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Un salto nel buio creato dal Principe
Salto nel buio. Non posso definire altrimenti il Principe Mezzosangue di JKR, sesto capitolo della fortunatissima saga dedicata al maghetto Harry Potter.
Voldemort è ormai una realtà e il suo obbiettivo numero uno è Harry Potter. Potter ha una responsabilità non indifferente, quella di essere considerato una sorta di salvatore del mondo magico. Può un ragazzo sostenere questo enorme peso dinanzi a migliaia di coetanei? E intanto, chi è il Principe Mezzosangue che con alcuni appunti rilasciati su un vecchio libro aiuta Harry nelle difficoltà di tutti i giorni?
Viene introdotto il concetto di Horcrux: un oggetto o essere animato(dunque anche un essere umano) contenente una parte dell'anima di un soggetto ormai deceduto(o presunto tale). C'è molta introspezione in questo sesto libro, c'è senso di avvilimento, quasi di soffocamento, ma lo stile dell'autrice non ne risente per niente, anzi, si avvalora. Direi che qui Piton è senza dubbio il vero protagonista subliminale delle vicende: il secondo capitolo è dedicato a lui, è lui che ha carta bianca nelle vicende che accadono ed è sempre lui che, alla fine, compie una scelta clamorosa(scopertosi poi voluta e pianificata dai due protagonisti della fase del libro) nei confronti di Silente.
Un libro che l'autrice considera un prologo de I doni della morte, un capolavoro del fantasy in chiave oscura. Voldemort è tornato, dunque. Ma Harry è pronto per affrontarlo?