Dettagli Recensione
Non me l'aspettavo
A distanza di un anno esce il secondo volume della serie distopica per adolscenti Divergent che vede protagonista Beatrice detta "Tris", un'adolescente di 16 anni al centro di una rivolta per il controllo di una città in cui le persone attraverso un test vengono divise in fazioni: Intrepidi, Eruditi, Candidi, Abneganti, Pacifici e chi non rientra in nessuna delle precedenti sono chiamati Esclusi. Non mi spingo oltre nel svelare la trama perché è ben più articolata e sarebbe un peccato svelare tutto. I volumi sono strettamente collegati pertanto è consigliabile leggerli nel loro ordine di pubblicazione.
Devo confessare che nel primo volume Tris mi è parsa con un carattere alquanto contraddittorio e non m'ispirava molta simpatia, invece in questo volume l'ho apprezzata molto di più.
Le vicende sono narrate in prima persona (unico punto di vista) dalla stessa Tris, sono ambientate in un'epoca futura non meglio specificata, non si hanno notizie specifiche di come si è giunti a quel tipo di società ed è un mistero anche sapere cosa ci sia oltre la città in cui è ambientata la serie.
Il volume precedente non mi aveva molto stupito e stavo per abbandonare la lettura di questa serie, per fortuna non l'ho fatto perché la storia si sta dimostrando davvero sorprendente e coinvolgente.
Finalmente un volume incentrato completamente sull'azione (fughe rocambolesce, combattimenti, esperimenti), colpi di scena e suspese.
Lo stile è scorrevole, il linguaggio è semplice (frasi brevi), il ritmo è serrato, i personaggi sono decisamente più credibili e la concezione di società distopica è originale e interessante (resta la violenza ma almeno in questo caso ci sono spiegazioni convincenti contrariamente a quanto accadeva nel primo volume).
Naturalmente non poteva mancare il risvolto romantico ma niente di troppo melenso e l'immancabile finale che termina proprio sul più bello.
Sicuramente leggerò il terzo ed ultimo volume, spero solo di non dover aspettare un anno.