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Colpa delle stelle
 
Colpa delle stelle 2013-11-07 14:23:26 Rox
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Opinione inserita da Rox    07 Novembre, 2013

Peccato

ATTENZIONE CONTIENE SPOILER
Ho letto questo libro dopo che molte persone me lo avevano consigliato definendolo un ottimo libro, che ti apriva gli occhi e ti faceva riflettere, ho notato invece (con molto dispiacere) che erano pareri assolutamente infondati.
La storia, in se e per se, non è per nulla male, anzi! Il problema principale di Green è che molte parti le lascia in sospeso, o meglio dire non le sviluppa in maniera appropriata.
Tralasciando il fatto che non appena Augustus incontra questa ragazza uguale alla sua ex, che per altro non lo trattava neanche così bene, se ne innamora follemente.
Subito dopo il loro incontro sembrano "Romeo e Giulietta: cancro version". La storia d'amore è banale, fila tutto troppo liscio perché sia credibile.
Per non parlare della malattia di Augustus! O Hazel è una veggente, oppure Green ha bruciato troppe tappe. Augustus era malato già da un po' quando sono ad Amsterdam, eppure quello era il primo giorno che faceva effettivamente vedere che qualcosa non andava, e neanche in maniera così esplicita, ma Hazel capisce subito che sta male, manco glielo avessero detto.
Da quel momento Augustus da ragazzo forte, divertente, sicuro e maturo, diventa l'immagine sputata del malato di cancro che si vede in televisione: debole, triste, depresso, bisognoso di qualcuno che gli stia sempre intorno.
La trasformazione è così repentina che mi sono chiesta se Green avesse effettivamente idea di quello che stava scrivendo. A questo punto la morte del ragazzo non fa più nessun effetto.
I personaggi principali mi sembrano veramente descritti male, mentre invece il padre di Hazel, Isaac, anche Peter Van Houten (lo scrittore di "Un'imperiale afflizione") sono personaggi ottimi, seguono una loro logica, hanno un loro carattere che spesso viene messo in luce alla fine, quando meno te lo aspetti.
Arrivata a metà libro non sono riuscita ad andare avanti, non mi aveva preso per niente e, a dirla tutta, mi aveva anche annoiato abbastanza.
La casa di Anna Frank è stata veramente una parte orribile, come può una ragazza con il cancro ai polmoni e uno con una gamba finta percorrere tutte quelle scale ripide? Impossibile.
Peccato perché la storia, se sviluppata in maniera diversa, sarebbe stata veramente carina e piacevole.

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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Se tu ti fossi presa la briga di finire il libro ti saresti resa conto che sì, effettivamente Green sa quello che scrive perchè ha vissuto quella realtà, ma dalle tue parole, forse tu non lo sai..
Buon per te.
Ma lo sai la vita di un malato come può essere? Quanta sofferenza? Il sapere costantemente che quello può essere l'ultimo dei tuoi ricordi? La consapevolezza che a 16 anni puoi morire non ti renderebbe depressa? Ma lo sai come ti riduce la malattia? e la chemio?
Ma quanta superficialità c'è in questa recensione?
Non mi esprimo più di tanto riguardo al tuo commento riferito allo stile di scrittura alla scorrevolezza della trama, anche perchè sono punti non particolarmente toccati, ma piuttosto, faccio riferimento alla tua totale mancanza di empatia nel confronti dei "malati".... Frasi tipo: "Romeo e Giulietta cancro version" Oppure "l'immagine sputata del malato di cancro".... non si possono leggere.....Si evince che tu non hai minimamente idea di cosa voglia dire soffrire, nel corpo e nello spirito, quando non sai se riuscirai a diventare vecchia o veder crescere i tuoi figli.... Non ti giustifico, non voglio trovare attenuanti banali. Puoi tranquillamente dire che il libro non ti è piaciuto, ma non ridicolizzare i malati di cancro, questo no.....
Davi1990
08 Novembre, 2013
Ultimo aggiornamento:
08 Novembre, 2013
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Purtroppo il cancro ti distrugge davvero velocemente, e qui si capisce che ovviamente tu non conosca bene questa malattia (ringraziando il cielo). Ho avuto uno zio che se ne andato per colpa di un cancro ai polmoni, e dalle testimonianze dei miei che lo hanno assistito ho scoperto (solo recentemente in maniera quasi drammatica, dopo anni dalla sua morte) che in solo 7 giorni il cancro lo ha devastato cambiandolo velocemente... eppure era un uomo dal fisico forte, un pescatore allenato. Questo per dire, che purtroppo e vero: il cancro cambia le persone velocemente, e il malato può sentire anche prima di una diagnosi che qualcosa in lui non vada, perché noi ci conosciamo inconsciamente e sappiamo quando qualcosa nel nostro fisico non va.
Quando si scrivono recensioni, se non si conoscono le cose, sarebbe buon gusto non pronunciarsi (specialmente in cose cosi delicate, dove molti hanno perso persone care e molti malati lottano contro questo demonio) e dedicarsi a quello che invece si conosce veramente. Concordo con gli altri commenti sul resto. Buona giornata.
In risposta ad un precedente commento
Elisabetta.N
08 Novembre, 2013
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Concordo esattamente con voi, quando ho letto questa recensione sono rimasta scioccata dalla superficialità con cui è stata scritta..
Ci può stare il fatto che un libro non sia piaciuto per i più svariati motivi, ci mancherebbe, ognuno ha i suoi gusti, ma ridicolizzare i malati di cancro (e i malati di qualsiasi altra malattia "rara" e non) è veramente una cosa infantile che denota immaturità..
Io ho inzuppato il letto di lacrime leggendo questo libro, ci sono stata male per mesi ripensando agli argomenti toccati e ai personaggi che se pur scaturiti dalla penna dello scrittore erano così reali da ricordarmi le persone a me care che soffrono..

03 Agosto, 2014
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Mi riferisco a tutti quelli che criticano questa recensione: forse la ragazza non ha ritenuto i ragazzi veramente credibili nel loro ruolo, sta criticando la concretezza dei personaggi di fantasia di questo libro, e non i malati cancro ecc... evidentemente ha colto qualcosa che non gli ha resi coinvolgenti e trasmettere empatia a sufficienza
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