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Colpa delle stelle
In questa recensione vorrei poter spiegare cosa ho provato leggendo questo libro.Ma è impossibile.Almeno per me.
Questo romanzo di riempe.Ti rovescia addosso così tanti pensieri che non riesci ad elaborarli tutti in una volta.
Perché tratta della vita,della morte,dell'essere al di là di tutto questo,delle tante forme che l'amore può assumere così come avviene per il dolore.
Hazel ha 16anni ed è affetta da una malattia in regressione.
Passa il tempo a leggere il suo libro preferito,a guardare American's next top model,ad andare alle riunioni del gruppo di supporto e ai corsi del college.
Per quanto si sforzi,Hazel sa che la sua vita non sarà mai come quella di un'adolescente qualunque,ma cerca di fare del suo meglio più per i suoi genitori che per se stessa.
Un giorno incontra Augustus,un ragazzo sexy e brillante,anche lui reduce dalla battaglia contro il cancro.
Questi due ragazzi affrontano il loro "rapporto" con la malattia in modo diverso.
Entrambi consapevoli di quanto la morte faccia parte della vita e di quanto tutto riconduca ad essa.
Ma non sono persone tristi o depresse,sono realisti aggrappi al debole filo di speranza che la vita gli tende.Sorridono e ridono anche se spesso con una leggera amarezza di sottofondo perché prendersi poco sul serio rende tutto po' più sopportabile,come se il cancro fosse qualcosa di sopportabile per qualcuno.
Sono piccoli adulti,cresciuti troppo in fretta,ma pur sempre ragazzi.Leggendo sorriderete spesso anche voi,a volte con quel pizzico di dispiacere che vi farà pensare a quanto sia ingiusta la vita e quanto troppe volte non ce ne rendiamo conto.
Perché Hazel e Augustus non sono liberi di decidere quale strada intraprendere.
Sono guidati dalla malattia e l'unica cosa che possono scegliere è quale "musica" vogliono per questo viaggio.
Alla fine del libro,come mi capita sempre,per un attimo ho desiderato un seguito per sapere che fine avrebbero fatto i personaggi.Ma poi ho capito che in realtà non serviva,per quanto i libri siano opere di esseri imperfetti,dentro di essi è possibile trovare la perfezione nell'imperfezione.
E questa volta è stata una di quelle.
"«Tu lo sai che cercare di tenermi a distanza non diminuirà il mio affetto per te» ha
detto.
«Immagino di sì» ho detto.
«Tutti i tuoi sforzi per salvarmi da te falliranno» ha detto."
"«È vero» ha detto. Mi guardava dritto, e così gli ho visto socchiudere un po’ gli occhi.
«Sono innamorato di te, e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere. Sono innamorato di te, e so che l’amore non è che un grido nel vuoto, e che l’oblio è inevitabile, e che siamo tutti dannati e che verrà un giorno in cui tutti i nostri sforzi saranno ridotti in polvere, e so che il sole inghiottirà l’unica terra che avremo mai, e sono innamorato di te.»"
" Non mi sono sentita arrabbiata con lui nemmeno per un istante e solo ora che amavo una granata capivo veramente l’assurdità di voler salvare gli altri dalla mia esplosione incombente: non potevo non amare Augustus Waters. E non volevo non amarlo."
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Commenti
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detto.
«Immagino di sì» ho detto.
«Tutti i tuoi sforzi per salvarmi da te falliranno» ha detto."
....neanche questa scherza! Ci faccio un pensierino...Bella rece ^_^
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