Dettagli Recensione
Esordio di Green
E' il primo romanzo di John Green che leggo e devo dire che come prima impressione ed esordio (suo) abbia passata la prova egregiamente.
Il protagonista, Miles, con la passione per le ultime parole dei personaggi famosi e alla ricerca del suo Grande Forse, sta subito simpatico. Privo di amici e cosciente di ciò decide di spostarsi dalla Florida in Alabama per frequentare il college. Qui entrerà a far parte di un gruppo di amici: il Colonnello, Takumi ed Alaska, ragazzi amanti degli scherzi, delle sigarette e dell'alcol, tutte cose proibite all'interno del campus.
Trovo entusiasmante il modo in cui fanno amicizia, semplice e reale, come se anche tu, lettore, facessi parte del loro gruppo tra le ore di scuola che sembrano interminabili.
Solo che non è tutto rose e fiori: c'è un prima ed un dopo che divide il libro in due, nel mezzo di questo accade un fatto che cambierà completamente le sorti del libro e dei personaggi.
Non faccio spoiler sull'avvenimento ma credo sia stato un po' ingiusto, o almeno questa è la sensazione che mi ha dato. Soprattutto mi ha fatto riflettere su quanto si possa essere crudeli con i personaggi inventati; è vero che questi avvenimenti accadono anche in realtà ma è una realtà che seppur vera spiazza sempre e ti fa domandare se è uno scherzo oppure no.
Ho trovato molto interessante tutte quelle aggiunte che riguardano la letteratura (passione di Alaska) o la religione, grazie al professor Hyde.
Una cosa però non l'ho ancora capita e spero che qualcuno mi possa dare una mano.
Il libro verte intorno ad un grande interrogativo: come poter uscire dal labirinto che è la durezza della vita e le crudeltà che ogni giorno ci accadono. Io non ho ancora capito se l'autore volesse far riflettere ognuno di noi su qual'è per noi l'uscita, sicuramente si, ma ho trovato che con l'andare avanti del romanzo nessuno dei protagonista abbia chiarito questa domanda.
Forse sono stata distratta io, ho pure riletto, se qualcuno lo sa, mi illumini!