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The Giver. Il Donatore
 
The Giver. Il Donatore 2014-06-02 19:28:32 F.Angeli
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
F.Angeli Opinione inserita da F.Angeli    02 Giugno, 2014
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LA SOCIETÀ DELLE CENSURE

The Giver è un romanzo distopico particolare, assai diverso e più raffinato delle maggiori saghe parenti in voga, come Hunger Games e Divergent. Non c'è un presidente Snow o un dittatore da combattere; in The Giver tutti sono eternamente felici della vita vuota che conducono: niente amore, niente odio, niente scelte, niente libertà, nessun sentimento, tutto per assicurare una vita tranquilla e sicura. E proprio in contrapposizione a questa società inerte troviamo Jonas, un bambino che sarà incaricato del compito di Accoglitore di memorie, un compito riservato ad una sola persona che deve essere addestrata per adempiere al lavoro. Assieme al suo mentore, l'Accoglitore incaricato, che si fa chiamare il Donatore, Jonas verrà piano piano a conoscenza del mondo delle sensazioni, dei sentimenti, dell'amore, dell'odio e del dolore, fino a raggiungere una maturità emotiva che gli permetterà di osservare come sia futile e falsa la società in cui vive. Una società che purtroppo non è perfetta come sembra, capace di commettere atti crudeli e sconvolgenti, sia per la natura degli atti stessi sia per il naturale distacco con cui le persone li commettono.

Una indimenticabile rappresentazione degli atteggiamenti della non-natura dell'uomo, assunti da una società che non è capace di affrontare la vita, o che non ne ha più il coraggio. Il tutto raccontato con uno stile semplice eppure soprendentemente eloquente, che è capace, con la sua pungente modestia, di scolpire a tutto tondo tematiche forti come l'eutanasia e l'infanticidio.
Un libro da leggere più volte nella vita per non considerare scontati valori che oggi fortunatamente la maggior parte di noi possono vivere, dotato di un incantevole finale aperto che rievoca l'immortale atmosfera del romanzo "La strada" di Cormac McCarthy

Riporto uno dei dialoghi più significativi di tutto il libro, che si trova nel finale e pertanto consiglio di non leggerlo se prima non si ha letto il romanzo.

-Me ne occuperò subito, signore. La ringrazio per le sue istruzioni- disse la voce

"Me ne occuperò subito, signore. Me ne occuperò subito signore" ripeté Jonas con feroce sarcasmo "Farò tutto quello che vuole, signore. Ucciderò, signore, Anziani? Neonati? sarò lieto di ucciderli, signore. La ringrazio per le sue istruzioni, signore. In cosa posso esserle u..."
Il Donatore lo afferrò fermamente per le spalle, costringendolo al silenzio.
"Ascoltami, Jonas. Non possono comportarsi diversamente. Loro non sanno niente."
"Questo me lo ha già detto"
"Te l'ho detto perché è vero. È la loro vita. La vita che è stata creata per loro. La stessa che avresti avuto tu, se non fossi stato scelto come mio successore."

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