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Divergentemente Hunger
I sentimenti che ho provato leggendo questo romanzo sono mutati con il procedere delle pagine e con lo scorrere della storia.
Inizialmente poco impressionata dalla trama che sembrava una sorta di Hunger Games più edulcorato e senza la stessa magnetica attrattiva, ed onestamente già pronta ad archiviarlo tra i “dimenticabili” ovvero quei libri che dopo aver letto non mi lasciano nulla e nemmeno il ricordo della trama, ho proseguito con la lettura e verso metà romanzo mi sono fatta rapire dai personaggi, dall’ambientazione politica e dalla curiosità.
La protagonista, Beatrice detta Tris, è una giovanissima donna, una ragazza di appena sedici anni che come tutti i coetanei deve scegliere in quale fazione dovrà trascorrere il resto della sua vita. Le fazioni altro non sono che caste che vivono separatamente e collaborano per il bene della società, ognuna con i suoi compiti, le sue leggi comportamentali e le sue credenze religiose. Ogni essere umano ha la propensione per una fazione, ma la nostra giovane protagonista ha l’attitudine per tre, è quindi una divergente, una mutazione e per questo in pericolo.
Non mi sono accorta del trascorrere del tempo e dello scorrere dei capitoli, lo stile non è sempre impeccabile ed ogni tanto l’autrice si lascia andare in digressioni ad un primo avviso non indispensabili, la trama inizialmente poco avvincente via via si è fatta affascinante e coinvolgente.
Consigliato.