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Wonder
Sulla quarta di copertina del libro c’è una frase che recita “Non giudicare un libro dalla copertina”; Io per fortuna invece l’ho fatto e mi sono imbattuta in questo gioiello che ha davvero una copertina bellissima e d’impatto.
“Wonder” è veramente un prodigio, una meraviglia (intesa anche come stupore) già nel titolo giustamente non tradotto in italiano.
E’ la storia di un anno di scuola: il primo anno di scuola media di August Pullmann (Auggie per amici e famiglia) un bambino di 10 anni che adora la saga di Guerre Stellari, gioca con l’Xbox e mangia gelati, insomma un bambino come gli altri. Di speciale c’è che August è affetto dalla sindrome di Treacher-Collins che deforma i lineamenti del viso ma lascia intatte le capacità intellettive.
Auggie non ha mai frequentato una scuola avendo trascorso la sua breve vita tra operazioni e ospedali quindi l’unica sua insegnante è stata la madre. Auggie è circondato infatti da una splendida famiglia: un papà, una mamma, una sorella Olivia detta Via, una dolcissima cagnetta Daisy, zii, nonni che lo amano tantissimo. Però Auggie ormai è cresciuto e deve prepararsi ad affrontare il mondo perciò i suoi lo iscrivono alla scuola media del quartiere.
Da qui in poi nella vita di Auggie entrano altri personaggi: il sensibile preside Sig. Kiapp, i suoi insegnanti (tra i quali il Sig. Browne e i suoi precetti riuniti in fondo al libro), i suoi compagni di scuola (Jack, Summer, Charlotte, i due Max, Justin) e i loro genitori.
Tra paure, delusioni, esperienze belle e brutte in quella scuola August scoprirà il mondo e la sua Meraviglia.
Questo è un libro che ti scalda il cuore perchè August è un bambino diverso dagli altri, “mostruoso”, che però affronta la vita con coraggio, ironia e sincerità in una società dove conta più l’apparenza che la sostanza e che fa del bell’aspetto lo status symbol del vincente.
Il romanzo è raccontato in prima persona in modo corale da August, Via, il suo ragazzo Justin, Summer , Jack e Miranda ed è suddiviso in capitoli tenuti insieme da una colonna sonora la cui playlist si trova in fondo al libro. La bravura dell’autrice sta nella leggerezza, nella capacità di scrivere come un bambino di 10 anni di oggi ma nello stesso tempo nel presentarci argomenti molto profondi come la diversità e il nostro modo di porgerci in relazione ad essa.
Scopriamo allora attraverso i diversi punti di vista dei personaggi che tutti abbiamo qualcosa di “diverso”, di “mostruoso” (per Jack ad esempio è la sua povertà per Miranda l’anaffettività dei genitori) solo che il nostro qualcosa è nascosto mentre quello di August è evidente.
“Wonder” è un libro che ti entra dentro e ti commuove, è come uno specchio che ci costringe a guardarci dentro e domandarci “che faremmo noi al loro posto? come ci comporteremmo?”. Indimenticabili per me sono stati i brani sulla passione di August per Halloween (l’unico giorno in cui dietro la maschera si sente un bambino normale) e quello sulla magia degli auricolari con i quali percepisce i suoni del mondo.
Penso che libri come questo debbano necessariamente essere letti nelle scuole per far capire ai ragazzi il bello della diversità, il valore dei sentimenti e dell’amicizia in un mondo dove l’omologazione e l’opportunismo la fanno da padroni.
-Per me, però, io sono solo io. Un ragazzo come tutti gli altri (August)-
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Devo assolutamente leggerlo... =D