Dettagli Recensione
Hoot
La copertina di questo libro è assolutamente fantastica, minimale, essenziale e colorata.
Mi ha attirata come miele per le api e inoltrandomi in questa lettura ho compreso che, a volte, l'abito non fa il monaco.
Roy è un ragazzino che si è trasferito in Florida, ennesimo trasloco causa lavoro di suo papà.
Il ragazzino fa fatica ad ambientarsi ed a trovare pace in quella città di cemento e caldo, inoltre come ad ogni novellino capita, viene preso di mira dai bulli.
Un giorno mentre è seduto in autobus con un bullo al collo che cerca di strozzarlo, la sua ttenzione viene catturata da un ragazzino scalzo che corre come un fulmine e scompare fra le siepi.
Roy non si sa come mai sente la necessità di seguirlo e capire il mistero, ma una ragazzina lo blocca e gli dice di farsi i fatti suoi.
La storia si svolge su due piani e nello stesso momento, in un terreno lottizzato si stanno preparando a costruire "la casa della frittella di Mamma Paula".
Ma c'è qualcosa che frena i lavori: misteriosamente i paletti per delimitare la zona vengono divelti, ci sono ritrovamenti strani tipo coccodrilli nel water o i sedili dei buldozer staccati.
Tutto ciò senza capire chi provoca quei danni viene chiamata la polizia e una squadra di cani addestrati ad attaccare.
Ma non si sa come mai, i lavori nel lotto vengono comunque ritardati e non si riesce a scoprire il colpevole.
Cosa si cela dietro questi sabotaggi?
Dove correva il ragazzino a piedi nudi?
Sbadigliosbadigliosbadiglio.
All'inizio ero incuriosita dal libro e da come si sarebbe potuta evolvere la storia ma dopo un po, (circa meno della metà) tutto diventa molto scontato e noioso.
La scrittura è scorrevole ma tutto il resto no.
Non mi è piaciuto perchè, al di la del bellissimo messaggio che voleva dare cioè: "La natura è importante e anche un piccolo gesto può valere molto!" cosa che poteva sviluppare in maniera più interessante e con la vivacità che i ragazzini hanno quando una cosa gli interessa molto, il resto della storia sembrava scritta da un adulto!
Cerco di farmi capire: un adulto con la testa da adulto non può scrivere una storia per ragazzi ragionando e vedendo con gli occhi di un adulto!
Se la Rowling avesse fatto la stessa cosa, Harry Potter sarebbe stato un emerito flop!
Invece lei ha saputo vedere e scrivere con la bambina che aveva in se stessa ed è stato un successo mondiale.
Se dovessi dare un colore a questo romanzo sarebbe grigio.
I ragazzini, punti cardine della storia, sono grigi.
Gli adulti, grigi anch'essi e forse delle peggiori tonalità.
Le vicende, che sarebbero dovute essere vivaci, veloci ed emozionanti, sono di svariate tonalità di grigio.
Non l'ho trovato per nulla avvincente e a volte mi sembrava che la storia si trascinasse molto, ma forse lo devo al fatto che ad un certo punto ho smesso di sperare che qualcosa di colorato spuntasse fuori, e sono tornata a leggerlo con gli occhi da adulta.
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Commenti
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si, secondo me lo scrittore ha sbagliato punto di vista con cui narrare la storia..non si è immedesimato nella vivacità e nei colori del mondo dei bambini..
Poteva essere sfruttato meglio questo tema..
Bah..
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