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nel terzo libro si precipita nei labirinti della m
**SPOILER DI BASE ANCHE SE UNO CERCA DI EVITARLI***
Dopo i primi due libri, in cui ci presentano i personaggi e ci fanno comprendere come il mondo dove sorge Panem è quasi primitivo, nonostante l'elevata tecnologia e quando i personaggi ci sembrano aver raggiunto la loro definizione ecco che accade qualcosa che sconvolge a tal punto l'esistenza di tutti, che non è più possibile appellarsi a quello che il lettore aveva compreso nei primi due libri.
Nonostante si sia sempre parlato, nei due precedenti episodi, di rivoluzione, quei discorsi, bene o male, erano sempre rimasti unicamente una teoria, che la protagonista sembrava non avesse veramente voglia (o non potesse) di realizzare.
Di fatto non è preparata a quello che la guerra e la rivoluzione è, e di fatto è difficile anche per il lettore, abituato a un certo tipo di vicende, essere buttati in questa "carneficina", non solo fisica, ma emotiva.
Le emozioni e i sentimenti rimangono descritti con una certa forza e un notevole impatto, ma mentre nei precedenti libri erano sensazioni reali cui si riusciva a dare una definizione, nel terzo si precipita in un universo di sensazioni confuse, brillanti, distorte al punto da non riuscire più a comprendere se quello che viene descritto stia avvenendo realmente o sia un sogno della protagonista.
Di fatto tutto viene sempre spiegato, ma in certi momenti la sensazione è di totale abbandono.
In genere effettivamente il libro è piuttosto lento, ma sul finale vi è un crescendo del ritmo che mi ha portato a non smettere di leggere fino alla fine.
Impossibile tirare il fiato e non ci viene dato il tempo di "piangere i morti". Infine, per quello che mi riguarda, non c'è "sollievo" nel finale, per quanto si possa dichiarare che esiste un qualche genere di lieto fine. Per questo ho attribuito un voto più basso alla piacevolezza.
Per quanto l'abbia trovato bello, dopo ho avuto necessità di leggere qualcosa che fosse leggero e divertente.
Di base consiglio questa lettura a chi non si aspetta che in un libro le cose vadano sempre per il verso giusto. che non abbia paura di perdere, nel corso della storia, personaggi cui ci si è affezionati.