Dettagli Recensione
Piccoli maghi crescono
Il terzo libro della saga di Harry Potter ci ha rapiti letteralmente. Parlo al plurale perchè il principale destinatario della lettura di questi romanzi è mio figlio, quindi la mia opinione è influenzata da quella di un bambino che si affaccia per la prima volta a una lettura così complessa e, nello stesso tempo, meravigliosa per la sua giovane età.
Ciò che ha colpito me è l'evoluzione dei personaggi, Harry era un bambino, ora un adolescente. Il suo carattere comincia a delinearsi, le sue insicurezze a svanire. Affiora in lui un certo orgoglio, dà voce alla sua rabbia. Gonfiare una zia arrogante, tener testa al professor Piton, cercare vendetta e voler primeggiare nello sport sono tutti chiari segnali di crescita.
Che dire poi di Hermione? Ligia alle regole, riflessiva e pacata. La guancia di Draco Malfoy non sarebbe d'accordo con questa descrizione della piccola nata babbana. Lei infatti lo aggredisce e, sempre lei, vìola le regole pur di salvare un innocente.
Ron apparentemente rimane lo stesso, ma iniziano le sue prime scaramuccie con Hermione, inizia ad ammirarla e a tenerle il broncio, a perdonarla e a stuzzicarla.
Devo proprio ammetterlo, la srittrice ha studiato bene il mondo adolescenziale, visto che lo ha rappresentato egregiamente.
Ciò che ha colpito mio figlio è l'ingresso di due figure maschili: Lupin e Sirius Black. I motivi posso solo accennarli, cadrei nella trappola dello spoiler. La prima figura rappresenta una guida, l'ideale di insegnante che ogni bambino vorrebbe avere. Questo dovrebbe farci riflettere. Non serve avere un mantello da super eroe per impressionare un ragazzo, a volte il saper ascoltare, il saper interagire può renderti "super" con vestiti consunti, affascinante con qualche capello grigio, forte senza muscoli in bella vista.
Il secondo personaggio invece è tutto da scoprire. Mi limito a dire che il suo passato, il mistero che lo circonda, l'evolversi degli eventi intorno a lui, lo rendono il personaggio ideale per far si che un romanzo per ragazzi risulti intrigante, ricco di avventura e suspance.
Consiglio "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" per tutte le ragioni di cui sopra e per tante altre ancora.
Come al solito la Rowling parla ai giovani e come al solito lascia loro un insegnamento: a volte le apparenze possano fuorviarci e spesso è necessario fare un passo indietro e far si che la rabbia non ci domini, solo così potremmo vedere la realtà delle cose, leggere l'animo umano e non commettere errori irreparabili che potrebbero condannare "più di un innocente".
buona lettura
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