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Abbaiare stanca
 
Abbaiare stanca 2013-04-19 19:09:35 Pia Sgarbossa
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Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    19 Aprile, 2013
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CAPIRSI SENZA PARLARE ... SENZA ABBAIARE.

Nel corso di tutta la mia vita c'è sempre stata la presenza di un cane .
I cani che ho avuto, sono stati per me una buona compagnia, amici di giochi, di sfoghi e di pianti...e io li ho ricambiati con le mie continue attenzioni.
Perciò posso apprezzare e capire l'amore di quest'autore; un amore che lo porta persino a scrivere un racconto a nome dello stesso cane.
E' Il Cane il protagonista, che non ha altri nomi, per il suo significato simbolico per tutti i cani; i protagonisti umani sono invece collegati al nome di un odore, considerata la gran capacità olfattiva dei cani. Mela è la bambina , che si prenderà cura di Il Cane.
E' un cane che la sfortuna vuole vedere nascere brutto e perciò destinato a morire.
Il fato vuole però che venga salvato più volte nella sua vita , oltre che nel momento della sua nascita.
Come non ricordare quando viene scelto nel canile , grazie ai desideri proprio di Mela, una bambina viziata.
E quando i genitori che l'avevano preso solo per assecondare i capricci della figlia, tentano di abbandonarlo, lui, seguendo il proprio fiuto , ritorna a casa, inizialmente per una giusta vendetta...ma la situazione muta, perchè gli uomini sono imprevedibili...sempre.
Ecco che allora vedremo come l'amore conquistato e maturato di una bambina, può portare ad uno stravolgimento nella sua famiglia...e Il Cane diventerà persino bello ai suoi occhi...eh...l'amore che rende ciechi...
Due sono gli importanti messaggi di questo libro.
Tra noi e i cani può nascere un bellissimo rapporto d'amicizia, se alla base c'è il rispetto delle differenze...che consiste in un buon ammaestramento reciproco, che altro non è che il capirsi nel rispetto dei propri ruoli e nella dignità di entrambi.
Quando si decide di prendere un cane lo si deve fare con senso di responsabilità che richiede sacrificio, cura costante e giuste attenzioni...perchè un cane è sì un amico e lo è per sempre.La scelta non deve essere l'effetto di slancio emozionale e irrazionale...e soprattutto non deve essere un atto forzato.
...E io aggiungo che quando un cane ti manca...senti che ti resta un vuoto...perchè è stato una presenza viva, attiva e preziosa nella nostra vita... con i suoi doni : affetto, compagnia, capacità di consolarci, bravo ascoltatore e soprattutto un buon motivo per renderci anche noi capaci di dare il nostro amore...perchè cosa c'è di più bello nella vita che...AMARE ED ESSERE AMATI?
Buona lettura, soprattutto a coloro che hanno amato un cane...ma anche a tutti, perchè, come dico sempre io...non è mai troppo tardi per nulla!
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A tutti ; ai ragazzi. Soprattutto a coloro che stanno per portare a casa un cane.
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Commenti

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Bravissima Pia, hai espresso perfettamente il rapporto cane-uomo o almeno quello che dovrebbe essere.. :)
Questo libro lo leggerò sicuramente.
In risposta ad un precedente commento
petra
20 Aprile, 2013
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Concordo con Robbie! Una bellissima descrizione dell'amicizia uomo- cane e di come questapossa arricchire una persona e insegnarle tanto...bravissima!:)
Brava Pia! Dopo la recensione di Gracy non potevo non prenderlo e lo sto leggendo ora.... con fazzoletti accanto... non si sa mai!! :)
@Bruno e Federica, grazie.
Sapete , dopo aver scoperto un Pennac davvero capace di toccare con profondità il vissuto, nella lettura di "L'occhio del lupo", tanto che mi sono chiesta come qualcuno lo abbia potuto definire divertente...mah..., ho avuto modo di sentirmi tanto vicino a lui, in questo suo e mio amore per i cani...un amore che non è di tutti...ma che ti da' tantissimo...
@Valentina: lacrime...mah. Penso che la lettura di un libro sia come ci si ponga di fronte al dolore...c'è chi urla, chi stringe i denti, chi chiude gli occhi, chi piange col cuore, chi si rattristisce e rabbuia dentro...insomma ognuno ha la propria reazione. Io mi sono rattristita in certe occasioni, ma ho provato soprattutto rabbia nel momento dell'abbandono e ho pensato a quanti se ne verificano sempre, tanto che ho definito la vendetta di Il Cane, persino "giusta".
Pia
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