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Hunger games
 
Hunger games 2013-12-16 14:22:38 Ettore
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Ettore Opinione inserita da Ettore    16 Dicembre, 2013
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Ancora una volta, per il pubblico

Visto lo strepitoso successo riscosso dopo l'adattamento cinematografico, mi sono deciso a leggere questo Hunger Games, partendo dal sadico e gustoso proposito di stroncarlo... ma mi sono dovuto ricredere, almeno in parte.
Sono troppe ormai le saghe pseudo-fantasy adolescenziali da cui poi vengono tratti dei film. Amori impossibili, sdolcinati e mal realizzati. Racconti che non fanno altro che entusiasmare una mandria di ragazzine (e mi dispiace, ma purtroppo è il sesso femminile a risentirne di più) e che caratterizzano gli adolescenti come bamboccioni dal cuore palpitante.
Hunger Games è tutto questo ma fatto in maniera decorosa. Gli elementi per il successo ci sono tutti; non possiamo parlare di "alta letteratura" ma la morale finale è importante: un prodotto commerciale non deve per forza essere brutto.
Inoltre va sottolineato che questo è un libro per ragazzi, e che finalmente vengono poste delle tematiche e delle morali che possono soltanto fare bene ai lettori: il capitalismo cannibale, la povertà, il mondo materialista in genere.
Sono rimasto colpito dalla storia d'amore, indispensabile solo per portare questa tipologia di romanzi nelle librerie. Non è per nulla banale, e se lo sembra il tutto viene giustificato dall'obbligo impellente di dare al pubblico di Capitol City quello che vuole vedere... un po' come gli scrittori di questi generi fanno per i lettori.
I sentimenti di Katniss si fanno sempre più confusi; innamorata in realtà dell'amico d'infanzia, si trova a dover fingere una relazione con il compagno di gioco, ma quanto potrà durare questa finzione? Cosa succederà una volta che i giochi saranno finiti e lei si troverà immischiata in un ménage à trois? E' una love story per nulla banale, soprattutto se proposta a un pubblico di ragazzi.
Per il resto, il libro è fluido, si legge velocemente, il gioco mortale è edulcorato apposta per il target mirato ma le riflessioni sulla sopravvivenza e le sue difficoltà non mancano.
Non possiamo parlare di un prodotto originale; al di là del più-che-citato Battle Royale, L'Uomo in Fuga di Stephen King analizzava praticamente le stesse cose di Hunger Games.
Il risultato finale è un buon libro che invoglia a proseguire la storia.
E soprattutto, se un'opera nata per fare soldi riesce nel suo intento mettendo in piedi qualcosa di godibile, con dei valori che possono insegnare qualcosa ai giovani, ben venga.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Fantasy adolescenziali, Harry Potter per qualità
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60
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