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Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza
 
Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza 2014-06-30 07:07:54 Yoshi
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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    30 Giugno, 2014
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90 pagine e tantissime riflessioni

C'era una volta una lumaca che viveva insieme ad altre lumache nel prato chiamato Il Paese del Dente di Leone.
Questa lumaca non aveva nome, non sapeva perché le lumache andavano lente e aveva molta curiosità di scoprire il perché.
Così decide di partire alla ricerca di un nome e del perché le lumache vanno lente.

Si lo so, è una sinossi abbastanza stilizzata ma se pensiamo che la fiaba è composta da neanche cento pagine dovevo rimanere sintetica.
Bando alle ciance.
Sono arrivata a trent'anni senza aver mai letto nulla di Sepulveda, lo ammetto.
Ebbene si, non ho letto neanche Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare e questo perché sono convinta che i libri arrivino alle persone nell'esatto momento in cui devono imparare qualcosa da essi e probabilmente se avessi cominciato queste letture tempo fa, probabilmente non mi avrebbero colpito.
Ad ogni modo devo ammettere che mi ha fatto riflettere. E a me piacciono quei libri che regalano ottimi spunti di riflessione.

Primo di tutti ho notato il tema del "branco" o compagnie di persone, in cui ci si aggrega in giovane età e ad un certo punto della propria vita, si fatica per trovare la propria strada e unicità.
Spesso si pensa che essere in gruppo sia sempre meglio che stare da soli. A volte fa paura staccare la spina da certe persone per intraprendere la propria strada a costo anche di trovarsi in momenti di solitudine e incomprensione da parte di chi ti vuole bene.
Ribelle è una lumaca che ha il coraggio di porsi domande, di guardare avanti sia per aiutare se stesso a capire sia per aiutare la sua famiglia/comunità che è in un imminente pericolo.
Mi ci rispecchio molto e devo dire che sono stata brava, perché nel mio piccolo, anche io ho abbandonato il porto sicuro per trovare ciò che mi fa stare meglio. Andando incontro a solitudine e tristezza ma ritrovando una famiglia e una creatività che credevo defunta.

Un secondo spunto di riflessione dovremmo farlo noi umani. Lo riassumerò in un'unica parola senza dire altro perché esprime da sola tutta la tristezza e la pazzia umana: cementificazione.

Terzo spunto di riflessione: Il tema della lentezza.
La lumaca va lenta mentre noi corriamo dietro al tempo nella speranza di fare tantissime cose in poco tempo.
Come quando piove e per non bagnarci corriamo più in fretta, senza sapere che correndo ci bagniamo di più e non ci viviamo il momento.
Viviamo in un periodo storico in cui tutto va di fretta. Gli affetti, i giorni, il lavoro, il tragitto. E per arrivare dove? In un altro posto in cui dovremmo ricominciare a correre.

Il quarto spunto di riflessione l'ho fatto grazie ad una frase, quella conclusiva, che mi ha colpito più di tutte:

..."No" sussurrò Ribelle, "ti sbagli. In questo viaggio che è iniziato ho voluto avere un nome ho imparato tante cose. Ho imparato l'importanza della lentezza e, adesso, ho imparato che il Paese del Dente di Leone, a forza di desiderarlo, era dentro di noi."

Il Paese del Dente di Leone non è altro che la felicità per noi, il posto che tutti desideriamo trovare.
Credo sia una frase ricorrente che mi trovo in tutti i libri e condivido anche quelle di Tiziano Terzani che nel suo libro "Un altro giro di giostra", mi aveva colpito e fatto riflettere.

"ciò che è fuori è anche dentro, e ciò che non è dentro non è da nessuna parte.....Per quello viaggiare non serve. Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. E' inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé."

" Senza uscire dalla porta
conosce tutto quel che c'è da conoscere
senza guardare dalla finestra
vede le vie del cielo
perchè più lontano si va
meno si capisce
Il saggio arriva senza partire
Vede senza guardare
fa senza fare."

Scusatemi per queste recensioni troppo lunghe ma amo esprimere la mia opinione, nella speranza di poter avere un feed back da voi che avete avuto la pazienza di leggermi fino a questa riga.
E' un libro da leggere sicuramente anche se definirlo "un libro per bambini" mi sembra sbagliato.
Sepulveda lo ha scritto per se stesso e per noi che non siamo più capaci di sognare. I bambini non hanno questa difficoltà quindi lasciamoli in pace nel loro meraviglioso mondo di fantasia.
Buona lettura.

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Commenti

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Ma sai che anche io ogni tanto ho bisogno di cercare questo tipo di libri, queste chiamiamole favole per adulti o piccini poco importa...
Comunque sia speriamo che anche la gabbianelle e il gatto ti arrivino presto perche' e' delizioso anche quello :-)
Bellissima una giornata iniziata con una recensione come questa, ricca di passione e di sentimento!
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Yoshi
30 Giugno, 2014
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Non vedo l'ora di leggerlo!
Ti consiglio il libro di Terzano che ho citato.
Se non lo hai letto sono sicura che ti piacerà..
Ti abbraccio!
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Yoshi
30 Giugno, 2014
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Grazie mia!!!
Troppo gentile!
Tu lo hai letto?
se si cosa ne pensi?
Bravissima! E sai una cosa? Quanto mi piacerebbe poter essere un "lumaca" qualche volta!
Quanta ricchezza nel tuo "andamento lento", Rebecca! :-)
Ciao,
Bruno
In risposta ad un precedente commento
Yoshi
01 Luglio, 2014
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Non è difficile...
Basta andare più lente... Io ci riesco ogni tanto :D
Un abbraccio
In risposta ad un precedente commento
Yoshi
01 Luglio, 2014
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Grazie mille Bruno!
:D
Un abbraccio!!
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
01 Luglio, 2014
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Sto leggendo un Terzani infatti! Pero' e' UN INDOVINO MI DISSE.
Rebecca, penso proprio che un elogio della lentezza, ai nostri tempi convulsi, sia alquanto salutare.
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