano nei peggiori dei modi.
Fa riflettere? Direi di si.
Il GGG è un gigante buono che mangia cetrionzoli, la verdura più schifiltosa che è mai stata creata.
Lo fa perché lui non odia gli umani, non capisce perché si comportano così, ma non vuole assolutamente papparsi nessun tipo di poppollo.
La scrittura è molto diretta e lineare senza troppi intrecci.
A parer mio un libro così, al giorno d'oggi è da premiare.
Spesso leggo libri intricati che alla fine non mi lasciano nulla se non l'amaro in bocca e la voglia di resettare il cervello e andare oltre.
Questo invece ha una morale molto positiva e con molte interpretazioni.
I personaggi sono fantastici ma fantastici non inteso come NON REALI.
Fantastici inteso come ombre della nostra anima che vengono per risvegliare la nostra coscienza.
L'amicizia è un valore che più si cresce e più viene dimenticato, mentre in questo libro cerca di ricordare che nonostante le diversità, ci si può volere bene e ci si può sostenere a vicenda creando legami indissolubili e ovviamente, insieme si può modificare il corso degli eventi!
Anche questa non è una storia per bambini. I bambini sanno cos'è giusto. Siamo noi Poppolli che spesso ce ne dimentichiamo.
Leggetelo!
Merita!
Buona lettura!
Rebecca