Dettagli Recensione
Ogni maledetto giorno
Si fa un po’ fatica a trovare la giusta collocazione per il nuovo romanzo di David Levithan (di cui avevo già amato il tenero Boy meets Boy), ma solo perché sarebbe troppo riduttivo considerarla una semplice storia d’amore tra due adolescenti molto diversi (una umana e l’altro, forse, no).
Detto così, anzi, potrebbe sembrare uno dei tanti romanzi fantasy YA, ma questo è un genere completamente diverso. E’ addirittura difficile cercare di individuare una trama, perché qui la struttura in sé è quasi inutile, un alibi per l’io narrante (semplicemente A) per raccontare le proprie sensazioni, passando, ogni giorno, di corpo in corpo, senza mai requie, senza mai sosta, cercando sempre di ritornare nelle vicinanze dell’unica anima che abbia mai amato e a cui sia stato mai veramente vicino.
A non ha un passato e non avrà neppure un proprio futuro (se non quello fatto di una serie infinita di giorni qualunque nella vita di altri esseri umani): A è un ospite, destinato a vivere, ininterrottamente, la dimensione del presente altrui. E’ sempre se stesso, ma, ogni giorno, è una persona diversa.
Immaginate di amare qualcuno che ogni giorno muta non solo aspetto, ma cambia sesso, famiglia, ambiente, carattere, e che vi chiede di riconoscerlo, e di amarlo, nonostante voi non riusciate neppure a riconoscerlo (anzi, qualche volta è così brutto che manca completamene l’attrazione fisica…). Mai come in questo caso A chiede alla propria amata, Rhiannon, di cercare la sostanza oltre l’apparenza, il cuore oltre il velo, l’impossibile oltre il tempo e lo spazio.
Non ci vengono date troppe spiegazioni, non c’ è un vero inizio e neppure un vero finale. In realtà la storia di A, ovvero di Justin, e di Rhiannon è solo un pretesto per indagare l’accumularsi continuo ed infinito di emozioni e di ricordi, una conoscenza di corpi, di menti e di storie che arricchisce l’esperienza di A ma che non lo rende felice, non lo rende superiore. Al contrario. Perfetto, immortale, ma anche tremendamente solo, senza che nessuno abbia consapevolezza della sua esistenza.
Ogni giorno è un romanzo che si basa soprattutto sullo stile, sulla capacità dell’autore di incuriosire e affascinare, passando da un corpo all’altro, con una tale grazia e bellezza, che si finisce il libro senza quasi accorgersene, pieni di malinconia e di tante immagini poetiche. "Ecco ciò che fa l’amore: fa venire voglia di riscrivere il mondo."
Indicazioni utili
L’attimo in cui ci si innamora sembra preceduto da secoli, generazioni: è come se ogni particella si riordinasse affinché questa precisa, immemorabile intersezione si avveri. L’universo e il tempo erano all’opera da decenni, e adesso non resta che prenderne atto. Adesso non resta che arrivare là dove si era da sempre destinati ad arrivare."