Dettagli Recensione
La magia continua
Ieri abbiamo terminato la lettura del secondo volume della saga. Parlo al plurale perchè siamo in due ad essere stati rapiti da questo adorabile maghetto: io e mio figlio.
Con "Harry Potter e la camera dei segreti" lo stile narrativo della scrittrice si evolve volutamente, cresce di un anno insieme al suo figlioccio letterario. L'ambientazione è leggermente più cupa, gli eventi assumono un contorno meno magico e più misterioso, gli argomenti trattati sono un po' più impegnativi.
Certo il mio bambino ha riso a crepapelle quando ha conosciuto 2 personaggi straordinari: l'efo domestico e il professore Lockhart, mentre era più in difficoltà nel seguire alcuni passaggi relativi agli eventi misteriosi che accadono ad Hogwarts. Questo libro è in effetti un vero e proprio giallo, dove Harry e i suoi amici raccolgono indizi, cercano prove,nutrono sospetti, superano ostacoli.
Da mamma e da lettrice credo che il secondo volume di Harry Potter abbia qualcosa di unico, che non lo rende affatto inferiore al primo. Secondo il mio parere è l'aver introdotto con molta abilità un tema attualissimo e antico nello stesso tempo: il razzismo. "Sangue marcio", il rifiuto causato da uno status che ti appartiene per nascita, anche se sei la più brava dell'istituto. L'odio che scatiurisce dal questa semplice parola è devastante. Sì una semplice parola, scritta in un libro per bambini, una parola che ne rievoca tante altre che i nostri figli ascoltano nella realtà di tutti i giorni. A cosa porterà questa parola? Come un serpente che si insinua nelle nostre anime, che striscia silenzioso e attacca quando meno te lo aspetti, questa semplice parola porterà alla morte di una ragazzina cinquant'anni prima, alla divisione, al sospetto e all'inizio di una guerra. Tutto per una parola: dispregiativa nel suono, devastante nei suoi contenuti, sussurrata da principio, osannata come verità alla fine.
Credo che noi adulti abbiamo un compito importante che spesso trascuriamo inconsapevolmente: parlare ai nostri figli del vero significato delle parole e al dolore che possono causare, ma soprattutto far sapere loro che il male nasce proprio dalle parole. Harry combatterà con il potere della sua bacchetta, i nostri figli con il potere della parola.
Credo che la Rowling sia una sostenitrice della tolleranza, visto che anche in questo libro aleggia tra le sue pagine. Così anche questa volta la ringrazio di cuore e se, come è stato già scritto da altri, questo è un libro per bambini, ben vengano libri di tale calibro per i nostri figli, se un adulto poi riesce a tornare un po' bambino, ne può trarre solo giovamento.
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Commenti
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sarò sincera e ti dirò che anche io, a diciotto anni e pur essendo della "Harry Potter generazione", ho letto soltanto i primi due capitoli della saga (nonostante abbia visto tutti i lungometraggi).. leggendo questa recensione mi hai fatto tornare la voglia di riprenderli in mano.. mi ha colpito molto il tuo commento sulla tolleranza, davvero molto profondo e ben costruito.
Unica cosa, se per Howorgs intendevi il castello è Hogwarts :)
Un abbraccio!
Rimedio subito all'errore, scrivere di getto ti fa dimenticare qualche virgola e ti fa storpiare i nomi dei castelli ;) ;)
Ho provato a ripetere l'esperienza con altri testi, ma non ha funzionato allo stesso modo: La Storia infinita e Le cronache di Narnia non catturano così bene gli adulti (almeno io li ho trovati decisamente più infantili) . Invece Il signore degli anelli (che a me è piaciuto molto) è stato finora rifiutato dalle mie figlie.
Buon proseguimento!
Grazie ancora
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Condivido ogni virgola.
Complimenti.