Dettagli Recensione
Un'emozione dopo l'altra
Hunger Games......questo titolo, devo essere sincera, non mi ha mai ispirato, né tanto meno avrei pensato mai di leggerlo. Invece mi è stata regalata tutta la trilogia e, appena mi sono messa a leggere il primo capitolo, per curiosità visto che tutti ne parlavano bene,
sono stata rapita sia dalla storia, sia dalla scrittura scorrevole e intrigante.
I personaggi non sono molti quindi è anche facile ricordarsi di ognuno di loro e comunque ci si concentra su due in particolare, appunto i due protagonisti.
Katniss ,una ragazza di 16 anni, coraggiosa e decisa, oltre che sveglia. Vive nel Distretto 12
insieme a sua madre e la sorella minore Prim, a cui vuole molto bene. È molto brava nell'uso dell'arco e caccia nel bosco insieme al suo migliore amico Gale. Quando sua sorella verrà scelta per partecipare agli Hunger Games, i terribili giochi organizzati ogni anno da Capitol City, decide di offrirsi al posto suo e di diventare lei stessa uno dei tributi.
E poi c’è Peeta, anche lui sedicenne ,secondo personaggio principale del libro. È un ragazzo coraggioso, gentile e sincero. Vive nel Distretto 12 con Katniss e lavora al forno.
E’ vero quando scrivono che non ci si riesce a staccare dal libro, quando dicono che vieni inchiodata alle pagine, che continui a ripeterti «e dopo cosa succede? e poi?» e continui imperterrita a leggere, e a leggere, e a leggere.... Non è uno dei soliti libri, in cui ogni cosa viene descritta minuziosamente. I dialoghi e le descrizioni sia dei personaggi, sia dei luoghi, sono scritti in maniera equa, ma ciò che tiene viva la storia (tra l’altro originale dal mio punto di vista) è che in ogni capitolo c’è comunque azione o colpi di scena, ogni pagina segue l’altra, mai un attimo di pausa.
In questo libro troviamo praticamente tutto: guerra (la lotta di sopravvivenza tra bambini che
si trovano a crescere prima del tempo), odio (simpatie e antipatie tra i vari personaggi la fanno
da padrone), amore (l’amore trionfa sempre?), amicizia (un favore o un aiuto comunque non lo
si dimentica mai e anche in un posto così infernale come gli Hunger Games si cerca di aiutarsi a vicenda); tutto questo mescolato in una miscela di emozioni
che si sovrappongono l’una con l’altra.